Legislatura: 18Seduta di annuncio: 218 del 30/07/2019
Primo firmatario: PENTANGELO ANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 30/07/2019
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 30/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 19/02/2020 Resoconto BONACCORSI LORENZA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO) REPLICA 19/02/2020 Resoconto PENTANGELO ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/07/2019
DISCUSSIONE IL 19/02/2020
SVOLTO IL 19/02/2020
CONCLUSO IL 19/02/2020
PENTANGELO. — Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
il consiglio comunale di Gragnano ha deliberato, nel settembre 2017, la richiesta indirizzata ai Ministri interrogati finalizzata a inserire il territorio del comune nella cosiddetta «Buffer Zone» del progetto «Grande Pompei»;
la richiesta è fatta perché, anche il comune di Gragnano, distante soli dieci chilometri da Pompei, possa partecipare al rilancio economico sociale e alla riqualificazione ambientale e urbanistica già previsti per i nove comuni interessati dal progetto stesso, anche per potenziare l'attrattiva turistica dell'area;
in particolare, il piano prevede degli interventi infrastrutturali urgenti, necessari per migliorare anche le vie di accesso e le interconnessioni ai siti archeologici, nonché per aumentare il recupero ambientale dei paesaggi ora degradati o compromessi, mediante il recupero e il riuso di aree industriali dismesse, consentendo interventi di riqualificazione urbana, nel rispetto del principio del minor consumo del territorio, avendo la priorità del recupero di quello già precedentemente consumato;
l'inserimento di Gragnano nel progetto consentirebbe di intraprendere azioni e interventi di promozione e sollecitazione anche di erogazioni liberali, sponsorizzazioni e creazioni di partenariato pubblico – privato, nonché il coinvolgimento di cooperative sociali, associazioni di volontariato, di promozione sociale, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, fondazioni, che abbiano tra i propri fini statutari la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale;
tutto ciò comporterebbe anche il coinvolgimento degli operatori del settore turistico e culturale, ai fini della valutazione delle iniziative necessarie al rilancio dell'area;
il comune di Gragnano chiede l'inserimento nel progetto poiché il proprio attuale territorio ospita le vestigia dell'Antica Stabia;
inoltre Gragnano è parte integrante del sistema territoriale compreso tra il Vesuvio e Monti Lattari, infatti è parte costitutiva del distretto turistico Pompei – Monti Lattari e Valle del Sarno;
le opere di messa in sicurezza delle antichità, i restauri di intonaci, di apparati decorativi, di pitture e di impianti strutturali, quella di conoscenza, consistente in attività di indagine e rilievo sull'intera area scavata, quella di rafforzamento tecnologico e di capacity building, volto al potenziamento delle attrezzature tecnologiche, nonché quella di sicurezza, in particolare la bonifica del materiale contenente amianto infine l'opera di miglioramento dei servizi e della comunicazione renderebbero un ottimo servizio alla popolazione residente, ai turisti, ai visitatori in genere, producendo un gioco a somma positiva dove gli investimenti produttivi in cultura, storia, archeologia, avrebbero benefìci effetti culturali, sociali, economici, contribuendo al rilancio anche delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico;
tutto ciò è assolutamente necessario per Gragnano il cui nome deriva dalla Gens Grania di origine romana che aveva vasti possedimenti nella zona assieme ad altre nobili famiglie romane le quali possedevano ville ed ampi praedia rustici, tanto che i toponimi Varano, Scanzano, Rovigliano indicano nomi di antiche famiglie della Gens Varia, Scandia e Robilia. La storia di Gragnano inizia da queste nobili genti che possedeva ville signorili in questo amenissimo luogo tra l'altro molto fertile e in cui si coltivavano la sacra spiga e la pregiata vite che meriterebbero un adeguato restauro e valorizzazione –:
se i fatti narrati in premessa corrispondano al vero e quali iniziative i Ministri interrogati intendano assumere, per quanto di competenza, affinché la richiesta dell'amministrazione della città di Gragnano di essere inserita nel progetto Grande Pompei possa essere favorevolmente accolta generando un beneficio non solo per la città bensì per l'intera area in questione poiché, senza Gragnano, una parte molto importante del territorio storico che si intende riqualificare e far conoscere rimarrebbe, inspiegabilmente, non valorizzata ed esclusa da quello che invece, al tempo, era un sistema strettamente connesso e di cui Gragnano faceva parte a pieno titolo.
(5-02650)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):organizzazione senza fini lucrativi
conseguenza economica
impatto sociale