ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02823

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 232 del 04/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: FRAGOMELI GIAN MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BURATTI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 04/10/2019
MANCINI CLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO 04/10/2019
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 04/10/2019
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 04/10/2019
TOPO RAFFAELE PARTITO DEMOCRATICO 04/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/10/2019
Stato iter:
09/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/10/2019
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 09/10/2019
Resoconto FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/10/2019

DISCUSSIONE IL 09/10/2019

SVOLTO IL 09/10/2019

CONCLUSO IL 09/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02823
presentato da
FRAGOMELI Gian Mario
testo di
Venerdì 4 ottobre 2019, seduta n. 232

   FRAGOMELI, BURATTI, MANCINI, MURA, ROTTA e TOPO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 25-undecies del decreto-legge n. 119 del 2018 è intervenuto, con una novella all'articolo 31 della legge n. 448 del 1998, sulla disciplina relativa alla determinazione del prezzo massimo per la cessione del diritto di proprietà o del diritto di superficie delle singole unità abitative edificate in regime di edilizia residenziale convenzionata;

   la disposizione prevede che il vincolo del prezzo massimo di cessione possa essere rimosso con atto pubblico o scrittura privata autenticata, a richiesta delle persone fisiche che vi abbiano interesse, anche se non più titolari di diritti reali sul bene immobile (e non più, come attualmente previsto, mediante convenzione in forma pubblica stipulabile con il comune solo da parte del singolo proprietario), dietro il pagamento del corrispettivo di affrancazione del vincolo;

   dalla lettura della norma si evince che la determinazione di tale corrispettivo debba essere stabilita, anche con l'applicazione di eventuali riduzioni in relazione alla durata residua del vincolo, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza unificata ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Il medesimo decreto individua, altresì, i criteri e le modalità per la concessione da parte dei comuni di dilazioni di pagamento del corrispettivo di affrancazione dal vincolo;

   si ricorda che, prima delle modifiche apportate dal decreto-legge n. 119 del 2018, con l'articolo 29, comma 16-undecies, del decreto-legge n. 216 del 2011 era stato stabilito che, a decorrere dal 1° gennaio 2012, la percentuale relativa alla determinazione del prezzo massimo di cessione delle singole unità abitative di edilizia residenziale pubblica (Erp), nonché del canone massimo di locazione fosse stabilita dai comuni;

   allo stato attuale non è stato ancora emanato alcun decreto dal Ministero dell'economia e delle finanze e non risulta chiaro quale sia l'oggetto che detto decreto dovrebbe disciplinare;

   questa situazione sta determinando un rallentamento delle attività di compravendita nel settore immobiliare –:

   quale sia la ragione del ritardo nell'emanazione del decreto citato in premessa, anche chiarendo quale sia l'ambito oggettivo che il suddetto decreto dovrà disciplinare.
(5-02823)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 9 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-02823

  La tematica relativa alla disciplina della rimozione dai vincoli di prezzo gravanti sugli immobili costruiti in regime di edilizia convenzionata, anche a seguito dell'ultima modifica normativa di fine 2018, recata dal decreto-legge n. 119 del 2018 è stata oggetto di un attento esame da parte del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Dopo una lunga istruttoria, dovuta alla complessità della materia e che ha visto coinvolte tutte le articolazioni ministeriali ed anche il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, si è giunti alla predisposizione del decreto ministeriale attuativo dell'articolo 31, comma 49-bis, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, come modificato dall'articolo 25-undecies, del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136.
  La bozza di decreto, così come previsto dal citato articolo 31, è stata inviata agli inizi di agosto alla Conferenza unificata per acquisire la prescritta intesa. Nell'attività istruttoria prodromica all'intesa e, in particolare, in seguito alle interlocuzioni con regioni ed enti locali è emersa la necessità di procedere ad un ulteriore approfondimento per la definizione dei criteri di calcolo del corrispettivo da versare per la rimozione del vincolo.
  Nel corso dei mesi di agosto e settembre si è, quindi, provveduto ad apportare alcune modifiche al testo e gli Uffici del Ministero dell'economia e delle finanze, dopo approfondita istruttoria, stanno inviando nuovamente il decreto ministeriale alla Conferenza Unificata.
  Per quanto attiene ai contenuti, il nuovo decreto definisce il criterio di calcolo dell'onere concessorio per la rimozione del vincolo di prezzo, determinandolo in una percentuale del corrispettivo risultante dall'applicazione del comma 48 del medesimo articolo 31 – che disciplina le modalità di calcolo del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà – ed inserendo una riduzione rapportata alla durata residua del diritto.
  In particolare è previsto che l'onere per la rimozione del vincolo di prezzo sia determinato nella misura del 50 per cento del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, con la citata riduzione rapportata alla durata del diritto. Nella bozza di decreto si prevede, inoltre, per evitare un aumento o una riduzione eccessiva del canone, un valore minimo e uno massimo del medesimo corrispettivo.
  Conclusivamente, ricordando che dopo il passaggio in Conferenza Unificata è necessario acquisire il parere del Consiglio di Stato, si confida che il perfezionamento del decreto possa avvenire prima della fine dell'anno.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prezzo massimo