ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02909

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 239 del 15/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: INCERTI ANTONELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2019
CRITELLI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2019
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2019
MARTINA MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 15/10/2019
Stato iter:
16/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/10/2019
Resoconto INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 16/10/2019
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 16/10/2019
Resoconto INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/10/2019

SVOLTO IL 16/10/2019

CONCLUSO IL 16/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02909
presentato da
INCERTI Antonella
testo di
Martedì 15 ottobre 2019, seduta n. 239

   INCERTI, CENNI, CRITELLI, DAL MORO e MARTINA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   nel 2015 era stata imposta una direttiva europea al settore pesca che prevedeva il divieto di pesca per i molluschi di dimensione inferiore ai 25 mm;

   la direttiva dell'Unione europea aveva rischiato di compromettere la produzione italiana in quanto lungo l'Adriatico, per le specificità della fauna locale, le misure delle vongole sono tradizionalmente inferiori;

   sotto la pressione delle associazioni di categoria (710 aziende e 1600 addetti operanti nel settore nel Mar Adriatico) la Commissione europea nel 2017 aveva deciso di concedere all'Italia nel 2017 una deroga per la pesca di vongole di 22 mm, perché è stato certificato che nell'Adriatico i molluschi sono naturalmente di dimensioni inferiori. La deroga ha durata triennale ed è stata riconfermata per un altro anno, fino al 2020, anche in base a una serie di studi che hanno certificato che la pesca di vongole tra i 22 e i 25 mm non ha causato danni o alterazioni all'ecosistema adriatico;

   in seguito a tale proroga i pescatori andalusi hanno manifestato la loro netta contrarietà al punto da sollecitare gli eurodeputati spagnoli a portare il caso al Parlamento europeo, che dovrà pronunciarsi entro il 28 ottobre per decidere se confermare la deroga concessa all'Italia dalla Commissione europea o appoggiare il ricorso dei pescatori iberici;

   se così fosse, l'Italia rischierebbe di tornare al 2015, quando rischiò di veder implodere la produzione di vongole nazionali;

   negli ultimi anni gli operatori del settore hanno compiuto notevoli sforzi per evitare ogni forma di alterazione dell'ecosistema: hanno ridotto il numero di pescherecci, hanno ridotto la pressione sugli stock attraverso limitazioni e riduzioni delle catture e hanno attuato misure di controllo a terra e in mare per migliorare la raccolta di dati, la selettività e la riproduzione dello stock –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere, nelle competenti sedi europee, al fine di tutelare le aziende ittiche italiane impegnate nella riproduzione delle vongole adriatiche.
(5-02909)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-02909

  Come noto, il regolamento delegato (UE) n. 2016/2376 della Commissione europea ha istituito un piano in materia di rigetti per le vongole (Venus spp.) nelle acque territoriali italiane, con validità dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2019.
  L'Italia, unico Stato membro avente un interesse di gestione diretto nelle attività di pesca di vongole (Venus spp.) nelle acque territoriali italiane e, nella fattispecie, nelle sottozone geografiche dell'Alto Adriatico, ha presentato alla Commissione europea – in applicazione della procedura di cui all'articolo 18 del regolamento (UE) n. 1380/2013 e previa consultazione del Consiglio consultivo del Mediterraneo (MEDAC) – un nuovo piano in materia di rigetti per lo stock della vongola (Venus spp.), utile anche ad ottenere la proroga della deroga alla taglia minima per la commercializzazione da 25 mm a 22 mm.
  Successivamente, durante la sessione plenaria del Comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (CSTEP) tenutasi dal 1° al 5 luglio 2019, l'Italia ha rappresentato la necessità di prorogare l'applicazione della taglia minima di riferimento per la conservazione delle vongole (Venus spp.) stabilita nel regolamento delegato (UE) n. 2016/2376, in deroga all'allegato III del regolamento (CE) n. 1967/2006.
  Al riguardo, lo CSTEP ha osservato che, seppur ridotta, la taglia minima di riferimento per la conservazione è comunque superiore alla taglia di prima maturità e non esistono elementi che evidenzino ripercussioni negative sullo stock causate dalla sua riduzione.
  Lo CSTEP ha ritenuto pertanto ragionevole la richiesta presentata dall'Italia, relativa alla proroga della riduzione della taglia minima di riferimento per la conservazione fino al 31 dicembre del 2020.
  Conseguentemente, il Parlamento europeo – che sulla questione avrebbe dovuto pronunciarsi entro fine ottobre – ha richiesto un ulteriore periodo di due mesi al fine di valutare anche i riferiti motivi di doglianza del corrispondente comparto spagnolo.
  Per quanto sopra, si ribadisce l'impegno del Governo italiano in tutte le sedi europee al fine di salvaguardare il mantenimento della deroga in questione, che costituisce un'importante misura, anche considerando che, prima dell'entrata in vigore della deroga, i lunghi tempi di accrescimento e la frequente presenza sul mercato di vongole sotto i 25 mm (vecchio limite minimo) hanno altresì favorito la diffusione di altre specie di vongole, provenienti da altri continenti, lavorate o congelate, spesso spacciate per specie autoctone.
  Pertanto il Governo italiano, a tutela e garanzia del relativo comparto produttivo nazionale, sostiene e continuerà a proporre le suddette argomentazioni in tutte le competenti sedi europee, confidando nella positiva conclusione della questione di cui trattasi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

direttiva comunitaria

industria della pesca

ecosistema marino