ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02469

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 205 del 09/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 09/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/07/2019
Stato iter:
10/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/07/2019
Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 10/07/2019
Resoconto MICILLO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 10/07/2019
Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/07/2019

SVOLTO IL 10/07/2019

CONCLUSO IL 10/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02469
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Martedì 9 luglio 2019, seduta n. 205

   MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   in un articolo della rivista Environmental Science and Policy viene riportato uno studio che raccoglie le ricerche condotte a livello globale sulle plastiche in mare e sui loro effetti sulla biosfera;

   la produzione annuale di queste, giunta globalmente nel 2016 a 335 milioni di tonnellate, comporta uno sversamento in mare stimato tra il 2 e il 10 per cento, non esistendo più aree incontaminate nel mondo;

   le microplastiche, degradazione delle macroplastiche, hanno contaminato zooplancton, invertebrati, mammiferi, rettili e uccelli marini;

   nel 28 per cento degli animali marini di interesse gastronomico prelevati dal mar Adriatico, sono state trovate plastiche; stessa cosa nello stomaco del 32 per cento di campioni del Mediterraneo;

   ftalati e Pcb, accumulati nell'organismo di pesci e molluschi, sono assunti dall'uomo attraverso la catena alimentare;

   Legambiente ha dichiarato che l'Italia è in prima linea tra i Paesi europei nella lotta contro l'inquinamento del mare causato dai rifiuti di plastica, ma la riduzione dei rifiuti e la prevenzione non sono sufficienti per ridurre il rischio della plastica persistente nei nostri mari;

   l'Unione europea non solo ha approvato il divieto, entro il 2021, dell'uso di articoli in plastica monouso, posate di plastica monouso; piatti di plastica monouso; cannucce di plastica; cotton fioc fatti di plastica; bastoncini di plastica per palloncini; plastiche ossi-degradabili, contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso, ma continua anche ad avviare iniziative per combattere questo inquinamento, come il progetto «Plastic busters Mpas», in cui 15 Paesi, Italia compresa, uniranno le forze per salvare il Mediterraneo;

   il dipartimento della protezione civile è titolare del brevetto di disinquinamento marino «Sauro», oggetto di una convenzione con la Marina militare italiana, che ha messo a disposizione una nave per realizzare un prototipo;

   tale sistema, brevettato in Italia e in altri Paesi, ha suscitato interesse in ambiti scientifici e ambientalisti, manifestatosi attraverso inviti a presentarlo in contesti nazionali ed internazionali, nonché per mezzo di agenzie di stampa, giornali, green report, eventi Ted;

   le citate fonti rappresentano che esso possa ripulire il mare da plastiche e microplastiche e recuperare idrocarburi e rifiuti ingombranti –:

   quali siano i tempi entro i quali il Governo intenda adottare le iniziative di competenza per recepire la direttiva europea che vieta l'uso della plastica monouso e, in tale contesto, per promuovere e rendere operativo il sistema «Sauro» in modo da consentire al Paese di ridurre l'inquinamento dei mari.
(5-02469)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-02469

  Con riferimento alle questioni poste, nel condividere le preoccupazioni rappresentate relativamente al tema delle plastiche nelle acque marine, si fa presente, innanzitutto, che il Ministero dell'ambiente, quale Autorità competente per l'implementazione della Direttiva Quadro sulla Strategia Marina, ha aggiornato con DM del 15 febbraio 2019 la determinazione del buono stato ambientale e la definizione dei traguardi ambientali per tutti i descrittori qualitativi del medesimo, compresi i rifiuti marini (descrittore 10). A tale riguardo, peraltro, si segnala che il Ministero dell'ambiente è a capo, dal 2015, del coordinamento di un programma di monitoraggio nazionale che comprende, per il descrittore 10, i rifiuti marini spiaggiati, flottanti, i microrifiuti e i rifiuti ingeriti da animali marini. Come previsto dalla Direttiva, che si compone di diverse fasi ripetute ogni sei anni, anche il programma di monitoraggio è attualmente in revisione e si prevede il suo aggiornamento entro il 2020.
  Per quanto attiene al brevetto denominato «SAURO», detta soluzione tecnologica è stata brevettata dal Dipartimento di Protezione Civile in data 8 agosto 2014 con il titolo «Trasportatore per il sollevamento di rifiuti galleggianti o vicini al pelo libero dell'acqua». Successivamente il brevetto è stato esteso in Europa con certificato di registrazione dell'11 aprile 2018 depositato in Francia, Germania, Finlandia e Regno Unito; in Giappone con certificato rilasciato il 27 aprile 2018 ed è in corso di regolarizzazione anche in Canada. Nel dicembre 2015 è stata svolta una dimostrazione pratica del prototipo, utilizzando un modello in scala dell'apparecchiatura realizzato dal Dipartimento di scienze della terra dell'Università di Firenze, installato su un modello galleggiante di Offshore Supply Vessel (OSV). La Protezione Civile ha segnalato che il sistema in parola non è immediatamente operativo e che sono in corso interlocuzioni con il CNR per la valorizzazione del brevetto.
  Si rappresenta, inoltre, che il sistema «SAURO» è stato oggetto di apposita convenzione, siglata nel 2015, tra il Dipartimento di Protezione Civile e la Marina Militare Italiana, che stabiliva le modalità di collaborazione finalizzate allo studio e allo sviluppo dello stesso. Il suddetto accordo è scaduto nel 2016 e la Forza armata ha rappresentato la propria disponibilità al rinnovo dello stesso e ad utilizzare una unità navale per la sperimentazione di un prototipo dell'apparecchiatura in scala reale.
  Il Ministero dell'Ambiente, dal canto suo, potrà rendersi disponibile a valutare l'opportunità di una sperimentazione del progetto, anche sulla base di accordi con le altre amministrazioni territoriali competenti.
  Per quanto attiene, infine, alla direttiva UE 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019, sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti in plastica sull'ambiente, pubblicata sulla G.U. dell'Unione europea del 12 giugno scorso, il Ministero si adopererà per un solerte recepimento, nel rispetto del termine di due anni fissato dall'articolo 17 della Direttiva medesima, nel corso del quale sarà assicurata anche la consultazione dei soggetti portatori di interesse.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lotta contro l'inquinamento

inquinamento marino

materia plastica