ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03075

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 252 del 05/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/11/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/11/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 11/11/2019
Stato iter:
05/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/02/2020
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 05/02/2020
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/11/2019

DISCUSSIONE IL 05/02/2020

SVOLTO IL 05/02/2020

CONCLUSO IL 05/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03075
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Martedì 5 novembre 2019, seduta n. 252

   BENAMATI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   nelle edizioni del 24 ottobre 2019 (pagine 5, 6) e 25 ottobre 2019 (pagina 15) il quotidiano economico-finanziario «Il Sole 24 Ore» ha diffusamente trattato dell'indagine condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Bologna «Plastic Bubbles» nei confronti di Bio-On s.p.a., società quotata (dal 24 ottobre 2019 il titolo è stato sospeso a tempo indeterminato) nel mercato dedicato alle piccole e medie imprese innovative «Aim» di Borsa italiana, culminata con il «blitz» con cui sono stati notificati provvedimenti giudiziari nei confronti di amministratori e componenti degli organismi di controllo della società suddetta;

   dalle pagine del quotidiano emerge che l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Bologna, in accoglimento della ricostruzione della procura della Repubblica, reca la contestazione dei reati di false comunicazioni sociali (articolo 2622 codice civile) e di manipolazione del mercato (articolo 185, testo unico finanza) «sin dall'avvio della quotazione sull'Aim nell'ottobre 2014» di cui sarebbero autori – in concorso tra loro – amministratori e componenti degli organi di controllo, oltre al dirigente dell'area amministrazione-finanza-controllo;

   sono state disposte misure cautelari, oltre al sequestro preventivo per un valore complessivo, secondo quanto riportato dal quotidiano, di oltre 150 milioni di euro;

   come noto, il 25 luglio 2019 BIO-On era stata oggetto di accuse specifiche da parte del fondo speculativo internazionale «Quintessential», che hanno trovato, pertanto, a quanto risulta ad oggi, un significativo riscontro nell'indagine condotta dalla guardia di finanza;

   all'epoca di tale primo evento, il titolo aveva già subito un forte deprezzamento, ulteriormente aggravato a seguito del «blitz» della Guardia di finanza di Bologna, del 23 ottobre 2019;

   tale deprezzamento (da circa 57 euro a poco più di 10 euro per azione) ha colpito, stando a un articolo specifico del quotidiano, gli investitori «retail» (cioè i piccoli risparmiatori) e alcuni fondi di investimento, oltre ad aver provocato un danno per il mercato Aim, del quale il titolo BIO-ON rappresentava oltre 1/5 (20 per cento) della capitalizzazione complessiva;

   ci sono, inoltre, oltre 100 dipendenti della società che rischiano, insieme alle loro famiglie, di subire direttamente gli effetti negativi sulla produzione e sull'attività in genere dell'impresa;

   si pone, quindi, il tema dell'apertura di un confronto serio, sollecitato già dai sindacati, per verificare i presupposti per la continuità aziendale;

   inoltre, questa vicenda, che sembra ripercorrere quanto accaduto in analoghe vicende tristemente note, (Parmalat, per rimanere in terra emiliana) sollecita una riflessione sull'attuale accesso al mercato Aim, che potrebbe essere limitato agli investitori «professionali» (banche, fondi comuni di investimento), analogamente a quanto avviene per le obbligazioni delle piccole e medie imprese quotate nel mercato «ExtraMOT PRO» –:

   di quali elementi disponga il Governo in relazione ai fatti richiamati in premessa e se non intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, al fine di tutelare innanzitutto i piccoli investitori e i lavoratori di Bio-On e nell'ottica più ampia di difendere la reputazione internazionale del mercato Aim di Borsa Italiana, in questa delicata fase di tensione innescata dalla perdita di capitalizzazione di BIO-ON.
(5-03075)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03075

  Con il documento in esame, l'Onorevole interrogante chiede chiarimenti in merito alla vicenda relativa alla Bio-On s.p.a., società quotata nel mercato dedicato alle piccole medie e imprese innovative «Aim» di Borsa italiana.
  Al riguardo, la CONSOB fa presente quanto segue.
  BIO-ON è una società attiva dal 2007 nel settore delle biotecnologie applicate ai materiali di uso comune, con lo scopo di creare prodotti e soluzioni naturali da fonti rinnovabili o scarti della lavorazione agricola. La Società è focalizzata sulla produzione di plastica biologica (PHA), la concessione di licenze di tecnologia e di diritti di sfruttamento produttivo e commerciale a società terze.
  Le azioni BIO-ON sono state ammesse a negoziazione sul mercato AIM Italia- Alternative Investment Market il 24 ottobre 2014 e sono state negoziate fino al 22 ottobre 2019.
  La CONSOB ha svolto in tutto il periodo di negoziazione dei titoli della società sull'AIM, le consuete attività di monitoraggio sul mercato, fornendo la necessaria collaborazione alle altre Istituzioni ed analizzando, per quanto di competenza, gli aspetti meritevoli di approfondimento.
  La crisi della società è emersa dopo la pubblicazione il 23 luglio 2019 di un report del fondo estero Quintessential Capital Management (QCM) a seguito del quale, nel mese di agosto, la Procura di Bologna ha chiesto al Tribunale civile l'apertura di un procedimento per irregolarità ex articolo 2049 del Codice civile, con richiesta di ispezione dell'amministrazione.
  Successivamente il 1o ottobre 2019 è stata diffusa – a mercati chiusi – la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2019, i cui risultati mostravano un notevole disallineamento in negativo rispetto ai dati di piano industriale di fine 2019.
  Il giorno successivo, con un comunicato stampa richiesto dalla Consob, la società annunciava che il suo Nominated Advisor (Nomad) aveva rinunciato al contratto per giusta causa lamentando mancata collaborazione e il venir meno del rapporto fiduciario. Il Nomad, in base ai regolamenti di AIM Italia, assiste obbligatoriamente la società sia nel processo di quotazione sia successivamente nell'adempimento degli obblighi regolamentari.
  Il Comando Generale della Guardia di Finanze riferisce che, nell'ambito delle indagini, avviate su delega della Procura di Bologna, il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Bologna ha dato esecuzione a tre provvedimenti di misure cautelari personali nei confronti di soggetti appartenenti ai vertici societari (un provvedimento di arresti domiciliari e due misure interdittive del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche). Ha inoltre deferito all'Autorità giudiziaria complessivamente nove persone (ricoprenti le cariche di amministratori, sindaci, direttore finanziario e revisore) in relazione alla commissione dei citati illeciti (manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali delle società quotate) ed eseguito il sequestro preventivo di beni e risorse finanziarie nella disponibilità degli indagati per circa 150 milioni di euro.
  Dagli accertamenti svolti, è emerso che parte dei ricavi della società, iscritti nei bilanci d'esercizio e consolidati nel periodo dal 2015 al 2018, fossero dubbi in relazione alle tempistiche e modalità di realizzazione, frutto di operazioni fittizie o non dovessero essere esposti in sede di consolidamento.
  La politica comunicativa adottata da parte della società BIO-ON S.p.A. e dal socio di maggioranza/presidente avesse creato aspettative di crescita tali da influenzare significativamente l'andamento del titolo.
  Successivamente, la società veniva posta in amministrazione straordinaria, con lo scioglimento degli organi sociali e la nomina di un amministratore giudiziario.
  Il 20 dicembre 2019 il Tribunale di Bologna dichiarava il fallimento e disponeva la continuazione temporanea dell'attività, autorizzando l'esercizio provvisorio per preservare la continuità aziendale con l'obiettivo di evitare che venisse dissolta l'organizzazione produttiva nelle sue componenti di occupazione, tecnologiche e di avviamento.
  Il 22 gennaio 2020 il collegio dei curatori fallimentari comunicava la conclusione dell'accordo per il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e, stante l'erogazione di nuova finanza da parte di un istituto di credito, il pagamento degli stipendi maturati durante l'esercizio provvisorio.
  Nello stesso giorno è stata presentata l'istanza per accedere all'integrazione salariale straordinaria per i propri 39 dipendenti, come riferisce il Ministero del lavoro.
  Detto Dicastero comunica che l'istanza in esame è in corso di lavorazione da parte dei propri Uffici nel rispetto del criterio cronologico di acquisizione delle istanze.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accesso al mercato

giovane impresa

liberalizzazione del mercato