ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03316

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 280 del 18/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: CAON ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 18/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI ANNA LISA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 18/12/2019
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 18/12/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 18/12/2019
Stato iter:
19/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/12/2019
Resoconto BARONI ANNA LISA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 19/12/2019
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 19/12/2019
Resoconto BARONI ANNA LISA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/12/2019

SVOLTO IL 19/12/2019

CONCLUSO IL 19/12/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03316
presentato da
CAON Roberto
testo di
Mercoledì 18 dicembre 2019, seduta n. 280

   CAON, ANNA LISA BARONI e NEVI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   la cimice asiatica (Halyomorpha halys) è un insetto originario dell'Asia orientale, dannoso per almeno 300 specie vegetali. Segnalato per la prima volta in Italia nel 2012, la sua presenza si è velocemente diffusa in tutto il Nord del Paese, area in cui si ripropone ogni anno, generando una situazione sempre più emergenziale, su aree sempre più vaste. Quest'anno è stata segnalata anche in Sardegna e in Campania. I danni alle colture per l'annata 2019 sono stati stimati in oltre 300 milioni di euro;

   dall'ampia letteratura scientifica ormai esistente sulla cimice è possibile desumere le seguenti caratteristiche: è un insetto polifago, con un'elevata capacità di adattamento all'ambiente e capacità di spostarsi rapidamente da un territorio all'altro. È una specie prolifica: gli adulti si attivano a primavera e, in Italia, producono due generazioni da 100 a 500 uova circa ciascuna. L'interruzione dell'attività riproduttiva comincia già a partire da agosto: gli adulti prodotti dall'ultima generazione estiva sono dunque molto longevi e passano l'inverno in fase non riproduttiva;

   con l'approssimarsi della stagione fredda essi si radunano presso luoghi protetti in cui passeranno l'inverno in fase di quiescenza. La specie è sensibile alla comunicazione chimica: al momento di raggiungere i siti di svernamento gli individui si concentrano servendosi di uno specifico un feromone di aggregazione. Gli abitanti delle aree infestate vedono invaso da grappoli di insetti qualsiasi luogo chiuso, non solo nelle campagne, ma anche negli abitati urbani. Le cimici prediligono le aree calde, quali gli impianti di ventilazione;

   l'informazione che la cimice sopravviva ai trattamenti insetticidi è infondata, La difesa chimica estiva non è risolutiva solo a causa dell'elevata mobilità dell'insetto. Il Ministero della salute nel 2018 ha autorizzato l'immissione in commercio di alcuni specifici fitosanitari;

   la risoluzione n. 8-00042 approvata dalla Camera il 2 ottone 2019 prevede che il Governo potenzi la ricerca finalizzata ad individuare nuove misure di contrasto alla diffusione della cimice asiatica. Nei diversi studi che gli interroganti hanno esaminato non si rileva l'ipotesi di agire contro la cimice nella stagione invernale –:

   se presso gli organi deputati al contrasto della cimice asiatica sia stata valutata la possibilità di aggredirla nella sua fase di scarsa mobilità (quiescenza) e se, ove tale ipotesi fosse percorribile, non ritenga opportuno procedere a una campagna invernale di disinfestazione nelle aree colpite, con il concorso di tutti i cittadini.
(5-03316)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 dicembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03316

  Monitoriamo continuamente da tempo la problematica dell’Halymorpha halys, un insetto originario dell'Asia orientale che è stato rinvenuto per la prima volta in Europa a partire dal 2004, che ha arrecato gravi danni su vari fruttiferi e colture erbacee e che ha dimostrato un'elevata capacità di diffusione nel Mediterraneo e nell'areale europeo.
  Nell'ambito delle misure di contrasto al parassita – che includono interventi di lotta dedicati e basati su strategie di intervento integrate – risulta fondamentale in primo luogo l'attività di monitoraggio mirata nelle singole aziende agricole e sulle diverse colture, così come è importante ricordare che il successo nel contrasto al parassita non è assicurato dall'esclusivo utilizzo di trattamenti chimici, vista l'elevata mobilità della specie che può riposizionarsi su differenti colture.
  In seno al Comitato Fitosanitario nazionale sono state identificate le azioni prioritarie volte a contrastare i danni del parassita, che si sostanziano in attività dedicate di divulgazione e monitoraggio a cura dei Servizi Fitosanitari delle regioni interessate dal problema, in collaborazione con le strutture tecniche territoriali, per supportare gli agricoltori nella lotta all'insetto.
  In particolare il Centro di Ricerca Difesa e Certificazione (CREA-DC) è stato identificato come istituto di supporto per l'approfondimento degli aspetti scientifici e, nel contempo, sono state avviate sperimentazioni con prove «in campo» e in laboratorio, per individuare le sostanze più idonee al contrasto e le tecniche di lotta più efficaci.
  In merito all'ipotesi di agire contro la cimice nella stagione invernale, si sottolinea l'impossibilità di intervenire nei siti di svernamento prediletti dell'insetto, che riguardano, oltre alle aree agricole, soprattutto gli abitati urbani, per via della tossicità dei prodotti insetticidi necessari.
  Diversi studi sono in corso per individuare tecniche di cattura massaie o per intervenire nella fase di maggiore aggregazione dell'insetto, che necessitano tuttavia di ulteriori studi.
  I risultati delle sperimentazioni avviate verranno periodicamente valutati in sede di Comitato fitosanitario nazionale al fine di monitorare costantemente l'evoluzione della problematica e attivare appropriate misure fitosanitarie.
  Con riferimento specifico al controllo biologico per la difesa della frutticoltura nazionale sono stati avviati studi dedicati per porre in essere interventi con antagonisti naturali del parassita.
  In particolare, le ricerche svolte nell'ambito del Progetto nazionale denominato «ASPROPI», hanno permesso di individuare in ambienti dell'Italia centrale un Imenottero parassita delle uova della Cimice, Ooencyrtus telenomicida, allevabile in biofabbriche su ospiti alternativi. Una popolazione del parassitoide è stata trasferita nei laboratori CREA e mantenuta in ambiente controllato, dove si è mostrata in grado di parassitizzare efficacemente le uova della Cimice.
  Per la verifica «in campo» delle potenzialità dell'antagonista naturale – impiegabile in un contesto integrato per la difesa della frutticoltura nazionale – sono state effettuate prove dirette in frutteti condotti con differenti metodologie ma l'antagonista ha mostrato nei frutteti produttivi limiti di efficacia e di permanenza negli ambienti.
  Per tale motivo, tenuto allora conto dell'importanza di procedere tempestivamente alla verifica delle potenzialità e dei rischi connessi invece all'introduzione di antagonisti naturali «esotici», cioè provenienti dall'area di origine della Cimice asiatica questo Ministero – previa acquisizione delle necessarie certificazioni di legge – ha autorizzato il CREA ad introdurre, in condizioni di quarantena e per soli motivi di studio, la specie ritenuta a livello mondiale più efficace: il Trissolcus Japonicus (cosiddetta Vespa Samurai), a carico della quale sono in fase avanzata i necessari studi, in particolare quelli sull'impatto ambientale nei nostri agroecosistemi.
  Tuttavia, per l'utilizzo di antagonisti naturali provenienti dal territorio d'origine del parassita in prove estensive in campo, tese a valutarne l'efficacia e le migliori modalità d'impiego, bisogna tenere in conto le problematiche legate all'introduzione in natura specie o popolazioni non autoctone.
  A tal riguardo, il 5 settembre 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente della Repubblica 5 luglio 2019, n. 102 che modifica la formulazione dell'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 che, precedentemente, sanciva un divieto tassativo per l'immissione di specie esotiche, senza percorsi in deroga.
  Esso prevede dunque che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare – sentiti il MIPAAF, il Ministero della salute e la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e previo parere del Consiglio del Sistema nazionale di cui alla legge 28 giugno 2016, n. 132 – possa adottare con proprio decreto i criteri per l'immissione di specie e di popolazioni non autoctone di cui al comma 3, nel rispetto delle finalità del presente regolamento e della salute e del benessere delle specie, criteri che sono attualmente in fase di stesura.
  Ritengo inoltre importante ricordare che il Ministro ha avuto modo di evidenziare pochi giorni fa, come la mancata autorizzazione da parte dell'Unione Europea all'utilizzo del chlorpyrifos-methyl – un significativo strumento di contrasto alla cimice asiatica – sia un errore che grava sui nostri produttori e l'intera filiera in quanto sarebbe importante disporre già di efficaci mezzi di difesa fitosanitaria per il controllo dell'emergenza almeno fino a quando non saranno disponibili misure alternative.
  La cimice asiatica è un'emergenza europea, connessa com’è alla crisi climatica e per questo siamo già impegnati con i nostri uffici, per negoziare urgentemente una deroga con Bruxelles, deroga nazionale sulla quale ci stiamo già adoperando con il Ministro della salute.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

commercializzazione

insetto

risoluzione