ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02405

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 200 del 01/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: BRUNETTA RENATO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2019
SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 01/07/2019
Stato iter:
02/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/07/2019
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2019
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 02/07/2019
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/07/2019

SVOLTO IL 02/07/2019

CONCLUSO IL 02/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02405
presentato da
BRUNETTA Renato
testo di
Lunedì 1 luglio 2019, seduta n. 200

   BRUNETTA, NEVI e ELVIRA SAVINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   nel marzo 2019 la procura di Grosseto, al termine di un'inchiesta avviata nel marzo 2016 sul falso olio Igp toscano, iniziata nel 2016, ha notificato a 31 produttori di olio extravergine di oliva, titolari di frantoi e rivenditori, gli avvisi di conclusione indagini per associazione a delinquere finalizzata a un numero indeterminato di delitti di frode in commercio anche con falsi documenti. Gli avvisi sono stati notificati anche ad alcune società operanti nel settore, veri e propri colossi del mercato internazionale dell'olio. Il caso è nato perché un consorzio di tutela ha segnalato un'anomalia;

   secondo la procura «la grande frode messa in campo da questo sistema ha danneggiato, tra l'altro, i piccoli produttori locali, che non hanno potuto beneficiare della favorevole condizione di mercato, dovuta alla grande domanda del prodotto e alla sua contestuale limitata offerta (...)»;

   veniva messo in vendita olio extravergine di oliva di origine comunitaria, in prevalenza olio greco, ma anche extracomunitario, contrabbandato per olio extravergine toscano Igp e per extravergine italiano. La frode sarebbe avvenuta attraverso: la registrazione di false moliture di olio; l'uso di documentazione falsa; acquisti di olio meno pregiato «in nero» e acquisti di olio toscano solo sulla carta; la miscelazione di olii diversi e di qualità diverse; annotazioni irregolari nei registri del sistema informativo agricolo nazionale (Sian). In questo modo gli operatori sono stati in grado di assicurarsi considerevoli profitti illeciti, lucrando sulle differenze di prezzo;

   dal mese di marzo 2019 non si hanno ulteriori notizie dell'inchiesta. Contestualmente a questi fatti, è stato presentato da Forza Italia, richiesto dalle associazioni agricole, un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto-legge emergenze in agricoltura n. 27 del 29 marzo 2019 e successivamente al provvedimento sulle vendite sottocosto appena licenziato da questa Camera (C. 1549-A emend. 5.0101 Brunetta ed altri), tendente ad aumentare la trasparenza del mercato in materia di detenzione, miscelazione, trattamento e vendita di olio di oliva;

   tuttavia, appare chiaro che queste norme vanno ulteriormente rafforzate sia in termini di controlli sull’import e gli importatori (a tal fine, la sentenza del Consiglio di Stato n. 1546 del 2019 che ha liberalizzato l'accesso ai dati dei flussi commerciali apre interessanti spiragli), sia in materia di veridicità delle annotazioni sul Sian –:

   quali urgenti iniziative si intendano adottare per rendere maggiormente trasparenti le etichette dell'olio di oliva, rafforzare i controlli della relativa filiera e tutelare i produttori nazionali e i consumatori.
(5-02405)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 2 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-02405

  È necessario premettere come la tutela dell'eccellenza «Made in Italy», di un prodotto di pregio come l'olio di oliva nel suo complesso, costituisca uno degli obiettivi assolutamente primari per questa Amministrazione e, in tal senso, l’«Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari» (ICQRF) è impegnato costantemente a garantire il rispetto delle regole nelle diverse fasi della filiera produttiva e a tutelare i consumatori dalla possibile commercializzazione di alimenti non corrispondenti al dichiarato, contraffatti o falsamente etichettati come italiani.
  In questi ultimi anni, particolare attenzione è stata infatti rivolta alle produzioni di qualità più rappresentative del «Made in Italy» (tra queste l'olio d'oliva) – al fine di difenderne l'immagine sui mercati nazionali ed internazionali – e la collaborazione intrapresa con l'Agenzia delle Dogane e il Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera ha consentito di migliorare l'attività di monitoraggio dei flussi d'introduzione dei prodotti agroalimentari provenienti da Paesi terzi, evitando fraudolente commercializzazioni di alimenti falsamente dichiarati «italiani» sul territorio nazionale.
  I controlli dell'ICQRF vengono eseguiti sulla base di un'attenta analisi del rischio armonicamente alle previsioni del Reg. (CE) n. 882/2004 e successive modifiche. Gli operatori della filiera che sono sottoposti a verifica sono: i commercianti di olive; i frantoi, i commercianti di sansa; i commercianti di olio sfuso; i sansifici; le raffinerie; i confezionatori; gli esercizi commerciali ivi compresi quelli di ristorazione.
  Nel 2018 sono stati effettuati sequestri per quasi 139 mila euro, mentre per il 2019, finora, ci attestiamo intorno ad un ammontare di più di 60 mila euro.
  In particolare, i controlli verificano: la congruità tra le olive lavorate e l'olio prodotto in relazione all'origine dichiarata; la regolarità dei processi produttivi adottati; le caratteristiche merceologiche; la conformità dei dispositivi di etichettatura utilizzati; la corrispondenza delle tipologie merceologiche degli oli detenuti con la relativa documentazione contabile; la congruità del prodotto in entrata ed in uscita; la corretta tenuta del registro degli oli d'oliva e alla corretta identificazione delle partite detenute; la regolarità degli imballaggi e dei dispositivi di chiusura utilizzati.
  Grazie all'istituzione del registro telematico degli oli d'oliva, il controllo è diventato più puntuale e tempestivo, proprio grazie al monitoraggio dei flussi di olio movimentati.
  I «commercianti di olive», i «frantoi», le «imprese di condizionamento», i «commercianti di olio sfuso», le «raffinerie», i «commercianti di sansa» sono obbligati alla tenuta di un registro per ogni stabilimento e deposito, nel quale sono annotati, a seconda dei casi, le produzioni, i movimenti e le lavorazioni riguardanti le olive, la sansa e gli oli d'oliva, indipendentemente se destinati al mercato nazionale od estero.
  Ciò permette di monitorare le singole movimentazioni di ogni stabilimento e di conoscere i nominativi con i relativi indirizzi dei soggetti, nazionali o esteri, coinvolti nella movimentazione stessa.
  Vengono svolti altresì accertamenti analitici su campioni prelevati in tutte le fasi della filiera, con particolare attenzione al commercio ed alla distribuzione avvalendosi l'ICQRF di una propria rete qualificata di laboratori e di comitati di assaggio ufficiali (panel) che, nel caso degli oli d'oliva, procede al controllo di tutti i parametri relativi alla genuinità ed alla qualità dei prodotti previsti dalla regolamentazione comunitaria.
  La qualità e la genuinità degli oli sono due aspetti fondamentali che sono sottoposti ad una valutazione puntuale ed approfondita, per garantire il rispetto degli standard previsti per la categoria merceologica di appartenenza.
  Stante quindi l'elevata professionalità del personale dei Laboratori dell'ICQRF e la disponibilità di apparecchiature scientifiche, tecnologicamente all'avanguardia – garanzia di qualità dell'attività analitica svolta dai propri laboratori, – la filiera «Olio d'oliva» è oggetto di un costante e continuo controllo sia sul mercato nazionale che su quello estero, sia esso comunitario che extra comunitario.
  In sede comunitaria è attualmente in discussione un progetto di regolamento, che sarà votato a breve, per implementare le norme sulla trasparenza delle filiere, andando a confrontare prezzi di vendita e di acquisto all'ingrosso e mettendo anche in evidenza le vendite sottocosto.
  Per quanto riguarda l'etichettatura, questa Amministrazione è impegnata a migliorare le informazioni da inserire in etichetta e che siano supportate da evidenza scientifica. Al riguardo sono in corso approfondimenti (da parte degli esperti chimici) per poter inserire altre informazioni come ad esempio quelle riguardanti i polifenoli ed altri elementi.
  Dunque, anche nella prossima campagna olearia questa Amministrazione manterrà un elevato livello di attenzione nel settore, proprio al fine di evitare l'insorgere di fenomeni contraffattivi e l'illecita commercializzazione di oli riportanti l'indicazione di un'origine diversa da quella effettiva, a tutela del pregio e dell'eccellenza dei nostri prodotti nazionali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

produzione nazionale

protezione del consumatore

migrante