Legislatura: 18Seduta di annuncio: 262 del 19/11/2019
Primo firmatario: MANZATO FRANCO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 19/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2019 BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2019 GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2019 GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2019 GUIDESI GUIDO LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2019 LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2019 LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2019 LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 19/11/2019
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 19/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 20/11/2019 Resoconto MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER RISPOSTA GOVERNO 20/11/2019 Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI) REPLICA 20/11/2019 Resoconto MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE IL 20/11/2019
SVOLTO IL 20/11/2019
CONCLUSO IL 20/11/2019
MANZATO, VIVIANI, BUBISUTTI, GASTALDI, GOLINELLI, GUIDESI, LIUNI, LOLINI e LOSS. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
il Consiglio di Stato, con la sentenza del 18 ottobre 2019 ha annullato le multe non riscosse per il prelievo supplementare, imputato ai produttori di latte bovino, riprendendo le motivazioni con cui la Corte di giustizia dell'Unione europea il 27 giugno 2019 (C-348/18), ha bocciato il metodo scelto dall'Italia per la riassegnazione delle quote non ripartite;
la suddetta pronuncia ha ingenerato dubbi sulla determinazione del prelievo supplementare da corrispondere nel settore del latte e dei prodotti lattiero caseari, perché ha bocciato il metodo di compensazione scelto dall'Italia nel riassegnare le quote non ripartite, in quanto contrario al dettato normativo unionale che imponeva che la ripartizione avvenisse in maniera proporzionale;
già l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Roma (in R.G. 96592/2016) del 5 giugno 2019 aveva messo in dubbio la correttezza dei criteri, dei metodi e dei dati utilizzati per il calcolo del prelievo supplementare latte e le modalità scelte dall'Italia per individuare i destinatari delle riassegnazioni dei quantitativi individuali di latte inutilizzati;
in virtù della incertezza creatasi, è stata costituita una commissione ministeriale di verifica sulla questione «quote latte», avente il compito di relazionare in merito alla documentazione istruttoria esaminata dall'autorità giudiziaria ed alle conclusioni cui è pervenuto il magistrato e ad ogni altro dato utile per l'accertamento, per tutti i periodi lattiero-caseari che vanno dal 1995/1996 al 2014/2015, della correttezza delle procedure seguite, dei criteri di calcolo adottati, della correttezza, sotto il profilo amministrativo, della condotta tenuta dai dipendenti pubblici o titolari di incarico coinvolti, anche ai fini della individuazione di responsabilità diverse da quella penale, come sollecitato dal medesimo giudice per le indagini preliminari, nell'interesse della tutela dell'erario e dei princìpi di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione;
l'esigenza di affrontare il mutato quadro giudiziario, scaturito dalla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea aveva spinto il precedente Governo ad emanare un apposito decreto-legge, approvato in Consiglio dei ministri il 6 agosto 2019, ma che non ha poi proseguito il suo iter di conversione in legge per volontà dell'attuale maggioranza di Governo –:
se non intenda adottare tutte le iniziative necessarie alla revisione dei criteri, dei metodi e dei dati utilizzati per il calcolo del prelievo supplementare latte, al fine di giungere ad una nuova determinazione della riassegnazione delle quote non ripartite, conformemente alla pronuncia del Consiglio di Stato del 18 ottobre 2019, nonché per prevedere modalità per il risarcimento dei produttori danneggiati dall'errata applicazione del metodo di calcolo.
(5-03156)
Rilevo in premessa che sulla complessa vicenda delle Quote Latte, unitamente alla Presidenza del Consiglio, al Ministero dell'economia e delle finanze e all'Avvocatura Generale dello Stato, si stanno valutando le possibili iniziative da assumere, a fronte dei recenti pronunciamenti da parte della Corte di Giustizia e del Consiglio di Stato ricordati dagli onorevoli interroganti.
In ogni caso, voglio in questa sede precisare che, nel periodo in questione, l'Italia ha svolto mere operazioni di «compensazioni annuali», non ascrivibili in alcun modo ad illegittime «riattribuzioni» di quote.
Si è trattato, quindi, di interventi ben diversi da quelli per i quali è stato richiesto il pronunciamento della Corte medesima.
In tale contesto, tenendo conto che sull'argomento in parola sono attesi a breve ulteriori pronunciamenti del Consiglio di Stato (avendo l'Avvocatura dello Stato richiesto, proprio ieri, che la questione venga rimessa all'Adunanza plenaria di tale Consesso per un'interpretazione definitiva sulle norme in esame), occorre attendere che il quadro giuridico si chiarisca definitivamente, anche alla luce della particolare delicatezza della questione, a fronte della quale l'Italia potrebbe essere ulteriormente sanzionata da parte dell'Unione europea.
Assicuro fin da ora che, non appena in possesso del necessario pronunciamento, il Ministero intraprenderà tempestivamente tutte le conseguenti azioni necessarie, a tutela di un comparto produttivo di così significativa rilevanza e degli operatori che ne fanno parte.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sentenza della Corte CE
quota agricola
produzione di latte