ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02796

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 231 del 02/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: SIANI PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 02/10/2019
PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 02/10/2019
RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 02/10/2019
SCHIRO' ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 02/10/2019
CAMPANA MICAELA PARTITO DEMOCRATICO 02/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/10/2019
Stato iter:
03/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/10/2019
Resoconto SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 03/10/2019
Resoconto SILERI PIERPAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 03/10/2019
Resoconto SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/10/2019

SVOLTO IL 03/10/2019

CONCLUSO IL 03/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02796
presentato da
SIANI Paolo
testo di
Mercoledì 2 ottobre 2019, seduta n. 231

   SIANI, CARNEVALI, PINI, RIZZO NERVO, SCHIRÒ e CAMPANA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   in data 20 settembre 2019 l'azienda ospedaliera di rilievo nazionale Antonio Cardarelli di Napoli ha notificato con la circolare n. 554 la comunicazione dell'Aifa volta al ritiro dalle farmacie e dalla catena distributiva di tutti i lotti di medicinali contenenti il principio attivo ranitidina prodotto presso l'officina farmaceutica Saraca Laboratories Ltd – India, poiché in alcuni di questi si è rinvenuta la N-nitrosodimetilammina (Ndma) appartenente alla classe delle nitrosammine, notizia poi ripresa dai principali organi di stampa nazionali;

   la Ndma è classificata come sostanza probabilmente cancerogena per l'uomo dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms);

   l'Aifa ha anche disposto il divieto di utilizzo di tutti i lotti commercializzati in Italia di medicinali contenenti ranitidina prodotta da altre officine farmaceutiche diverse da Saraca Laboratories Ltd, in attesa che vengano analizzati;

   provvedimenti analoghi sono stati assunti o sono in corso di adozione negli altri Paesi dell'Unione europea e in diversi Paesi extraeuropei;

   a seguito di tale vicenda, il Comitato per i medicinali per uso umano dell'Ema (Chmp) ha richiesto, a titolo di precauzione, che i titolari di autorizzazioni all'immissione in commercio (Aic) dei medicinali per uso umano a base di princìpi attivi prodotti per sintesi chimica revisionino i propri medicinali per la possibile presenza di nitrosammine e testino tutti i prodotti a rischio;

   l'impurezza dell'Ndma è la stessa impurezza che a luglio 2018 ha portato l'Aifa ed altre agenzie regolatorie europee ed extraeuropee a ritirare le specialità medicinali contenenti il principio attivo Valsartan (appartenente alla famiglia dei sartani, antipertensivo), da solo o in associazione con altri princìpi attivi, prodotto dal laboratorio cinese Zhejiang Huahai Pharmaceuticals –:

   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare affinché sia certificata in ogni lotto di produzione l'assenza di sostanze appartenenti alla classe delle nitrosammine (come Ndma, Ndea, Eipna e altre) prima della loro immissione in commercio, dando così maggiore sicurezza ai pazienti e agli operatori sanitari che utilizzano questi princìpi attivi, evitando atteggiamenti antiscientifici pericolosi per la salute di ciascun individuo.
(5-02796)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-02796

  Ringrazio gli onorevoli interroganti per aver sollevato una questione di particolare delicatezza e attualità, che mi consente oggi di fornire tutti gli elementi informativi al riguardo.
  L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), come altre Agenzie regolatorie europee e internazionali del settore dei medicinali, ha disposto il ritiro di alcuni lotti di medicinali contenenti il principio attivo ranitidina.
  Si tratta di farmaci utilizzati nel trattamento dell'ulcera gastrica, del reflusso gastroesofageo e del bruciore di stomaco.
  A scopo precauzionale, l'AIFA ha anche disposto il divieto di utilizzo di tutti i lotti commercializzati in Italia di medicinali contenenti ranitidina, in attesa che vengano analizzati.
  Tale misura cautelativa è stata effettuata secondo un principio di massima precauzione, per garantire un'elevata qualità del farmaco a tutela della salute dei pazienti.
  È stata, infatti, rilevata in alcuni lotti di medicinali a base di ranitidina un'impurezza, la N-nitroso-dimetilammina (NDMA).
  Questa sostanza è un sottoprodotto che si genera in numerosi processi industriali, ma che è presente, anche se in basse quantità, in alcuni alimenti – ad esempio frutta in scatola, vegetali, pesci, carni, salumi e formaggi – e in alcune bevande – succhi di frutta, birra e superalcoolici.
  La NDMA è rilevabile anche nelle forniture di acqua a causa dei processi di disinfezione (ad esempio clorinazione, resine, ecc.).
  Anche i processi di preparazione di alcuni alimenti, come cotture, affumicatura, stagionatura provocano la formazione di tale sostanza.
  La NDMA è, inoltre, una delle sostanze chimiche che si trova nel fumo di sigaretta, sia in quello esalato dal fumatore sia in quello che deriva dalla combustione del tabacco.
  La NDMA è classificata come sostanza probabilmente cancerogena per l'uomo dall'Agenzia internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sulla base di studi condotti su animali, ma non ci si attende che possa causare danni se ingerita in quantità molto basse e in modo non cronico.
  Un analogo provvedimento cautelativo è stato implementato nel luglio 2018, quando la stessa impurezza è stata identificata nei sartani, una classe di farmaci utilizzati per il trattamento dell'ipertensione arteriosa.
  Il ritiro precauzionale dei medicinali contenenti ranitidina, così come il ritiro dei farmaci contenenti sartani, dimostra l'efficienza del sistema regolatorio di controllo e della farmacovigilanza, attività continue e costanti svolte dall'Agenzia per garantire la qualità dei medicinali e la sicurezza dei pazienti.
  A seguito, infatti, di questi continui controlli e grazie all'affinamento dei metodi analitici, che diventano sempre più precisi, sensibili e sofisticati, è stato possibile identificare questa impurezza, che è un sottoprodotto della sintesi chimica ma che non deve essere contenuta nei farmaci.
  A tal riguardo, l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) il 12 settembre 2019 ha avviato, su richiesta dalla Commissione Europea e in accordo con le singole Agenzie del farmaco nazionali, la revisione dei medicinali a base di ranitidina, tramite procedure di «referrai» secondo la direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano.
  Inoltre, poiché solo qualche anno fa i metodi analitici non permettevano di tracciare simili sostanze, in via precauzionale, la Rete regolatoria Europea, tramite l'EMA, ha preso la decisione di avviare un'operazione di «routine» per testare tutti i farmaci che potrebbero contenere una simile impurezza, per garantire qualità e sicurezza dei medicinali a tutela della salute di tutti, prima della loro immissione in commercio.
  In particolare, in relazione ai medicinali attualmente in commercio, il Comitato per i Medicinali per Uso Umano dell'EMA (CHMP) ha richiesto, a titolo precauzionale, ai titolari di Autorizzazione all'Immissione in Commercio (AIC) di revisionare i propri processi di fabbricazione, al fine di minimizzare il rischio della eventuale presenza di impurezze nitrosamminiche.
  Le aziende titolari delle autorizzazioni in commercio del medicinali (AIC) hanno l'obbligo di informare immediatamente le Autorità competenti qualora i test di conferma dei processi di produzione evidenzino la presenza di un'impurezza nitrosamminica, indipendentemente dalla quantità rilevata, al fine di intraprendere le opportune azioni per la massima tutela della salute pubblica.
  Per completezza, segnalo che nel sito istituzionale dell'Aifa all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/web/guest/-/comunicazione-ema-sulla-presenza-di-nitrosammine-nei-medicinali-per-uso-umano. è stato pubblicato un comunicato ufficiale che fornisce le più dettagliate informazioni sulle azione intraprese.
  Concludo fornendo rassicurazione sul sistema di farmacovigilanza esistente che ha garantito prontamente gli interventi di ritiro dei medicinali, e contestualmente l'adozione di ogni misura volta a garantire le idonee alternative terapeutiche.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ricerca medica

autorizzazione di vendita

prodotto farmaceutico