ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02832

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 233 del 07/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: ZIELLO EDOARDO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 07/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FONTANA LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 07/10/2019
GALLI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER 07/10/2019
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 07/10/2019
BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 07/10/2019
COLLA JARI LEGA - SALVINI PREMIER 07/10/2019
DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 07/10/2019
PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 07/10/2019
PETTAZZI LINO LEGA - SALVINI PREMIER 07/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 07/10/2019
Stato iter:
28/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2019
Resoconto MANZELLA GIAN PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 28/11/2019
Resoconto ZIELLO EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/10/2019

DISCUSSIONE IL 28/11/2019

SVOLTO IL 28/11/2019

CONCLUSO IL 28/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02832
presentato da
ZIELLO Edoardo
testo di
Lunedì 7 ottobre 2019, seduta n. 233

   ZIELLO, LORENZO FONTANA, GALLI, ANDREUZZA, BINELLI, COLLA, DARA, PATASSINI e PETTAZZI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   con sentenza del 24 settembre 2019 il tribunale europeo ha dato torto alla Piaggio, condannandola anche alle spese in quanto parte soccombente, nella causa contro la Zhejiang, negando che lo scooter cinese «Ves» sia un plagio della «Vespa»;

   «forme simili ma non uguali» è, in sintesi, la motivazione con cui la Piaggio si è vista respingere il ricorso presentato all'ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) contro i cinesi del gruppo Zhejiang Zhonzheng Industry;

   secondo i giudici «Lo scooter della Zhejiang e lo scooter Vespa LX suscitano impressioni generali diverse. Il primo possiede un carattere individuale rispetto al secondo. Infatti, mentre lo scooter della Zhejiang è dominato da linee sostanzialmente spigolose, lo scooter Vespa LX privilegia linee arrotondate. Le caratteristiche di forma proprie dello scooter Vespa LX non si ritrovano, a loro volta, nello scooter della Zhejiang, mentre le differenze che li separano sono numerose e significative e non sfuggiranno all'attenzione di un utilizzatore informato»;

   per gli interroganti, invece, non solo il modello è oggettivamente la copia del mezzo prodotto dall'azienda pontederese, ma anche il nome stesso «Ves» è un richiamo del modello originario;

   tale sentenza rappresenta un duro colpo al Made in Italy e dimostra come lo stesso è assolutamente privo di alcuna tutela comunitaria;

   la decisione del tribunale europeo comporta che ora il prodotto cinese potrà essere venduto anche in Europa e, considerato che il costo del lavoro e le tutele sociali sono di gran lunga più basse in Cina, di certo potrebbe provocare ricadute negative sulla produzione e sui livelli occupazionali della fabbrica di Pontedera;

   si ricorda, peraltro, che da oltre sei anni la Piaggio si batte per tutelare lo scooter più celebre al mondo vincendo in ben due gradi di giudizio contro la tesi sostenuta dai legali dell'azienda cinese per i quali non sarebbe esistito diritto d'autore sulle linee estetiche della Vespa;

   la vicenda era iniziata nel 2013 quando la Guardia di finanza sequestrò nel corso della fiera milanese Eicma undici scooter di sette diversi espositori, tutti disegnati su imitazione della Vespa Piaggio; secondo le Fiamme Gialle, gli scooter sequestrati violavano il diritto di esclusiva del marchio trimensionale dello scooter registrato dall'azienda di Pontedera per fissare le caratteristiche di unicità e creatività del motoveicolo fin dal primo anno di produzione, nel lontano 1946 –:

   se e quali urgenti iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare con riguardo ai fatti esposti in premessa e, più in generale, a tutela dei nostri marchi storici e dei prodotti Made in Italy famosi in tutto il mondo come, per l'appunto, la Vespa Piaggio.
(5-02832)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-02832

Premessa.

  La questione all'esame muove da un caso concreto e giunge ad interrogare sulle attività a tutela del Made in Italy poste in essere da questo Governo.

Questioni di carattere generale.

  Muovendo dalle questioni di carattere generale, è questa la sede per confermare che la tutela del Made in Italy è una delle priorità di questo Governo, ribadita dal Ministro Patuanelli nel corso delle audizioni relative alle linee programmatiche dell'esecutivo.
  Questa attenzione è confermata da diverse misure:
   a) marchi storici. Con il Decreto Crescita (Legge n. 34 del 2019), con il quale sono entrate in vigore le misure a sostegno del Made in Italy, sia sul fronte dei marchi storici che di contrasto all’Italian sounding. Con tale provvedimento, in particolare, si è voluto dare il via al registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale, cui potranno essere iscritti i marchi di impresa registrati da almeno 50 anni in Italia o con l'uso continuativo dimostrabile per lo stesso periodo di tempo. Inoltre, è stata riconosciuta la possibilità ai titolari dei citati marchi storici di ottenere un logo collegato alla qualifica del marchio, che potrà essere usato dalle aziende iscritte per fini commerciali e promozionali;
   b) supporto alle imprese sul fronte della proprietà intellettuale. In questa direzione vanno, pertanto, le misure per l'attività deputata al deposito e alla concessione dei titoli di proprietà industriale (registrazione marchi, disegni, brevetti). Attività ritenuta indispensabile per stimolare proprio i processi innovativi che, una volta realizzati, abbiano garanzia di tutela.

  Ebbene, a tal riguardo rappresento che entro la fine del 2019 è previsto il finanziamento di nuovi strumenti e il rifinanziamento di misure per un totale di 55 milioni di euro:
   Bando Disegni+;
   Bando Marchi+;
   Bando brevetti+;
   Bando UTT (Uffici per il trasferimento tecnologico);
   Bando POC (Proof of concept – protipazione);
   Decreto attuativo del Voucher 3i;
   Decreto attuativo dell'accesso al Fondo di Garanzia per le PMI per i titolari di marchi storici di interesse nazionale.

  Lo scopo di queste misure è quello di offrire, soprattutto alle imprese di piccola dimensione, strumenti in tema di innovazione, progettazione e design, al fine di sfruttare al meglio le loro capacità sul mercato nazionale ed estero, anche in un'ottica premiale dell'innovazione;
   c) utilizzo delle nuove tecnologie per la tracciabilità del Made in Italy. Con il progetto pilota «La Blockchain per la tracciabilità del Made in Italy», che vede il Ministero dello Sviluppo Economico in prima fila con il supporto di IBM e la collaborazione di associazioni e aziende della filiera del tessile italiano. Si tratta di un primo modello sperimentale che risponde a precisi bisogni e che può crescere con un approccio progressivo e una visione di lungo termine, oltre a risultare di facile replicabilità in altri contesti industriali. In proposito informo che il MISE sta valutando le opzioni disponibili per lo sviluppo di questa tecnologia e lancerà delle nuove sperimentazioni anche su altre filiere produttive, con un obiettivo di fondo: migliorare la tracciabilità, ostacolare la contraffazione e offrire al consumatore finale tutte le informazioni necessarie per un acquisto consapevole;
   d) azioni di sensibilizzazione. È importante sottolineare, infine, che ogni procedimento in tale campo deve avvenire attraverso la definizione di politiche di sensibilizzazione, azioni strategiche ed interventi finalizzati ad innalzare la consapevolezza dei consumatori e delle imprese sui danni derivanti dalle violazioni dei diritti di Proprietà Industriale.

Il caso specifico.

  Nello specifico, con riferimento alla recente sentenza VES del Tribunale europeo menzionata dall'interrogante, evidenzio che è ancora possibile per l'azienda italiana interessata presentare ricorso presso la Corte di Giustizia dell'Unione europea contro la pronuncia del Tribunale dell'UE.
  D'altra parte è fondamentale – in tal caso – anche l'azione che le sedi diplomatico-consolari italiane svolgono in Cina, in raccordo con l'ICE, a sostegno dei diritti di proprietà intellettuale delle aziende italiane.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

veicolo a due ruote

registrazione di societa'

denominazione di origine