ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03385

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 289 del 15/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: FORMENTINI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/01/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 15/01/2020
Stato iter:
05/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/02/2020
Resoconto MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 05/02/2020
Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/01/2020

DISCUSSIONE IL 05/02/2020

SVOLTO IL 05/02/2020

CONCLUSO IL 05/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03385
presentato da
FORMENTINI Paolo
testo di
Mercoledì 15 gennaio 2020, seduta n. 289

   FORMENTINI, COMENCINI e ZOFFILI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 5 gennaio 2020 il Parlamento venezuelano avrebbe dovuto rinnovare il mandato di suo presidente a Juan Guaidò, oppositore del Presidente Nicolas Maduro;

   a Guaidò e ad un nutrito gruppo di suoi sostenitori sarebbe invece stato precluso persino l'accesso al Parlamento, nel quale al suo posto è stato invece eletto Luis Alberto Parra Rivero, pare al cospetto dei soli sostenitori del Presidente Maduro ed in assenza del quorum prescritto;

   la circostanza è stata immediatamente stigmatizzata con gli opportuni strumenti diplomatici dai Governi degli Stati Uniti, del Brasile, della Colombia e persino dell'Argentina;

   non risultano agli atti invece prese di posizione da parte del Governo italiano –:

   se il Governo non ritenga opportuno rivedere la propria posizione nei confronti delle autorità venezuelane in considerazione di quanto accaduto il 5 gennaio 2020 nel Parlamento di quel Paese e delle conseguenti reazioni internazionali.
(5-03385)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-03385

  Sin dall'inizio della crisi venezuelana il Governo italiano si è impegnato a favore di una soluzione pacifica e democratica che sfoci nella tenuta di elezioni presidenziali e legislative libere, eque e credibili. Di conseguenza, il Governo è profondamente preoccupato per quanto accaduto lo scorso 5 gennaio in occasione della prevista elezione del Presidente dell'Assemblea nazionale venezuelana, contro il funzionamento democratico e costituzionale dell'Assemblea. Si è trattato di una seria violazione da parte del regime che ha aggravato la situazione politica nel Paese e non contribuisce affatto a stabilire le giuste condizioni per elezioni dell'Assemblea nazionale che dovrebbero aver luogo entro la fine dell'anno.
  La posizione del Governo italiano sui fatti descritti dall'Onorevole interrogante si identifica con quella subito assunta dall'Unione Europea con il fattivo contributo dell'Italia. Con una Dichiarazione del Portavoce dell'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, rilasciata il 5 gennaio scorso, e con la successiva Dichiarazione dell'Alto Rappresentante, questa volta a nome dell'UE, del 9 gennaio scorso, l'Unione – e quindi anche l'Italia – hanno fermamente condannato il tentativo di bloccare il legittimo processo elettorale interno all'Assemblea nazionale, hanno manifestato di non considerare valida l'elezione di Luis Parra in quanto viziata da gravi irregolarità e hanno confermato, invece, il riconoscimento e il sostegno a Juan Guaidò quale legittimo Presidente dell'Assemblea nazionale. L'UE ha anche avvertito di essere pronta ad iniziare i lavori preparatori per applicare nuove misure sanzionatorie individuali contro le persone coinvolte nelle violazioni contro il regolare funzionamento dell'Assemblea nazionale e contro i suoi membri.
  L'Italia è da sempre attiva nel Gruppo Internazionale di Contatto. Il Gruppo è un'iniziativa lanciata anche su impulso italiano con l'obiettivo di favorire un processo politico che consenta di realizzare al più presto elezioni presidenziali democratiche e di favorire una soluzione pacifica. Il Governo italiano ha sostenuto allo stesso tempo lo sforzo di mediazione, ora purtroppo sospeso, portato avanti dalla Norvegia. Proprio al fine di riportare le parti al tavolo negoziale, il Governo è impegnato a rilanciare l'attività del Gruppo Internazionale di Contatto ed è convinto della necessità di intensificare l'attività di sensibilizzazione verso tutti gli attori coinvolti nella crisi. Soprattutto verso quei Paesi che hanno maggiore influenza sui vari attori politici venezuelani. Il Governo intende, quindi, profondere ogni sforzo al fine di esercitare, insieme all'Unione Europea e al Gruppo Internazionale di Contatto, un'adeguata pressione sulle parti affinché queste ritornino al tavolo dei negoziati. Nonostante l'attuale clima politico in Venezuela non sia il più adatto alla ripresa del dialogo, il Governo italiano è comunque convinto che non vi siano alternative al perseguimento di una soluzione pacifica e democratica della crisi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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