ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02857

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 235 del 09/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/10/2019
Stato iter:
12/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/02/2020
Resoconto MORANI ALESSIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/02/2020
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/10/2019

DISCUSSIONE IL 12/02/2020

SVOLTO IL 12/02/2020

CONCLUSO IL 12/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02857
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Mercoledì 9 ottobre 2019, seduta n. 235

   BENAMATI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il Centro ricerche dell'Enea del Brasimone è oggi uno dei maggiori centri di ricerca italiani in termini di infrastrutture sperimentali per attività di progettazione, sviluppo tecnologico per sistemi energetici avanzati e attività sperimentali per lo sviluppo ingegneristico. Il Centro si caratterizza per le tecnologie innovative, con particolare riguardo alle applicazioni, sia energetiche che non energetiche, delle tecnologie dei materiali, delle tecnologie dei metalli liquidi e delle radiazioni ionizzanti. Le attività e le competenze di Enea del Brasimone trovano spazio nei programmi europei e internazionali, nonché nei progetti nazionali. In particolare, le attività svolte presso il Centro sono perseguite anche attraverso la gestione e l'esercizio di grandi apparecchiature sperimentali di ricerca, oltreché grazie al funzionamento di numerosi laboratori. Un patrimonio tecnologico pressoché unico dell'Enea nel nord del Paese che permette alle attività qui condotte di accedere a finanziamenti della Commissione europea (Horizon2020), del Ministero dello sviluppo economico, di altre istituzioni europee (Consorzio Iter, Eurofusion) e non da ultimo da enti di ricerca internazionali (Cina, Regno Unito, Stati Uniti). Grazie a un continuo processo di investimenti in termini di infrastrutture e impianti sperimentali, garantito dai margini derivanti dalle attività istituzionali e di servizio tecnico-commerciale, il Centro si ritrova oggi nella invidiabile posizione di essere un polo tecnologico riconosciuto a livello internazionale. D'altro canto, negli ultimi anni, il Centro soffre per una evidente e più marcata assenza di investimenti in termini di risorse umane, che sta compromettendo in maniera sempre più sensibile lo svolgimento delle attività già finanziate. In accordo con la regione Emilia-Romagna e la regione Toscana, e a seguito della candidatura proposta per il Progetto Dtt, è stato proposto e implementato un piano di potenziamento infrastrutturale e tecnologico, che passa necessariamente da un potenziamento dell'organico. Tale proposta, supportata dalle regioni e da tutti gli enti locali (comuni, comunità montane, associazioni sul territorio e altri), ha portato alla definizione di un protocollo di intesa (gennaio 2019) che si incentra sul cosiddetto progetto Brasimone. Il progetto Brasimone si articola su tre linee di intervento fondamentali che prevedono: 1. Dtt: attività di sviluppo tecnologico del divertore; 2. Demo: sviluppo tecnologico del «breeding blanket dei reattori a fusione», 3. Sorgentina-Rf: produzione di radiofarmaci e applicazioni neutroniche. La regione Emilia-Romagna ha supportato tale iniziativa con un bando che prevede il finanziamento di progetti triennali che portino a compimento le aspettative del protocollo. È quindi più che mai importante che si chiarisca, considerata anche la riorganizzazione del dipartimento fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare, quali siano le azioni poste in essere da Enea sulla struttura organizzativa del Brasimone per dare seguito agli impegni assunti –:

   se quanto esposto in premessa trovi conferma e quali siano oggi le azioni poste in essere da Enea per fare fronte agli impegni assunti a livello regionale, nazionale ed internazionale presso il Brasimone e come specificamente Enea intenda procedere nell'implementazione delle linee di attività elencate in premessa, con quali risorse economiche ed umane e con quale finestra temporale.
(5-02857)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-02857

  Con l'atto in discussione, l'Onorevole Interrogante fa riferimento al Centro ricerche del Brasimene, in particolare agli impegni assunti da ENEA per il suo rilancio e potenziamento.
  A tale proposito ENEA riferisce che, di concerto con le Regioni Emilia Romagna e Toscana, intende perseguire gli obiettivi riportati nel «Progetto Brasimone», documento che accompagna in allegato il Protocollo di Intesa siglato fra le parti nel gennaio 2019. Tale Protocollo, infatti, pone le basi per la valorizzazione del sito nell'Appennino tosco-emiliano, già considerato un polo scientifico e tecnologico di rilievo internazionale.
  Come noto, il documento riporta tre linee di intervento che ENEA intende attuare con il supporto di tutti gli enti locali coinvolti, mediante investimenti congiunti che riguardano:
   DTT (Divertor Tokamak Test): sviluppo tecnologico del divertore, componente cardine del Progetto, per il quale è previsto un investimento fino a 12 milioni di euro nel periodo 2019-2025;
   DEMO: sviluppo tecnologico del breeding blanket (componente fondamentale della maggior parte dei progetti di reattori a fusione commerciali), per il quale è previsto un investimento fino a 8 milioni di euro nel periodo 2018-2024, con un potenziamento dell'organico già avviato da ENEA con l'assunzione delle prime 9 unità presso il Centro Ricerche Brasimone;
   SORGENTINA-RF: infrastruttura di ricerca per la produzione di radiofarmaci e applicazioni neutroniche, per cui è previsto un investimento fino a 85 milioni di euro nel periodo 2019-2025, con un potenziamento dell'organico più consistente.

  Riguardo a DTT e DEMO, così come declinate fra le attività in ambito EUROFUSION, l'Agenzia conferma che intende mantenere e, ove possibile, incrementare il livello di coinvolgimento dei partner operanti nella Regione interessata.
  Un discorso più ampio va fatto per ciò che attiene alla Delibera della Regione Emilia Romagna dell'8 aprile 2019, con la quale si invita ENEA e altri soggetti pubblici e privati a presentare proposte per investimenti tecnologici connessi a progetti di sviluppo del Centro ENEA del Brasimone. La disposizione contempla il finanziamento di progetti triennali che portino a compimento le aspettative del citato Protocollo.
  Tale bando prevede contributi fino a 3,5 milioni di euro in tre anni (2019-2021) e, come voci di spesa eleggibili, la progettazione e la realizzazione di opere infrastrutturali, che consentiranno a ENEA di recuperare e valorizzare edifici e spazi di proprietà, per l'attuazione di attività ad alta rilevanza industriale e a positivo impatto territoriale.
  L'Agenzia ha presentato a tale scopo tre progetti:
   SORGENTINA RF – Thermomechanical Demonstration.

  L'obiettivo del progetto è quello di studiare a livello tecnologico, nell'ambito della sperimentazione di radiofarmaci destinati alla diagnosi e alla terapia dei tumori, l'accoppiamento acceleratore di protoni e bersaglio rotante, depositando una potenza fino a 2 MW.
   LINC-ER – Laboratorio per la caratterizzazione di Irradiatori Neutronici Compatti in Emilia Romagna.

  Il progetto intende realizzare una nuova infrastruttura in cui sia possibile la caratterizzazione sperimentale e fisica di generatori compatti di neutroni veloci da fusione con previsione del loro utilizzo in applicazioni industriali «portabili» che possano spaziare dalla scienza dei materiali ai beni culturali e alle applicazioni medicali.
   EXADRONE.

  Il Progetto intende realizzare presso ENEA Brasimone un centro di eccellenza permanente per la progettazione meccanica ed elettronica, attrezzato per la realizzazione e sperimentazione di prototipi industriali personalizzati e di sistemi robotici intelligenti, operanti in volo, perfezionati per operazioni di controllo e monitoraggio in ambienti critici oggi non accessibili a simili strumentazioni. Sarà creata una Accademia di volo teorica e pratica, con una nuova area operativa sperimentale stabile di Automazione e controllo in ambito materiali, elettronica e sensoristica avanzata rivolta in particolare per le applicazioni in campo nucleare e civile (infrastrutture di grande rilevanza).
  Il 10 ottobre 2019, la Regione Emilia Romagna ha comunicato a ENEA che i tre progetti sono stati valutati tutti ammissibili per il finanziamento, e che nel triennio 2019-2021 ulteriori 960.132,81 euro verranno stanziati in aggiunta ai 3,5 milioni di euro già previsti, per un totale di circa 4,5 milioni di euro. I progetti elaborati, coerenti con il Protocollo di Intesa, rientrano quindi nel programma di rilancio e valorizzazione del Centro del Brasimone.
  Il 22 novembre 2019, presso il Centro ricerche Brasimone, si è tenuto un incontro tra il Presidente dell'ENEA, l'Assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna, i rappresentati delle aziende interessate e la Città Metropolitana di Bologna. L'evento nasce nel solco del citato Protocollo d'intesa ed è stato l'occasione per fare il punto sui progressi fatti e sui progetti finanziati nonché sullo stato delle attività e sull'impatto per il territorio, dando l'avvio a una più concreta interazione con le potenzialità industriali.
  Tale confronto segnerebbero il primo passo verso la nascita di un Polo HiTech specializzato non solo nello sviluppo di tecnologie e soluzioni avanzate nel campo della medicina nucleare e delle radiazioni ionizzanti per diagnosi e terapie oncologiche, ma anche nella realizzazione di droni hi-tech per il monitoraggio della sicurezza di infrastrutture strategiche come ponti e viadotti. Gli investimenti prospettati e l'eventuale capacità di creare sinergie con università e organismi di ricerca potrebbero arricchire il lavoro del sito e attrarre competenze qualificate al fine di realizzare un centro di eccellenza in settori molto innovativi.
  A tal fine e nella logica di apertura e di integrazione tra le attività del Centro Brasimone e le imprese che operano nei distretti industriali delle Regioni interessate, si evidenzia il coinvolgimento nella presentazione di uno dei Progetti (EXADRONE) della METAPROJECTS, una realtà industriale locale di rilevanza nazionale ed internazionale nel settore della progettazione elettronica.
  La prevista riapertura del Bando Regionale per l'attrattività (legge regionale n. 14 del 2014) rappresenta, infine, una prospettiva di medio termine strategicamente molto importante per insediare presso il Centro ENEA Brasimone ulteriori imprese che possano in primo luogo interagire con i progetti in avvio.
  La volontà dell'Agenzia di procedere in tal senso è anche evidenziata dalla partecipazione attiva come socio fondatore ai Clust-ER regionali dei settori pertinenti (Meccanica e Meccatronica, Energia e Sviluppo Sostenibile). I Clust-ER rappresentano, infatti, i soggetti operativi di eccellenza di aggregazione tra ricerca industriale e impresa per il territorio regionale, nazionale ed europeo.
  Per quanto attiene, infine, il corrispondente incremento di risorse umane nel triennio 2019-2021, ENEA informa che si impegnerà affinché nell'ambito del Dipartimento Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare e, in particolare, presso la divisione di Bologna, vengano reperite tutte le risorse complementari per lo svolgimento delle attività progettuali in questione.
  Concludo, ribadendo che per il Ministero dello sviluppo economico è prioritario rafforzare le sinergie tra il mondo della ricerca e quello produttivo, al fine di favorire, attraverso il trasferimento tecnologico, le competitività nel nostro Paese e la creazione di nuovi posti di lavoro. Pertanto, si vigilerà, nell'ambito delle proprie competenze, affinché gli steps dei progetti finanziati vengano rispettati e il rilancio e la valorizzazione del polo internazionale di ricerca del Brasimone produca l'atteso significativo impatto occupazionale e socio-economico nell'interesse dell'intero sistema territoriale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istituzione dell'Unione europea

sicurezza nucleare

tecnologia energetica