ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03458

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 295 del 29/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: OSNATO MARCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/01/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 29/01/2020
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 29/01/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 29/01/2020
Stato iter:
30/01/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/01/2020
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 30/01/2020
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 30/01/2020
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/01/2020

SVOLTO IL 30/01/2020

CONCLUSO IL 30/01/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03458
presentato da
OSNATO Marco
testo di
Mercoledì 29 gennaio 2020, seduta n. 295

   OSNATO, DONZELLI e DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   da un comunicato stampa del 5 maggio 2015 si è appreso della nomina in Cassa depositi e prestiti Immobiliare di Riccardo Maestrelli, già finanziatore di Matteo Renzi, che in quel momento era Presidente del Consiglio dei ministri;

   secondo quanto riportato dalla stampa, fra agosto e settembre dello stesso anno, la Cassa depositi e prestiti avrebbe ceduto alla società Corso Italia. Firenze Srl, per circa 23 milioni di euro, l'edificio che storicamente ospitava il teatro comunale di Firenze;

   dai bilanci della società Corso Italia Firenze Srl si evince che era stato sottoscritto un compromesso che ha visto l'incasso di una caparra da 2,5 milioni di euro da parte di Cassa depositi e prestiti. Le quote di maggioranza della società appartenevano alla Nikila di Ilaria Niccolai, socia in affari di Tiziano Renzi nella Party Srl, e vedeva coinvolto lo stesso Luigi Dagostino, regista delle operazioni outlet, già condannato con i genitori di Matteo Renzi per false fatture. Inoltre, fra i componenti figurava anche una società con sede nei paradisi fiscali: la Uk Development and Investments, cui si ricondurrebbe anche la figura di Lorenzo Rosi, ultimo presidente di Banca Etruria;

   lo stesso istituto di credito che finanziò la Fondazione Open attraverso la società Intesa Aretina Scarl;

   nel 2016 nella Corso Italia srl hanno fatto ingresso anche i figli di Bacci, già finanziatore della fondazione Big Bang e da Matteo Renzi plurinominato nelle società fiorentine;

   stando ad articoli di stampa l'ex teatro comunale è stato dunque in disponibilità di una società del gruppo Cassa depositi e prestiti: si era chiesto di conoscere i dettagli dell'operazione, nell'interrogazione n. 4-02935, presentata il 17 maggio 2019;

   secondo quanto si apprende da un'inchiesta realizzata da l'Espresso, Riccardo Maestrelli avrebbe elargito un prestito a Matteo Renzi per l'acquisto della sua villa a Firenze –:

   quali operazioni di investimento relative all'ex teatro comunale di Firenze abbiano riguardato la Cassa depositi e prestiti (e le sue società), quali ne siano stati i tempi, modalità tecniche ed economiche, se oggi siano in corso trattative per la vendita, di chi sia oggi la proprietà dell'immobile e se risulti quale sia stato il ruolo che nel dettaglio ha avuto il consigliere Maestrelli in riferimento all'affare in questione.
(5-03458)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 gennaio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03458

  In riscontro alle richieste degli onorevoli interroganti sulle operazioni relative all'ex teatro comunale di Firenze, che abbiano riguardato la Cassa Depositi e Prestiti e le sue società, anche sulla base di elementi forniti dalla Cassa medesima, si rappresenta che l'immobile, denominato ex teatro comunale di Firenze (l'immobile) è stato acquisito dal Comparto Extra del Fondo Investimenti per la Valorizzazione (FIV), fondo immobiliare chiuso gestito da CDP Investimenti SGR (COPI SGR), in data 27 dicembre 2013, nell'ambito della prima di una serie di acquisizioni di portafogli di immobili pubblici effettuate da CDPI SGR, ai sensi dell'articolo 11-quinquies del DL 203/2005.
  Il valore di acquisizione dell'immobile, pari a 23 milioni di euro, è stato determinato sulla base di valutazioni effettuate da soggetti terzi specializzati.
  A seguito di un'attività di commercializzazione, svolta con il supporto di un broker allo scopo individuato, COPI SGR, in data 31 luglio 2015, ha stipulato un contratto preliminare di compravendita, per un prezzo complessivo di 25 milioni di euro, con la società Corso Italia Firenze S.r.l., partecipata da Nikila Invest S.r.l. per il 69 per cento, Syntagma S.r.l. per il 20 per cento, Società Generale Focardi S.r.l. per il 6 per cento e La Castelnuovese Società Cooperativa per il restante 5 per cento.
  Ai sensi del Contratto, in ragione della complessità dell'operazione derivante dalla situazione urbanistica dell'immobile – soggetto, da un lato, a vincolo storico e paesaggistico e, dall'altro, ai sensi del Regolamento Urbanistico dei Comune di Firenze, a piano urbanistico attuativo, in ragione del quale la trasformazione richiede un iter amministrativo particolarmente complesso e articolato – la compravendita è stata sottoposta alla condizione sospensiva del rilascio dei titoli edilizi idonei alla realizzazione di un progetto di trasformazione dell'immobile conforme al Regolamento Urbanistico. In questa prospettiva, l'Acquirente, a febbraio 2016, ha presentato al Comune di Firenze una proposta di Piano di Recupero, che prevedeva la realizzazione di un complesso residenziale di pregio, oltre a una minima quota di commerciale e servizi, avviandone l'istruttoria tecnica.
  A dicembre 2015, cinque mesi dopo la stipula del preliminare, sono apparse notizie di stampa in merito alla Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio e, in particolare, alla posizione di Lorenzo Rosi – al tempo amministratore delegato della società acquirente e legale rappresentante della Syntagma S.r.l. (che deteneva una partecipazione del 20 per cento della società acquirente) – come soggetto coinvolto nei filoni di inchiesta aperti dalla Procura di Arezzo sul dissesto finanziario della banca. Secondo quanto riportato dalla stampa, inoltre, la Guardia di Finanza avrebbe sottoposto a perquisizione 14 aziende beneficiarie di fidi della banca, alcune delle quali specializzate nella costruzione e gestione di outlet, tra cui La Castelnuovese Società Cooperativa (che deteneva una partecipazione del 5 per cento della società acquirente).
  Alla luce di tali notizie, COPI SGR prese contatto con la società acquirente che, con lettera del 20 gennaio 2016, confermò la cessazione di Lorenzo Rosi dalla carica di Amministratore Delegato dell'Acquirente e la riorganizzazione della compagine azionaria (con l'uscita dal capitale sociale dell'Acquirente de La Castelnuovese Società Cooperativa). Successivamente, nel mese di agosto 2017, sono apparse ulteriori notizie di stampa secondo le quali Luigi D'Agostino e Maria Niccolai, rispettivamente titolari del 30 per cento e del 70 per cento di Nikila Invest S.r.l., società controllante, con il 69 per cento dei capitale, l'Acquirente, sarebbero risultati indagati per i reati di «appropriazione indebita e autoriciclaggio».
  In questo contesto, in data 6 dicembre 2017, di comune accordo con la società acquirente, si è proceduto alla risoluzione consensuale del Contratto, a fronte della restituzione della caparra versata e dell'acquisto del progetto di Piano, all'esito della quale COPI SGR è subentrata nella titolarità dell'iter approvativo, avviando le conseguenti attività operative.
  Conseguentemente, COPI SGR ha immediatamente avviato, sempre con il supporto di un broker, un nuovo processo di commercializzazione dell'immobile all'esito del quale, a maggio 2018, è stato individuato quale soggetto acquirente il gruppo americano Hines, multinazionale di sviluppo immobiliare presente a livello mondiale con circa 3.300 dipendenti e una massa gestita pari a circa 90 miliardi di dollari, in gran parte rivenienti da grandi investitori istituzionali. In particolare, l'offerta formulata da Hines prevedeva l'acquisto per il tramite di un fondo immobiliare gestito della società di gestione del risparmio Savills Investment Management Sgr S.p.A. La compravendita era sottoposta alla condizione sospensiva dell'approvazione del Piano.
  Intervenuta l'approvazione del Piano in data 31 dicembre 2018, in data 15 maggio 2019 è stato stipulato l'atto definitivo di compravendita dell'immobile a favore del fondo immobiliare Future Living gestito da Savills Investment Management Sgr.
  Si segnala che CDPI SGR non ha mai avuto alcun rapporto con il sig. Andrea Bacci e i suoi figli, citati nell'interrogazione, pertanto, non ha potuto fornire alcuna informazione sul presunto coinvolgimento dei medesimi.
  Si fa, altresì, presente che, a seguito di un contenzioso amministrativo avente ad oggetto la variante al Piano regolatore del Comune di Firenze, che ha causato incertezza in merito alla perdurante vigenza delle norme attuative che consentono la realizzazione del programmato intervento di riqualificazione dell'immobile, le parti (CDPI e Savills), di comune accordo, hanno ritenuto di rimodulare l'assetto dei propri rapporti al fine di tenere conto di tale circostanza sopravvenuta.
  In questa prospettiva, in data 15 novembre 2019, si è proceduto alla risoluzione consensuale del contratto di compravendita stipulato il 15 maggio 2019 e alla contestuale stipula di un nuovo contratto. L'efficacia di quest'ultimo Contratto è sospensivamente condizionata alla stipula della Convenzione urbanistica per l'attuazione del Piano di recupero.
  Sono state, inoltre, stabilite modalità di corresponsione del corrispettivo finalizzate a tener conto anche degli esiti del contenzioso amministrativo.
  Infine, si rappresenta che nessun ruolo nella vicenda è stato svolto dal citato Sig. Maestrelli, che, peraltro, non ha mai ricoperto alcuna carica in CDPI Sgr e che dal 13 dicembre 2019 non ricopre più la carica di Consigliere di Amministrazione di CDP Immobiliare.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

societa' consortili