ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02958

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 244 del 23/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: PALLINI MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019
AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019
INVIDIA NICCOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019
CUBEDDU SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019
DE LORENZO RINA MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019
TUCCI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019
COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019
AMITRANO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019
BARZOTTI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 23/10/2019
Stato iter:
07/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/11/2019
Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 07/11/2019
Resoconto PALLINI MARIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/10/2019

DISCUSSIONE IL 07/11/2019

SVOLTO IL 07/11/2019

CONCLUSO IL 07/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02958
presentato da
PALLINI Maria
testo di
Mercoledì 23 ottobre 2019, seduta n. 244

   PALLINI, SIRAGUSA, DAVIDE AIELLO, CIPRINI, INVIDIA, VILLANI, CUBEDDU, DE LORENZO, TRIPIEDI, TUCCI, COSTANZO, COMINARDI, AMITRANO e BARZOTTI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il 31 maggio 2019 la Whirlpool, multinazionale statunitense produttrice di elettrodomestici, ha comunicato la chiusura dello stabilimento di Napoli con conseguente licenziamento di circa 420 lavoratori, nonostante gli accordi sottoscritti al Ministero dello sviluppo economico il 25 ottobre 2018 sul piano industriale 2019-2021 e dopo aver ricevuto – a partire dal 2014 – 27 milioni di euro di fondi pubblici;

   il 4 giugno 2019, la vertenza è approdata al tavolo del Ministero dello sviluppo economico dove l'allora Ministro Di Maio ha ricordato che potrebbe essere chiesta la restituzione fino a un massimo di 16 milioni di euro ottenuti come incentivi;

   il 17 settembre 2019 la società ha annunciato l'avvio della procedura di cessione dello stabilimento campano alla società Passive Refrigeration Solutions (Prs). Il 20 settembre 2019, al Ministero dello sviluppo economico il Ministro ha interrotto il tavolo con Whirlpool, chiedendo all'azienda di ritirare la procedura di cessione;

   il 4 ottobre 2019 si è tenuto il secondo sciopero generale (dopo quello del 25 settembre) dei lavoratori degli stabilimenti Whirlpool italiani, indetto da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil;

   il 9 ottobre 2019, nel corso dell'incontro con i sindacati, il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha ritenuto «non soddisfacenti e non risolutivi i contenuti della lettera» inviata dalla dirigenza Whirlpool nella quale l'azienda ha comunicato di voler sospendere la cessione dei rami d'azienda di Napoli fino al 31 ottobre 2019;

   la dismissione/cessione della Whirlpool di Napoli creerebbe un destino incerto per alcune aziende del cosiddetto «indotto» della provincia di Avellino che contano circa 150 posti di lavoro. In particolare, si tratta della «Cellu Block» di Montoro che – con circa 40 addetti – canalizza il 70 per cento della produzione a Whirlpool, della «Pasell» con due siti produttivi di gomma plastica a Montoro e a Forino, per un totale di 49 addetti e il 60 per cento della produzione destinata a Whirlpool, e della «Scarne Med» dell'area industriale Porrara di Sant'Angelo dei Lombardi, che – insieme allo stabilimento di San Giovanni a Teduccio – conta 51 dipendenti –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda valutare di porre in essere, per quanto di competenza, a tutela anche delle aziende dell'indotto Whirlpool della provincia di Avellino per garantire il mantenimento dei loro livelli produttivi e se sia possibile estendere ad esse l'invito a partecipare al tavolo delle trattative in corso.
(5-02958)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-02958

  Com’è noto, Whirlpool Corporation è un gruppo mondiale nel campo degli elettrodomestici, ha sede negli Stati Uniti e la proprietà è formata da un azionariato diffuso.
  Lo stesso è suddiviso in macroregioni mondiali e quella che a noi qui interessa, si chiama Whirlpool Emea (Europa, Medio-Oriente e Africa) con 15 stabilimenti in 8 paesi diversi. In Italia Emea nel 2017 ha prodotto oltre 6 milioni di pezzi e impiega circa 6.000 persone in 6 stabilimenti.
  Sinteticamente ripercorro le vicende di questa vertenza, evidenziando che nel 2015, anno dell'acquisizione Indesit, Whirlpool Emea presentò un piano che prevedeva la dismissione degli impianti ex Indesit di Carinaro e di Teverola in provincia di Caserta e del centro logistico di None in Piemonte.
  Con la mediazione del Ministero dello sviluppo economico, si arrivò alla firma di un accordo che prevedeva l'assunzione dei lavoratori di None da parte di un imprenditore della logistica presente in zona, la riconversione e vendita a terzi del sito di Teverola e la riconversione per Carinaro da sito produttivo a centro per la logistica dei pezzi di ricambio per tutto il gruppo.
  In quell'occasione Whirlpool presentò un piano di rilancio per tutti gli stabilimenti del gruppo, impegnandosi a trasferire volumi dall'estero in Italia, una nuova politica di marketing e la promessa di nuovi prodotti da lanciare sul mercato. Il MiSE e le Regioni interessate s'impegnavano, da parte loro, ad erogare ammortizzatori sociali e sovvenzioni e Whirlpool Emea metteva in predicato anche la possibilità d'investimenti. Il Piano non decolla e si arriva così alla fine del 2018.
  Sempre al MiSE, dopo svariate trattative, viene concluso un nuovo accordo con il quale, tra l'altro, era previsto che il Gruppo avrebbe investito 250 milioni a Napoli e avrebbe spostato nella fabbrica partenopea alcune produzioni di altri stabilimenti, per potenziare, rilanciandolo, il sito campano.
  Dopo circa 7 mesi dalla firma al MiSE, Whirlpool annuncia, invece, la dismissione e la vendita dello stabilimento di Napoli a terzi a causa di una contrazione del mercato e di varie congiunture aziendali e internazionali.
  Il MiSE prende atto di quanto comunicato, in sfregio agli accordi presi, e minaccia la revoca di tutti i finanziamenti dati.
  Il 9 ottobre scorso il Presidente del Consiglio e il Ministro dello sviluppo economico incontrano i sindacati al tavolo.
  Nel corso dell'incontro, si è preso atto della lettera inviata dalla dirigenza Whirlpool alla Presidenza del Consiglio, con la quale l'azienda ha comunicato di voler sospendere la cessione dei rami d'azienda di Napoli fino al 31 ottobre.
  Il Governo ha ritenuto non soddisfacenti e non risolutivi i contenuti della lettera.
  Il Presidente del Consiglio e il ministro Patuanelli, in conseguenza, decidono di avviare un'interlocuzione con i vertici di Whirlpool per capire se ci siano ulteriori elementi di novità, con particolare riguardo al superamento definitivo del precedente piano di reindustrializzazione.
  Pochi giorni fa, come noto, il ministro dello Sviluppo economico, ha dato la notizia che l'azienda ritirerà la procedura di cessione del sito, non procederà con il licenziamento collettivo dei dipendenti di Napoli (circa 420) e continuerà la produzione delle lavatrici, per ritornare al tavolo allo scopo di trovare una soluzione industriale definitiva, anche con l'impegno del Governo.
  L'intento del MiSE è ora quello di creare tutte le condizioni perché venga mantenuto sul territorio il presidio industriale e vengano salvaguardati i livelli occupazionali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

sindacato