ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03162

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 262 del 19/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: TASSO ANTONIO
Gruppo: MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Data firma: 19/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 19/11/2019
Stato iter:
20/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/11/2019
Resoconto TASSO ANTONIO MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
 
RISPOSTA GOVERNO 20/11/2019
Resoconto TRAVERSI ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 20/11/2019
Resoconto TASSO ANTONIO MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/11/2019

SVOLTO IL 20/11/2019

CONCLUSO IL 20/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03162
presentato da
TASSO Antonio
testo di
Martedì 19 novembre 2019, seduta n. 262

   TASSO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la sicurezza e l'attività manutentiva — ordinaria e straordinaria — rappresenta una delle maggiori criticità delle infrastrutture italiane;

   le infrastrutture portuali non sono esenti da tale problematica;

   strutture nevralgiche per l'economia nazionale, da un lato, vengono escluse da programmazioni tecnico-economiche e, dall'altro, vedono depauperare le proprie potenzialità;

   il recente rapporto Svimez prevede una recessione per il Sud, con un decremento del prodotto interno lordo dello 0,3 per cento che, di fatto, allarga i divari di sviluppo tra le aree del Paese;

   il traffico marittimo occupa un posto sempre più rilevante e apre scenari nuovi per uscire dalla crisi;

   in Puglia lo schema della rete infrastrutturale è stato solo parzialmente realizzato in forma coerente con il disegno che prefigurava la creazione di un sistema Puglia integrato con le aree più forti del bacino Mediterraneo;

   sin dalla sua costruzione (1976) al Porto Alti Fondali (industriale) di Manfredonia, non è stato praticato nessun intervento manutentivo di particolare rilevanza;

   nel 1990 questa struttura venne dotata di nastri trasportatori di merci, un investimento di circa 80 miliardi di lire che lievitò con il tempo a 160. Non saranno mai nemmeno collaudati;

   diversi tecnici interpellati sono concordi sul fatto che: «Il Porto alti fondali di Manfredonia è un'opera da salvare, poiché realizzata in modo futuristico rispetto ai tempi della sua ideazione, così come i nastri trasportatori, sarebbe un peccato ed un costo eccessivo eliminarli, occorrerebbe un concorso di idee per il loro riutilizzo, scelte che farà chi di dovere»;

   l'imprenditoria locale ha fatto affidamento sull'infrastruttura, consolidando i traffici connessi all'agricoltura, attirando traffici commerciali innovativi — come quelli della «green wind energy» — e cercando di sviluppare traffico turistico con navi crocieristiche;

   i lavoratori portuali ed i cittadini di Manfredonia chiedono con forza di non dover scegliere tra diritti costituzionalmente garantiti come il diritto al lavoro e quello alla salute, declinato nell'accezione della sicurezza sui luoghi di lavoro –:

   quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, a sostegno di un'opera strategica per tutta l'area economica dell'Alta Puglia, del Molise e della Basilicata, anche in considerazione dell'attuazione della Zona economica speciale adriatica che, senza il porto, vedrebbe venir meno il requisito legale per la sua costituzione.
(5-03162)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-03162
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto al lavoro

impianto portuale

diritto del lavoro