ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03068

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 252 del 05/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2019
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2019
LEPRI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2019
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2019
SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2019
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/11/2019
Stato iter:
06/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/11/2019
Resoconto GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/11/2019
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 06/11/2019
Resoconto GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/11/2019

SVOLTO IL 06/11/2019

CONCLUSO IL 06/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03068
presentato da
GRIBAUDO Chiara
testo di
Martedì 5 novembre 2019, seduta n. 252

   GRIBAUDO, SERRACCHIANI, CARLA CANTONE, LEPRI, MURA, SOVERINI e VISCOMI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la società Mahle GmbH è leader a livello mondiale nella produzione di componenti per motore; la sua clientela è costituita da gruppi automobilistici internazionali;

   nello stabilimento di Saluzzo si svolgono il processo produttivo di fusione della lega d'alluminio, nonché pre-lavorazioni meccaniche di formatura del pistone per i motori diesel, nei quali sono impiegati 200 operai e altri 40 lavoratori tra impiegati e quadri e dirigenti;

   dal mese di novembre 2018 circa 80 lavoratori dello stabilimento di Saluzzo sono entrati in cassa integrazione ordinaria;

   il 7 maggio 2019, presso l'assessorato per il lavoro della regione Piemonte, alla presenza dei rappresentanti sindacali, dei vertici della società e del sindaco di Saluzzo, è stato chiesto all'azienda di valutare l'opportunità di una diversificazione produttiva, con l'obiettivo di trovare soluzioni che portino a un rilancio produttivo e occupazionale degli stabilimenti piemontesi;

   il 23 ottobre 2019 si è tenuto un incontro alla Amma di Torino fra le parti sociali e i vertici dell'azienda. Di fronte alla sede si è tenuto un presidio dei lavoratori, che per lo stesso giorno hanno effettuato 8 ore di sciopero sui tre turni; in detto incontro l'azienda ha manifestato formalmente la volontà di chiudere i due stabilimenti, mettendo in difficoltà oltre 400 famiglie;

   il 31 ottobre 2019 nella sede di Confindustria a Torino, nel corso di un nuovo incontro fra le parti, è stata confermata la volontà di procedere con i licenziamenti, negando il loro ritiro come era stato richiesto dalle organizzazioni sindacali;

   la decisione dell'azienda sarebbe dovuta alla contrazione del mercato globale dell'auto e, in particolare, dell'utilizzo di motori diesel; tuttavia, le forze sindacali da tempo richiedevano il passaggio alla produzione di componenti per motori «diesel truck», «benzina» o «elettrico», ma l'azienda non ha mai ritenuto di effettuare investimenti nelle sedi italiane, preferendo gli stabilimenti dell'Europa dell'est;

   i dati relativi al settore automotive in Piemonte segnano un continuo arretramento del fatturato che mette a rischio l'intero comparto nella regione che ha fatto la storia dell'auto in Italia;

   la transizione ecologica del mercato dell'auto in Italia ha visto nel recente passato l'emanazione di misure esclusivamente a carattere di incentivo per i consumatori e disallineate rispetto alla condizione e alla produzione degli stabilimenti nel nostro Paese –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare per evitare il licenziamento dei dipendenti e la chiusura degli stabilimenti Mahle di Saluzzo e La Loggia.
(5-03068)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03068

  Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo indicato in oggetto, rappresento quanto segue.
  Mahle Componenti Motori Italia S.p.A. è una società del gruppo multinazionale Mahle, con sede a Stoccarda, che rappresenta uno dei maggiori fornitori automobilistici in tutto il mondo. La società opera nel settore della fabbricazione di pistoni per motori diesel, semicuscinetti e boccole nonché nella commercializzazione di componenti per motori a combustione interna. Sul mercato italiano è presente presso le unità di La Loggia (TO), Saluzzo (CN), Grugliasco (TO) e Trento.
  La regione Piemonte, interpellata sull'odierno atto di sindacato ispettivo, riferisce che in data 23 ottobre 2019 l'azienda ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per n. 453 lavoratori operanti nelle unità di Saluzzo e La Loggia a seguito della decisione della cessazione totale delle attività ivi svolte.
  Nella lettera di avvio, la società ha motivato tale decisione dichiarando che da diversi anni il settore automotive è caratterizzato da una strutturale contrazione dei volumi di produzione dei motori. Il Gruppo Mahle, nel mese di marzo 2019, a fronte di una accelerazione del trend negativo, ha annunciato l'adozione di un programma interno di contenimento dei costi al fine di garantire lo sviluppo sostenibile del Gruppo nel prossimo futuro.
  A tale proposito, è prevista, da parte dell'azienda, una revisione dell'impatto della produzione a livello globale e della forza lavoro nelle diverse aree e paesi, per cui i siti e i segmenti produttivi che non mostrano una redditività sostenibile sono soggetti ad un processo di ristrutturazione. All'esito di questa analisi è emersa un'ulteriore rilevante riduzione dei volumi produttivi presso i due stabilimenti piemontesi citati.
  Tale calo di volumi è conseguente alla situazione generale del mercato di riferimento caratterizzato dal progressivo abbandono della motorizzazione diesel a favore di differenti tecnologie, dall'ingresso nel mercato europeo di competitor di origine asiatica ed infine dai prezzi dei pistoni che ormai da diversi anni sono determinati dal livello dei prezzi dell'Europa dell'est.
  Con riferimento alla procedura di licenziamento avviata dalla società in parola, evidenzio che la normativa vigente, in materia di licenziamenti collettivi, prevede che la procedura abbia una prima fase sindacale (45 giorni dalla data di attivazione) e che qualora le parti non dovessero trovare un'intesa la trattativa proseguirà presso la regione Piemonte per la successiva fase amministrativa (30 giorni dalla comunicazione del mancato accordo in sede sindacale).
  La soluzione alla crisi di Mahle, che rappresenta l'esempio emblematico di una problematica generale estesa a tutta la filiera automotive – e segnatamente a quella nazionale – è da individuare nella riconversione di quei segmenti di produzione che stanno già diventando obsoleti in vista della transizione verso l'elettrico.
  Il Ministero dello sviluppo economico, al riguardo, è impegnato in uno sforzo congiunto con stokeholders, autorità pubblica e territorio, attraverso l'attivazione recente di un tavolo sull’automotive, ove sono state individuate tre linee portanti d'azione: sostegno della domanda di mobilità, supporto per lo sviluppo delle infrastrutture e sostegno dell'offerta di mobilità.
  Desidero assicurare, conclusivamente, che il Governo, in costante contatto con la regione Piemonte, sta seguendo con attenzione la vicenda, al fine di individuare ogni possibile soluzione idonea a salvaguardare i livelli occupazionali, e a mettere in campo ogni utile strumento che possa essere di supporto ad una positiva definizione della trattativa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

cessazione d'attivita'

automobile