ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03352

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 284 del 08/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: FERRARI ROBERTO PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 08/01/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 08/01/2020
Stato iter:
09/01/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/01/2020
Resoconto FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 09/01/2020
Resoconto TOFALO ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 09/01/2020
Resoconto FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/01/2020

SVOLTO IL 09/01/2020

CONCLUSO IL 09/01/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03352
presentato da
FERRARI Roberto Paolo
testo di
Mercoledì 8 gennaio 2020, seduta n. 284

   FERRARI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   gli eventi in atto nella regione del Golfo Persico, in seguito all'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani e alla conseguente ritorsione da parte di Teheran, hanno creato una situazione oggettivamente complessa in un'area in cui sono presenti numerosi contingenti militari italiani;

   ripercussioni sono possibili non solo in Iraq, ma altresì nell'Afghanistan occidentale ed in Libano –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare per garantire la sicurezza dei militari schierati in Paesi potenzialmente influenzati dagli eventi in corso richiamati in premessa.
(5-03352)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 gennaio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-03352

  A seguito dell'attacco che ha portato all'uccisione del generale Soleimani, la Difesa ha immediatamente sancito un innalzamento delle misure di sicurezza e di controllo in tutte le aree che vedono impegnati i nostri militari.
  Fondamentale criterio ispiratore di tali misure è stato ed è quello di assicurare il massimo livello di protezione possibile per le nostre forze.
  Tali misure, aggiungo, hanno avuto un focus specifico sul Libano e sull'Afghanistan, oltre che, ovviamente, sullo stesso Iraq.
  In particolare, in Libano – fermo restando che il livello di minaccia non è mutato e che le Nazioni Unite non hanno impartito limitazioni o, comunque, provvedimenti aggiuntivi – il personale ha ricevuto disposizioni di incrementare il proprio livello di attenzione durante l'esecuzione delle attività.
  In Afghanistan, su disposizione della NATO, le attività di addestramento esterne sono state temporaneamente sospese. Inoltre sono state aumentate le predisposizioni di force protection all'interno delle installazioni.
  Quanto all'Iraq, sono state innalzate le misure di force protection ed il personale impiegato nella Base cosiddetta «Union 3» a Baghdad è stato temporaneamente riposizionato in altre basi all'interno dell'Area d'Operazioni. Inoltre, l'attività di addestramento esterna è stata sospesa fino a nuova disposizione.
  Onorevoli colleghi, come oramai noto, gli attacchi missilistici della notte tra il 7 e l'8 gennaio non hanno comportato conseguenze per soldati italiani.
  Anche in quella circostanza sono state, comunque, messe in atto tutte le procedure di contingenza tese alla salvaguardia della sicurezza del contingente, che rimane una priorità assoluta della Difesa, in Iraq come ovunque.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale militare

omicidio

esercito