ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02730

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 226 del 24/09/2019
Firmatari
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 19/09/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 19/09/2019
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
BALDINI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
ACQUAROLI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019
LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 25/09/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 19/09/2019
Stato iter:
01/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/10/2019
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 01/10/2019
Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/09/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 25/09/2019

DISCUSSIONE IL 01/10/2019

SVOLTO IL 01/10/2019

CONCLUSO IL 01/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02730
presentato da
DEIDDA Salvatore
testo presentato
Martedì 24 settembre 2019
modificato
Mercoledì 25 settembre 2019, seduta n. 227

   DEIDDA, LUCA DE CARLO, TRANCASSINI, GEMMATO, MASCHIO, ZUCCONI, CARETTA, CIABURRO, BALDINI, FERRO, BUCALO, FRASSINETTI, ROTELLI, MOLLICONE, ACQUAROLI, RAMPELLI, MELONI, LOLLOBRIGIDA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   nel settore dell'allevamento ovi-caprino persiste, tuttora, uno stato di grave crisi in ragione: a) dell'estrema volatilità del prezzo del latte, che subisce forti oscillazioni non solo in senso temporale, ma anche geografico; b) dell'eccessiva frammentarietà del sistema cooperativo, che ne limita la capacità di adattamento all'andamento del mercato; c) dei bassi livelli di produttività determinati anche dalle condizioni climatiche sfavorevoli;

   tale crisi risulta con tutta evidenza anche dai bilanci economici delle aziende che, in particolare negli ultimi anni, hanno mostrato una forte sofferenza generale, non compensata neppure dalle misure di sostegno; infatti, dal confronto dei prezzi del latte all'origine riscontrati in Lazio, Toscana e Sardegna, nel triennio 2015/2017, elaborato dall'Ismea, si evidenzia un significativo calo del prezzo in tutte le tre aree suindicate;

   la Sardegna rappresenta l'area di riferimento nazionale per quanto riguarda il mercato del latte ovicaprino e dei suoi derivati, con riferimento al pecorino romano e il citato crollo del prezzo è stato determinato dalla sovrapproduzione del pecorino in questione, a causa dell'elevato prezzo di vendita che ha indotto i caseifici a concentrare le produzioni, fino a saturare il mercato, con conseguente crollo del prezzo;

   la mancanza di disponibilità di dati produttivi ufficiali, in particolare relativamente alla quantità di latte munto, impedisce un'azione di programmazione produttiva reale e favorisce invece un'opacità produttiva con conseguente deprezzamento dei prodotti oltre che scarsa tracciabilità: in altre parole, non esistendo allo stato alcun tipo di controllo diretto o indiretto sul prezzo dei fattori di produzione e quindi sulla remunerazione del latte, il quale, invece, continua ad essere imposto da una parte della filiera che non consente un'adeguata partecipazione del singolo allevatore alle scelte di mercato, ma pretende però di scaricare gli effetti negativi delle proprie scelte sui citati allevatori, spesso abusando della propria, superiore forza contrattuale;

   la regione Sardegna non può essere abbandonata nella risoluzione del problema del latte, anche in ragione del fatto che le relative problematiche interessano l'intero sistema nazionale di produzione, e tutte le istituzioni locali necessitano di adeguato sostegno rispetto alle politiche di sviluppo intraprese;

   il decreto-legge n. 27 del 2019 – recante interventi urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale – ha previsto, al fine di superare tali problematiche una della filiera che, allo stato, appare inattuata, anche per l'assenza dei relativi finanziamenti;

   con risoluzione unitaria la Commissione Agricoltura ha impegnato il Governo pro tempore tra le altre cose: 1) ad adottare iniziative per favorire la qualità e la competitività del latte ovino attraverso il sostegno ai contratti e agli accordi di filiera, promuovendo appositi accordi di filiera; 2) a sensibilizzare gli operatori del mercato affinché la stipula dei contratti di conferimento del latte per l'annata successiva avvenga entro la metà del mese di aprile di ogni anno, così agevolando i pastori nella gestione del gregge; 3) a valutare le iniziative istituzionali necessarie a riattivare presso il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo un tavolo tecnico fra pastori, organizzazioni di categoria, cooperative di produttori e industriali per affrontare l'emergenza sarda; 4) favorire accordi per l'adozione di disciplinari che prevedano sanzioni efficaci per il caso di mancato rispetto dei quantitativi di produzione del pecorino romano e di altro prodotto lattiero caseario Dop –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e quali iniziative intenda assumere al fine di dare definitivo avvio alla riforma della filiera, secondo gli indirizzi già contenuti nella risoluzione approvata dalla Commissione Agricoltura della Camera, anche con la convocazione immediata del predetto tavolo istituzionale.
(5-02730)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 1 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-02730

  Mi preme innanzitutto rilevare che il Ministero delle politiche agricole è perfettamente consapevole della sensibilità ed importanza della filiera del latte ovino in Sardegna e delle ripercussioni e ricadute che tale questione ha per il tessuto sociale ed economico dell'intera isola e non solo.
  La crisi del comparto ovino è stata al centro dell'attenzione anche in occasione del primo incontro che la Ministra Bellanova ha voluto organizzare con gli Assessori regionali all'Agricoltura, svoltosi il 26 settembre scorso.
  In tale contesto, la Ministra ha concordato con l'Assessore Murgia un prossimo incontro in Sardegna, al fine di condividere le iniziative operative più opportune.
  La Ministra ha dato impulso agli uffici di avanzare nell'attuazione del decreto emergenze agricole che contiene alcuni strumenti di risposta proprio alla problematica del latte ovino.
  In particolare si segnala che in merito agli accordi di filiera, è stato predisposto e condiviso con i portatori di interessi lo schema di decreto relativo all'articolo 1 Fondo per il sostegno alla filiera del latte ovino, con 10 milioni di euro per il sostegno dei contratti di filiera così come regolati dal decreto ministeriale 1192/2016. Tale decreto è stato inviato al Mef per il necessario concerto.
  Rilevo inoltre che è stato già adottato, ed inviato agli Organi di controllo per la registrazione, il decreto ministeriale predisposto in relazione all'articolo 5, comma 1, del medesimo decreto-legge, che ha previsto lo stanziamento di 14 milioni di euro per l'acquisto di formaggi DOP fabbricati esclusivamente con latte di pecora, con determinate caratteristiche qualitative, al fine di favorire la distribuzione gratuita di alimenti ad alto valore nutrizionale.
  In merito alla tracciabilità del latte ovino, è stato predisposto il decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali che prevede il monitoraggio della produzione di latte vaccino, ovino e caprino e dell'acquisto di latte e prodotti lattiera-caseari a base di latte importati da Paesi dell'Unione europea e da Paesi terzi. Il testo del decreto è stato sottoposto all'esame delle organizzazioni delle categorie interessate, che hanno espresso le loro osservazioni ed è stato avviato l’iter di approvazione, previa intesa da parte della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Il testo del suddetto decreto è stato inviato al Ministero dell'economia e delle finanze, che ha espresso le proprie osservazioni, in fase di recepimento.
  Peraltro, sulla base di quanto stabilito dall'articolo 2, comma 4, del decreto-legge in parola, è stato predisposto il Decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, con il quale vengono definite le modalità di concessione di un contributo complessivo di 5 milioni di euro destinato alla copertura dei costi sostenuti, dalle imprese del settore lattiera-caseario del comparto del latte ovino e caprino, per il pagamento degli interessi dovuti per l'anno 2019 sui mutui bancari contratti dalle imprese entro il 31 dicembre 2018.
  Inoltre, in questa sede, è necessario richiamare l'importanza delle opportunità offerte da un'applicazione concreta ed efficace della misura di programmazione qualitativa dell'offerta, per i formaggi ad indicazione geografica, di cui al Regolamento (UE) n. 1308/2013.
  L'applicazione concreta e l'implementazione efficace del relativo «Piano di gestione dell'offerta del pecorino romano» necessita, tuttavia, per operare con successo, come avviene per altre produzioni, di una serie di scelte condivise tra le diverse componenti della filiera, nel cui contesto ciascun soggetto deve fare la propria parte, in modo da elevare la qualità delle materie prime e dei prodotti trasformati, regolare la produzione e ricercare nuovi mercati di sbocco, in modo da assicurare un beneficio a tutti i soggetti ed, in particolare, a produttori di latte ovino.
  In ogni caso l'Amministrazione è pienamente impegnata per dare risposte urgenti e concrete anche sul medio lungo periodo attraverso un rafforzamento degli interventi contro le pratiche sleali di mercato e per un riequilibrio nei rapporti di filiera.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mercato

ribasso dei prezzi

risoluzione