ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03085

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 253 del 06/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: GALANTINO DAVIDE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 06/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 06/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 06/11/2019
Stato iter:
07/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/11/2019
Resoconto GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/11/2019
Resoconto TOFALO ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 07/11/2019
Resoconto GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/11/2019

SVOLTO IL 07/11/2019

CONCLUSO IL 07/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03085
presentato da
GALANTINO Davide
testo di
Mercoledì 6 novembre 2019, seduta n. 253

   GALANTINO e DEIDDA. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   la legge 31 dicembre 2012, n. 244, ha inciso in maniera determinante sulla riorganizzazione delle Forze armate realizzando un sistema nazionale di difesa mirato ad assicurare i necessari livelli di operatività nei contesti internazionali e nella prospettiva di una politica di difesa comune europea, per l'assolvimento dei compiti istituzionali delle Forze armate ma numericamente molto contenuto;

   la legge ha lasciato ampio margine di intervento al Governo sulle azioni da intraprendere, prevedendo una forte riduzione di personale entro il 2024;

   più specificatamente, si passa da 190.000 attuali unità di personale militare delle tre Forze armate a 150.000 unità e una riduzione delle dotazioni organiche del personale civile della difesa da 30.000 unità a 20.000 unità. È stato stabilito, inoltre, il riequilibrio generale del bilancio della «Funzione difesa», ripartendolo orientativamente in 50 per cento per il settore del personale, 25 per cento per l'esercizio e 25 per cento per l'investimento;

   il Governo pro-tempore ha adottato il decreto legislativo n. 7 del 2014 per le disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell'assetto strutturale e organizzativo delle Forze armate e il decreto legislativo n. 8 del 2014 per le disposizioni in materia di personale militare e civile del Ministero della difesa, oltre alle misure per la funzionalità della medesima amministrazione;

   i volontari in ferma prefissata del 2013 e 2014 sono i primi ad essere investiti da queste decisioni;

   dal numero dei posti disponibili nei concorsi indicati con codice RAF VSP04E10713 E RAF VSP04E11213, dedicato ai volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4) arruolati nel 2013, per il transito nel servizio permanente effettivo rimarrebbero escluse circa 500 unità di personale militare;

   inoltre, in riferimento all'ultimo bando d'arruolamento del personale in servizio permanente nell'Esercito italiano si apprende che i numeri delle unità di personale militare considerati non garantiscono una stabilizzazione di tutto il personale precario attuale, con ciò facendo venire a mancare la certezza di un lavoro al personale altamente qualificato delle Forze militari del nostro Paese che ha già dedicato circa 9 anni di servizio –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare in relazione al personale militare volontario in ferma prefissata quadriennale, VFP4, arruolato nel 2013 e 2014 non transitato nel servizio permanente effettivo per le motivazioni illustrate in premessa.
(5-03085)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-03085

  Il militare che abbia svolto il proprio servizio con merito e professionalità, al termine della ferma prefissata ha acquisito un bagaglio conoscitivo che è fondamentale valorizzare attraverso il passaggio in servizio permanente.
  Per questo motivo, la policy della Difesa è quella di immettere in servizio permanente tutti i volontari «meritevoli» – ossia in possesso di tutti i requisiti previsti dalle circolari d'immissione – che abbiano terminato la ferma prefissata quadriennale, ovvero la prima o seconda rafferma biennale.
  In particolare, l'articolo 704 del Codice dell'Ordinamento Militare prevede che, in base alla posizione che i volontari giudicati idonei occupano nelle rispettive graduatorie di merito, il transito nel Servizio Permanente avvenga, per un'aliquota minima del 20 per cento, al termine della ferma prefissata quadriennale e, per il rimanente personale, al termine di ciascun anno delle rafferme biennali.
  Nel caso presentato dagli onorevoli interroganti, i Volontari a Ferma Prefissata Quadriennale (VFP4) con immissione nel 2013 possono partecipare alle procedure concorsuali per il Servizio Permanente previste entro il 2021; in particolare, i militari maggiormente meritevoli sono già stati stabilizzati nelle aliquote di posti resi disponibili per gli anni 2017, 2018 e 2019 dalla circolare richiamata nell'interrogazione di cui trattasi; i rimanenti potranno aderire alle circolari di transito successive.
  Identico iter vale per i VFP4 arruolati nel 2014 che, qualora non già transitati nel Servizio Permanente, potranno partecipare alle medesime procedure concorsuali, sempre per aliquote, a partire dall'anno in corso e sino al 2022.
  Per completezza d'informazione, aggiungo che dall'attivazione delle prime procedure di transito, nel 2010, il numero dei posti globalmente disponibili – vale a dire relativi sia alla ferma prefissata che alla rafferma biennale – è stato tale da consentire il transito in Servizio Permanente della totalità dei meritevoli.
  Tale tendenza è, peraltro, in linea con l'impianto normativo del modello professionale, che considera il passaggio in servizio permanente un mero transito, disciplinato in funzione delle posizioni disponibili determinate annualmente in funzione delle esigenze operative, ordinative e di impiego della Forza Armata, nell'ottica di conseguire la stabilizzazione lavorativa di quanti, una volta indossata l'uniforme, hanno sempre servito l'istituzione con lealtà e dedizione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale militare

soppressione di posti di lavoro

politica comune di difesa