ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02864

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 235 del 09/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: LUCCHINI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 09/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORRONE JACOPO LEGA - SALVINI PREMIER 09/10/2019
VINCI GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 09/10/2019
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 09/10/2019
CESTARI EMANUELE LEGA - SALVINI PREMIER 09/10/2019
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 09/10/2019
MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 09/10/2019
PIASTRA CARLO LEGA - SALVINI PREMIER 09/10/2019
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 09/10/2019
TOMASI MAURA LEGA - SALVINI PREMIER 09/10/2019
TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA LEGA - SALVINI PREMIER 09/10/2019
TONELLI GIANNI LEGA - SALVINI PREMIER 09/10/2019
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 09/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/10/2019
Stato iter:
10/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/10/2019
Resoconto MORRONE JACOPO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 10/10/2019
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 10/10/2019
Resoconto MORRONE JACOPO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/10/2019

SVOLTO IL 10/10/2019

CONCLUSO IL 10/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02864
presentato da
LUCCHINI Elena
testo di
Mercoledì 9 ottobre 2019, seduta n. 235

   LUCCHINI, MORRONE, VINCI, CAVANDOLI, CESTARI, GOLINELLI, MURELLI, PIASTRA, RAFFAELLI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI e ZOFFILI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   nella Valle della Canna è da tempo in corso un'eccezionale moria di volatili, anche di specie rara, la cui causa sarebbe stata un avvelenamento delle acque da botulino, un batterio che si sarebbe sviluppato per le temperature eccezionalmente calde di settembre e per le scarse piogge;

   i volatili morti a causa della patologia, ammontano a circa 2.200: il che significa quasi il 50 per cento dell'avifauna della Valle della Canna stimata fino a qualche tempo fa in 4.000-4.500 esemplari;

   la moria coinvolge specialmente migliaia di anatre di specie Canapiglie, Germani, Alzavole e Mestolon;

   la Valle della Canna è tutelata da numerosi vincoli ambientali: rientra nel perimetro del Parco regionale del Delta del Po, è Oasi di protezione, Zona umida di importanza internazionale, Sito di importanza comunitaria (SIC), Zona speciale di Conservazione (ZSP) e Zona di protezione speciale (ZPS);

   le risorse riversate sulla Valle da queste diverse forme di tutela sono però vanificate dall'incuria cronica di oltre un decennio da parte delle varie amministrazioni, incuria che ha determinato l'affioramento della falda di acqua salata, con una grave perdita di biodiversità e deterioramento dell’habitat;

   fino a 15 anni fa c'era un sifone che passando sotto il fiume Lamone permetteva il ricambio di acqua della Valle; poi tale sifone ha smesso di funzionare e l'alternativa è diventata la canaletta ex Anic che emunge acqua dal fiume Reno, con porte d'ingresso e uscita non adatte e ciò causa la siccità della valle ogni estate;

   sono mancate le manutenzioni e le opere di ripristino; da vent'anni, non sono stati fatti controlli e non è stata inserita regolarmente acqua fresca; non risultano interventi specifici da parte del Parco del Delta del Po;

   negli anni passati la Valle era affidata alla gestione dei cacciatori che curavano il riciclo delle acque, la bonifica e la potatura della vegetazione. In vari comunicati (Bighunter.it) la categoria dei cacciatori critica aspramente la gestione della Valle da parte del comune, sotto la vigilanza della regione Emilia-Romagna, che sta provocando un vero disastro ambientale –:

   se il Ministro interrogato, anche attraverso il Noe e il Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, intenda appurare le cause dell'inquinamento e individuare gli interventi opportuni per ripristinare la salubrità delle acque presenti nella Valle della Canna.
(5-02864)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-02864

  Con riferimento alle questioni poste, il Ministero dell'ambiente ha provveduto immediatamente a sollecitare gli Enti competenti affinché mettano in campo tutte le misure necessarie per l'immediata soluzione dell'emergenza registrata e successivamente ad agire in forma continuativa attraverso una più efficace programmazione di misure di conservazione.
  Al riguardo, l'Ente Parco Delta del Po ha comunicato che le cause dell'intossicazione da botulismo della Valle della Canna, non ancora certe, potrebbero essere associate alle condizioni ambientali della valle registrate nel periodo in questione: alte temperature dell'acqua superiori a 25oC, eccessivo carico di nutrienti nel sedimento e scarso ricambio dell'acqua, elevata densità numerica di volatili acquatici. Come comunicato durante il tavolo tecnico emergenziale convocato dal comune di Ravenna con tutti gli Enti competenti, i volatili periti ammontano a 2.134 unità. Il 95 per cento della moria interessa la specie di anatre «alzavola», e meno del 5 per cento riguarda specie protette quali, a titolo esemplificativo, 12 esemplari di «avocetta» e 1 esemplare di «moriglione».
  Il Parco ha precisato, inoltre, che Valle Mandriole — nota come Valle della Canna – non è Oasi di Protezione Speciale, bensì Oasi di Protezione della Fauna Selvatica e in essa è vietata l'attività venatoria in quanto Zona B di Parco. La gestione idraulica del complesso Punte Alberete-Valle Mandriole viene seguita dal comune, sentito preventivamente l'Ente Parco. Si tratta di attività complessa e articolata, in quanto il mantenimento di un livello idrico di 20/30 centimetri, pur favorendo il proliferare dell'avifauna ha come controindicazione il rischio, in estate, del prosciugamento di alcune aree, con la conseguente necessità di re-immissione idrica.
  Romagna Acque Società delle Fonti, per far fronte alla problematica in esame, ha recentemente presentato un progetto di riordino della rete idrica esistente e di un manufatto che permetterà immissioni importanti di acqua nei periodi di siccità; tale progetto è attualmente in fase di analisi da parte della regione.
  Il Parco, ha segnalato, altresì, di essersi immediatamente attivato con tutti gli Enti competenti al fine di gestire comunemente e attraverso un tavolo tecnico la situazione, concordando preventivamente tutti gli interventi attualmente in corso, compresi quelli relativi alla sospensione dell'attività venatoria in un'area più estesa di quella interessata dalla moria, in attesa dei risultati dei monitoraggi che saranno condotti a partire da domani 11 ottobre. Il Parco sta inoltre collaborando con gli Organi deputati alle indagini sull'accaduto, al fine di accertare eventuali responsabilità.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

zona protetta

equilibrio ecologico