ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02524

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 209 del 16/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: PRISCO EMANUELE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 16/07/2019
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 16/07/2019
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 16/07/2019
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 17/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/07/2019
Stato iter:
17/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/07/2019
Resoconto BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 17/07/2019
Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 17/07/2019
Resoconto BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/07/2019

DISCUSSIONE IL 17/07/2019

SVOLTO IL 17/07/2019

CONCLUSO IL 17/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02524
presentato da
PRISCO Emanuele
testo presentato
Martedì 16 luglio 2019
modificato
Mercoledì 17 luglio 2019, seduta n. 210

   PRISCO, BUTTI, OSNATO, DONZELLI, FOTI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   negli ultimi anni le fusioni tra comuni, in questo caso della provincia di Como, sono state numerose, a partire da Gravedona e Uniti – nuovo comune costituitosi nel 2011 – fino a Solbiate con Cagno, ultimo comune costituitosi all'inizio del 2019;

   le fusioni tra comuni sono progressivamente aumentate negli anni, sia perché incentivate da «premi», sotto forma di trasferimenti statali previsti per legge, sia per elevare la qualità, in termini di efficienza ed efficacia dei servizi da erogare ai cittadini;

   con decreto del Ministro dell'interno, emanato il 25 giugno 2019, sono state stanziate somme assolutamente insufficienti a salvaguardare i bilanci dei comuni coinvolti, i quali hanno provveduto da tempo all'approvazione dei bilanci di previsione che riportavano, ovviamente, le cifre pattuite;

   di fatto, quindi, con un decreto emanato tre mesi dopo il termine previsto per l'adozione dei bilanci di previsione degli stessi comuni, sono stati improvvisamente ridotti i «premi» previsti per le fusioni;

   ai comuni della provincia di Como manca circa 1 milione e 500 mila euro, fatto che genera incertezza e che, in qualche caso, va a sommarsi a quella relativa alla vicenda tuttora irrisolta dei ristorni dei fondi frontalieri –:

   quali iniziative intenda assumere per corrispondere ai comuni le risorse mancanti, garantendone la sopravvivenza, e per risolvere la vicenda dei ristorni dei fondi frontalieri.
(5-02524)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-02524

  Signor Presidente, Signori Deputati,
  nel 2018 i comuni risultanti dal procedimento di fusione previsto dal Testo unico degli enti locali sono stati 67 ed hanno potuto beneficiare di contributi pari a circa 47,5 milioni di euro.
  Nel 2019 l'ammontare dei contributi è rimasto pressoché invariato, attestandosi su 46,5 milioni di euro, a fronte, tuttavia, di un significativo aumento del numero di comuni risultanti da fusione, passati da 67 a 92.
  La ripartizione dei fondi avvenuta con il decreto ministeriale del 25 giugno scorso ha risentito, principalmente, dell'ampliamento della platea degli enti beneficiari, posto che sono stati confermati, in seno alla Conferenza Stato-Città del 6 giugno, i criteri di riparto delle risorse già utilizzati nel 2018.
  Rammento, al riguardo, che la quantificazione dei contributi è fissata per legge, la quale prescrive, altresì, che ove il fabbisogno ecceda le disponibilità finanziarie, il decreto ministeriale dia priorità, mediante un coefficiente di maggiorazione, alle fusioni o incorporazioni più risalenti.
  Quanto alla possibilità di integrazione dei contributi con le risorse del Fondo di solidarietà comunale, va segnalato che già la legge di Bilancio per il 2018 ha stabilito che gli accantonamenti sul predetto Fondo, non utilizzati, possano essere destinati all'incremento dei contributi straordinari alle fusioni. L'incremento derivante da tale meccanismo di recupero è risultato pari, per il 2018, a circa 5,3 milioni di euro.
  Per i 7 Comuni della provincia di Como, derivanti da procedura di fusione, nell'anno 2018, con le suindicate ulteriori risorse rivenienti dagli accantonamenti previsti dalla legge di stabilità 2017, sono stati rideterminati, in aumento i contributi straordinari previsti dall'articolo 15 del T.U.E.L. con un recupero-conguaglio complessivo di oltre 367 mila euro.
  Per l'anno 2019 eventuali incrementi potranno essere disposti solo a seguito della preliminare assegnazione delle corrispondenti risorse da parte del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Più in generale, ritengo sia utile fare una riflessione sul meccanismo premiale che in questi anni ha spinto i comuni a fondersi.
  Credo, in particolare, che non vada commesso l'errore di pensare che il contributo statale per la fusione possa essere la panacea di tutti i problemi municipali.
  Resta fermo che la volontà del Governo è quella di sostenere, in ogni caso, le municipalità, soprattutto quelle di piccole dimensioni e, in tal senso, diverse sono le strade che stiamo percorrendo per raggiungere tale risultato.
  Dopo uno stanziamento complessivo di 90 milioni, nel decreto sicurezza dello scorso anno, al fine di incrementare la videosorveglianza nei centri urbani, abbiamo disposto, nello scorso gennaio, l'assegnazione di 400 milioni di euro in favore dei comuni fino a 20 mila abitanti, per la messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici. In dettaglio i contributi attribuiti, a destinazione vincolata per i predetti investimenti, per gli enti locali della provincia di Como sono stati i seguenti:
   100 mila euro per n. 2 comuni con popolazione ricompresa tra 10.001 e 20.000 abitanti;
   70 mila euro per n. 29 comuni con popolazione ricompresa tra 5.001 e 10.000 abitanti;
   50 mila euro per n. 47 comuni con popolazione ricompresa tra 2.000 e 5.000 abitanti;
   40 mila euro per n. 67 comuni con popolazione inferiore a 2.000 abitanti.

  Da ultimo, con il «decreto crescita», sono state previste politiche governative di finanziamento di progetti comunali di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile, per complessivi 500 milioni di euro, nonché ulteriori misure di sostegno dei piccoli comuni al di sotto dei 1.000 abitanti.
  In definitiva, è obbiettivo prioritario del Governo e del Ministero dell'interno assicurare al sistema delle autonomie locali una piena capacità di esercizio delle funzioni e di erogazione dei servizi ai cittadini, anche attraverso una riconsiderazione dei modelli di gestione associata dei servizi e una semplificazione degli oneri amministrativi e contabili per i piccoli comuni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bilancio