ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02544

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 210 del 17/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: LUPI MAURIZIO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
Data firma: 17/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 17/07/2019
Stato iter:
18/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/07/2019
Resoconto LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
 
RISPOSTA GOVERNO 18/07/2019
Resoconto PICCHI GUGLIELMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 18/07/2019
Resoconto LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/07/2019

SVOLTO IL 18/07/2019

CONCLUSO IL 18/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02544
presentato da
LUPI Maurizio
testo di
Mercoledì 17 luglio 2019, seduta n. 210

   LUPI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la legge di bilancio 2019, all'articolo 1, commi 287-288, ha istituito nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale un Fondo, con una dotazione di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e di 4 milioni di euro annui a decorrere dal 2021, da destinare a interventi di sostegno diretti alle popolazioni appartenenti a minoranze cristiane oggetto di persecuzioni nelle aree di crisi;

   tali interventi saranno attuati dai soggetti del sistema della cooperazione italiana allo sviluppo di cui all'articolo 26, comma 2, della legge 11 agosto 2014, n. 125;

   l'istituzione del fondo è stata accolta molto positivamente dalle organizzazioni di volontariato operanti come espressione del concreto impegno delle istituzioni italiane a favore della minoranza che ancora oggi è la più oppressa e il cui diritto alla libertà religiosa è tuttora più gravemente violato, secondo quanto dimostrato dall'ultima edizione del Rapporto di Aiuto alla Chiesa che soffre (ACS) sulla libertà religiosa nel mondo e da analoghi studi predisposti da autorevoli istituti di ricerca internazionali –:

   come il Governo intenda dare concreta attuazione alle norme richiamate, operando affinché le iniziative finanziate dal Fondo siano specificamente finalizzate a sostenere le popolazioni appartenenti alle minoranze cristiane.
(5-02544)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-02544

  L'istituzione con l'ultima legge di bilancio – grazie all'approvazione di un emendamento a prima firma dell'On. Formentini – del Fondo per la tutela delle minoranze cristiane oggetto di persecuzioni nelle aree di crisi, è stato accolto positivamente anche dalle organizzazioni della società civile attive in questo ambito, come segno dell'attenzione che l'Italia dedica al tema.
  L'intervento si pone, peraltro, in continuità con numerose altre iniziative della Cooperazione Italiana volte a portare aiuto e sostegno alle minoranze religiose, cristiane e non, che in diverse parti del mondo vedono minacciata la loro esistenza. Nel corso di un'audizione alla Commissione Affari Esteri della Camera del novembre scorso, infatti, lo stesso Direttore della fondazione «Aiuto alla Chiesa che Soffre» (ACS), Alessandro Monteduro, ricordava l'impegno della Cooperazione Italiana per la protezione della libertà religiosa, con particolare riguardo all'Iraq.
  A tal proposito si ricorda che, in Iraq, dal 2016 ad oggi, abbiamo stanziato 3,5 milioni di euro per iniziative volte a promuovere il dialogo e la riconciliazione fra le diverse componenti della società: arabi, curdi, yazidi, turkmeni, e, naturalmente, anche cristiani. Questi progetti, attuati di concerto con l'OIM, sono stati concepiti per favorire la ricostituzione del tessuto sociale multietnico e multireligioso delle aree liberate dal controllo dello Stato Islamico, e mirano a favorire il ritorno degli sfollati attraverso il ripristino dei servizi essenziali (quali scuole ed elettricità) e la creazione di opportunità economiche.
  Per quanto attiene alla specifica richiesta di chiarimenti dell'Onorevole Lupi su come si intenda operare affinché le iniziative finanziate con il Fondo vadano a sostegno delle popolazioni appartenenti alle minoranze cristiane, si forniscono di seguito alcuni aggiornamenti.
  Lo scorso 10 luglio il Comitato Congiunto per la Cooperazione allo Sviluppo, presieduto dalla Vice Ministra Del Re, ha approvato il bando da 4 milioni di euro che consentirà di individuare i progetti da finanziare con le risorse del Fondo per il 2019 e per il 2020.
  L'individuazione delle organizzazioni della società civile alle quali affidare la realizzazione di iniziative di cooperazione allo sviluppo con fondi pubblici viene sempre effettuata attraverso un bando pubblico dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), al quale possono partecipare le organizzazioni iscritte nell'apposito Elenco.
  Il bando, che verrà pubblicato a breve, offre alle organizzazioni della società civile interessate a proporre dei progetti la possibilità di sostenere le minoranze cristiane con una molteplicità di forme di assistenza quali quella sanitaria, quella legale per la tutela dei propri diritti, la ristrutturazione o il riallestimento di scuole, di luoghi di aggregazione o di altri immobili, servizi educativi o di formazione, sussidi per borse di studio.
  Le richieste di finanziamento si potranno riferire a progetti dal valore massimo di 250.000 euro, se annuali, e 500.000 euro, se biennali, che potranno essere interamente finanziati dal Fondo. Essi saranno oggetto di una valutazione preliminare amministrativa e di un esame circa le condizioni politiche e di sicurezza da parte delle Rappresentanze diplomatiche italiane in loco. Verranno poi valutati nel merito da un'apposita Commissione costituita in seno all'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, in base a criteri quali la pertinenza dell'intervento nel contesto scelto, l'impatto stimato del progetto sulla popolazione cristiana che ne beneficerà, e la capacità dell'iniziativa di portare alle comunità benefìci che sedimentino nel tempo, anche al di là del termine del finanziamento e delle attività.
  Il bando in via di pubblicazione costituisce una ulteriore prova dell'impegno dell'Italia, sul piano nazionale e internazionale, nel progetto di costruire un mondo in cui i diritti dell'uomo siano universalmente rispettati, che sia fondato sulla convivenza pacifica, sulla comprensione interculturale e la tolleranza, nel quale le diversità culturali e religiose siano riconosciute come fattore di sviluppo e di arricchimento delle differenti società.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gruppo religioso