ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02877

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 235 del 09/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: GIANNONE VERONICA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 09/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 09/10/2019
Stato iter:
10/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/10/2019
Resoconto GIANNONE VERONICA MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/10/2019
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 10/10/2019
Resoconto GIANNONE VERONICA MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/10/2019

SVOLTO IL 10/10/2019

CONCLUSO IL 10/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02877
presentato da
GIANNONE Veronica
testo di
Mercoledì 9 ottobre 2019, seduta n. 235

   GIANNONE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la situazione occupazionale dell'azienda Arcelor-Mittal nel sito di Taranto è particolarmente grave e preoccupante: dopo la riduzione della produzione a 5 milioni di tonnellate di acciaio, 1.400 lavoratori sono stati messi in cassa integrazione. Dall'altra il «mostro climatico», come definito da diverse associazioni ambientaliste, butta nell'aria emissioni di anidride carbonica pari a 4 milioni e 700 mila tonnellate annue, mettendo in serio pericolo la salute di lavoratori e cittadini;

   certamente un mix di fattori sta penalizzando sia a livello europeo che nazionale l'intero settore siderurgico italiano che soffre una situazione economica sempre più buia. Il risultato è un progressivo minor carico di ordini e, quindi, di lavoro. A peggiorare, poi, la situazione si registra un aumento senza precedenti delle importazioni da Paesi terzi e le deboli misure di salvaguardia adottate dalla Commissione europea rendono il settore sempre più vulnerabile in un momento in cui i prezzi dell'acciaio sono bassi, i costi energetici elevati e i costi delle materie prime in continuo aumento;

   è necessario altresì evidenziare l'impatto negativo che ha causato tale situazione sui lavoratori che vedevano, nell'azienda Arcelor-Mittal, un rilancio della produzione dell'acciaio ed una prospettiva occupazionale futura. Tra l'altro, la stessa azienda ha deciso di affidare la gestione dei servizi e delle pulizie civili ed industriali ad una società ad essa collegata. Non tutti gli operai potranno usufruire della clausola sociale che impegna il nuovo operatore a garantire i lavoratori delle ditte escluse. Così altri 500 lavoratori rischieranno il licenziamento;

   è necessario intervenire, per trovare un «punto di equilibrio» tra un aumento della produzione, che possa garantire e tutelare l'occupazione dei lavoratori, e il contenimento delle emissioni di CO2 nella zona, considerando i notevoli danni alla salute già arrecati a migliaia di lavoratori e cittadini. Tra l'altro Arcelor-Mittal rappresenta la prima fonte di anidride carbonica in Italia –:

   se non ritenga necessario chiarire quali prospettive il Governo intenda garantire ai lavoratori dell'azienda Arcelor-Mittal, anche sotto il profilo della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro, soprattutto a quelli dell'indotto, e scongiurando pertanto un ridimensionamento dell'azienda o la sua effettiva chiusura, che comporterebbe gravi problematiche di reinserimento per tutti i lavoratori coinvolti, anche al fine di attivare una politica industriale di sostegno concreto ad un settore considerato da sempre uno dei più importanti dell'industria del nostro Paese.
(5-02877)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-02877

  La gestione dei complessi aziendali dell'ex ILVA, oggi trasferiti ad Arcelor Mittal, è una questione complessa e delicata, alla quale questo Governo, come il precedente, sta riservando la massima attenzione per garantire che il nuovo piano di rilancio aziendale sia in grado di salvaguardare non solo i livelli occupazionali dei dipendenti dell'azienda, ma anche la tutela ambientale di quel territorio e, quindi, la salute di tutti i cittadini ivi residenti.
  A riguardo segnalo che il 15 luglio scorso presso il Ministero dello sviluppo economico, si è tenuto un incontro, con i rappresentanti aziendali e le organizzazioni sindacali, a conclusione del quale le parti hanno sottoscritto un verbale di accordo che prevede incontri periodici in sede locale per discutere e monitorare il piano di investimenti straordinari, legato alle manutenzioni ordinarie e straordinarie di ogni singolo reparto dello stabilimento e delle altre società del gruppo. A tale riguardo, nel corso del medesimo incontro, è stata evidenziata la necessità di prevedere dei presidi ispettivi e di controllo permanente nello stabilimento per la verifica della sicurezza sul lavoro.
  Per migliorare la tutela delle condizioni di salute e sicurezza in fabbrica, le parti si sono impegnate, da una parte, a definire un Protocollo che coinvolgerà gli enti istituzionali interessati, e, dall'altra, ad adottare, nel più breve tempo possibile, le soluzioni tecnico-organizzative, come ad esempio il controllo remoto, per tendere a eliminare l'esposizione dei lavoratori ai rischi legati ai fenomeni atmosferici di straordinaria entità.
  Per quanto concerne i lavoratori in cassa integrazione ordinaria (CIGO), è stato inoltre deciso di avviare una serie di incontri, area per area, funzionali a verificare l'utilizzo dei medesimi lavoratori per le attività di manutenzione ordinarie e straordinarie.
  Come Governo continueremo ad assicurare, comunque, il massimo dialogo istituzionale con i rappresentanti dell'azienda e con le organizzazioni sindacali di categoria per garantire la salvaguardia dello stabilimento siderurgico nel rispetto dei parametri ambientali necessari per la salute e la sicurezza di chi in quei territori ci vive.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

sanita' pubblica

sanita' del lavoro