ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02543

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 210 del 17/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCALFAROTTO IVAN PARTITO DEMOCRATICO 17/07/2019
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO 17/07/2019
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 17/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 17/07/2019
Stato iter:
18/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/07/2019
Resoconto SCALFAROTTO IVAN PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 18/07/2019
Resoconto PICCHI GUGLIELMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 18/07/2019
Resoconto SCALFAROTTO IVAN PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/07/2019

SVOLTO IL 18/07/2019

CONCLUSO IL 18/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02543
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Mercoledì 17 luglio 2019, seduta n. 210

   QUARTAPELLE PROCOPIO, SCALFAROTTO, FASSINO e LA MARCA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   dal 1° luglio 2016 l'Unione europea ha imposto sanzioni economiche nei confronti della Russia, adottate in risposta all'annessione illegale della Crimea e alla deliberata destabilizzazione dell'Ucraina. Le successive proroghe delle sanzioni sono state deliberate a seguito della valutazione dello stato di attuazione degli accordi di Minsk e sono vigenti fino al 31 gennaio 2020;

   anche l'attuale Governo italiano, rappresentato nella Commissione europea dal Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, ha votato per il rinnovo di tali sanzioni al Consiglio dell'Unione europea;

   il partito della Lega – facente parte della maggioranza di Governo – ha sempre dichiarato una posizione contraria alle sanzioni europee contro la Russia ma di fatto il governo di cui fa parte ha votato più volte in sede di Unione europea per il rinnovo delle stesse, senza che sia trapelata irritazione da parte leghista;

   da notizie provenienti da mezzi di stampa risultano almeno cinque incontri tenuti dall'attuale Ministro dell'interno Salvini con personaggi politici russi sanzionati dall'Unione europea e dagli Stati Uniti dall'ottobre 2014 al luglio 2019, gli ultimi due particolarmente rilevanti in quanto effettuati nelle vesti di Ministro dell'interno;

   i personaggi incontrati dal Ministro Salvini risultano essere: il Presidente della Repubblica di Crimea, Akesenov (ottobre 2014); Sergey Naryshkin, ex VicePresidente della Duma di Stato (fine 2014); Sergej Zheleznyak, ex VicePresidente della Duma di Stato della Federazione russa (marzo 2017) risulterebbero altresì Timor Valiulin, Capo del Dipartimento investigativo dell'interno (luglio 2018) e, infine, Konstantin Malofeev (luglio 2019);

   tali incontri, a parere degli interroganti, contraddicono la posizione del Governo italiano in merito all'atteggiamento assunto nei confronti della Russia e ne affievoliscono la portata politica, con gravi e negative ripercussioni nei rapporti con l'Unione europea;

   la posizione italiana rischia di essere ancor più compromessa dalla inchiesta in corso relativa a presunti finanziamenti illeciti destinati alla Lega da parte della Russia –:

   quale sia la posizione del Ministro interrogato in merito alle conseguenze per l'Italia, in ambito europeo e internazionale, dei rapporti dell'onorevole Salvini, oggi Ministro dell'interno, con personaggi politici russi oggetto di sanzioni e più in generale con la Russia, anche alla luce dell'inchiesta in corso relativa a presunti finanziamenti illeciti destinati alla Lega.
(5-02543)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-02543

  Non è questa la sede per entrare nel merito di questioni oggetto di istruttoria da parte dei competenti organi della magistratura.
  Per quanto di competenza, in relazione a quanto indicato nell'interrogazione in oggetto, si segnala che il Governo italiano mantiene, nei rapporti con la Federazione Russa, un approccio equilibrato, in sostanziale coerenza con il passato e in linea con quello dei principali partner UE e NATO (il cosiddetto double track). Esso implica fermezza sui princìpi ma anche dialogo con Mosca per quanto riguarda sfide comuni e interessi convergenti.
  Tali linee direttrici nelle relazioni con la Federazione Russa si sostanziano, nella cornice UE, nei 5 princìpi approvati al Consiglio affari esteri del marzo 2016: a) attuazione delle Intese di Minsk quale precondizione per un cambiamento nelle relazioni bilaterali (i.e. soppressione delle sanzioni); b) sostegno ai partner orientali e ai Paesi dell'Asia Centrale; c) rafforzamento della resilienza della UE; d) « selective engagement» su temi di interesse comune; e) sostegno alla società civile russa ed ai contatti «People-to-People».
  Tali princìpi conformano anche il nostro approccio al regime sanzionatorio nei confronti della Russia, il quale deve rappresentare uno strumento – e non un fine – per ottenere da parte russa un atteggiamento più costruttivo e collaborativo sui dossier, con l'obiettivo di una piena applicazione delle Intese di Minsk.
  Al riguardo, l'insoddisfacente stato di attuazione degli Accordi di Minsk ha motivato l'accordo politico emerso, con il consenso italiano, all'ultimo Consiglio europeo del 20-21 giugno scorso sull'estensione delle sanzioni settoriali economiche fino al 31 gennaio 2020. A tal proposito ricordo che, è proprio su richiesta italiana, che il rinnovo semestrale delle misure settoriali avviene a seguito di discussione politica sulla crisi ucraina. Sono, inoltre, state estese fino a giugno 2020, con il consenso italiano, le sanzioni collegate all'annessione illegittima della Crimea.
  Per quanto riguarda le sanzioni individuali, vale, infine, ricordare che il regime sanzionatorio UE implica il congelamento dei beni e il divieto di emissioni di visti di ingresso nel territorio dell'Unione in favore di individui soggetti a sanzioni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

partito politico

sanzione internazionale

Consiglio dell'Unione europea