ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02324

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 192 del 19/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCALFAROTTO IVAN PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2019
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2019
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 19/06/2019
Stato iter:
20/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 20/06/2019
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 20/06/2019
Resoconto MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 20/06/2019
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/06/2019

SVOLTO IL 20/06/2019

CONCLUSO IL 20/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02324
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Mercoledì 19 giugno 2019, seduta n. 192

   QUARTAPELLE PROCOPIO, SCALFAROTTO, DE MARIA e FASSINO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   in base alla Convenzione internazionale di ricerca e soccorso dell’International Maritime Organization (Imo), ogni paese membro determina la propria zona di ricerca e soccorso e ne decide l'ampiezza coordinandosi con gli Stati confinanti. Anche la Libia ha notificato la propria area Sar all’International Maritime Organization il 28 giugno 2018. Da tale data si è registrato un aumento di decessi in mare e un decremento di aiuti da parte delle Ong;

   da notizie a mezzo stampa, parrebbe che, in conseguenza della fase di profondo caos che sta attraversando attualmente la Libia, l'area di ricerca e soccorso libica da giorni non sia più interamente operativa;

   secondo quanto pubblicato, in data 20 aprile 2019 dal quotidiano Avvenire, sarebbero state diffuse delle immagini di mitragliatori pesanti, fissati sulle torrette delle motovedette italiane cedute al Governo libico, sebbene prima della consegna i cantieri navali italiani avessero provveduto, in ottemperanza all’embargo Onu, al completo smantellamento di ogni armamento presente sulle unità navali;

   il gruppo del Partito Democratico aveva segnalato, nella discussione parlamentare sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 84 del 2018 dell'agosto 2018, in merito alla cessione delle 12 motovedette italiane alla Guardia costiera libica, la pericolosità di equipaggiare la Guardia costiera libica con motovedette per accrescere il controllo delle coste e contrastare i mercanti di migranti in un tale contesto di tensione interna, che avrebbe potuto esporre l'Italia a molti rischi e che non avrebbe appunto potuto avere il proprio consenso del gruppo;

   con la relazione all'Assemblea, approvata il 6 giugno 2019 dalle Commissioni Affari esteri e Difesa della Camera dei deputati, a conclusione dell'esame sulla deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2019, si propone in particolare di impegnare il Governo, in relaziona alla «missione bilaterale di assistenza alla guardia costiera libica (scheda n. 23 del 2019), tenuto conto degli impegni dell'Italia nei confronti della guardia costiera libica, a svolgere costanti azioni di monitoraggio, ove sussistano le condizioni, affinché sulle imbarcazioni fornite dall'Italia alla Libia, con particolare riguardo ai modelli delle guardacoste Corrubia, sia installata solo la strumentazione utile al controllo e sicurezza nel contrasto all'immigrazione illegale e al traffico di esseri umani, nonché alle attività di soccorso in mare, in rispetto delle vigenti disposizioni internazionali ed europee in materia di embargo» –:

   come intenda verificare che l'utilizzo delle motovedette guardacoste Corrubia, avvenga per le sole attività conformi alle disposizioni di cui al citato decreto-legge n. 84 del 2018, conformemente agli indirizzi della predetta relazione, come approvata dalle Commissioni competenti.
(5-02324)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-02324

  Le due unità navali classe «Corrubia» sono state cedute dalla Guardia di finanza alle Autorità libiche in data 21 ottobre 2018 e in data 23 novembre 2018 previa rimozione, prima della relativa consegna, del sistema d'arma navale e del pertinente sistema di puntamento elettro-ottico, nonché di tutto il materiale di armamento costituente dotazione di bordo, a eccezione degli apparati radio e radar, strettamente indispensabili alla conduzione della navigazione in sicurezza. Le due unità sono dislocate rispettivamente nel porto di Al Khoms e nel porto di Tripoli. L'attività manutentiva a carico dell'Italia rappresenta uno strumento di costante verifica e monitoraggio che sulle imbarcazioni in parola continui ad essere «installata solo la strumentazione utile al controllo e sicurezza nel contrasto dell'immigrazione illegale e al traffico di esseri umani, nonché alle attività di soccorso in mare, in rispetto delle vigenti disposizioni internazionali ed europee in materia di embargo».
  Ulteriori meccanismi di monitoraggio vengono posti in essere, in costanza delle necessarie condizioni di sicurezza, dall'Ambasciata d'Italia a Tripoli in raccordo con le altre articolazioni dello Stato presenti presso la Rappresentanza diplomatica. Sulla base di tale azione di costante verifica e controllo ad oggi non risulta né che le motovedette in questione siano state riarmate o dotate di equipaggiamenti difformi da quelli necessari ai fini sopra descritti né che siano state mai impiegate per attività difformi alle disposizioni del decreto-legge n. 84 del 2018.
  Si rileva infine che in relazione alla scarsa operatività delle autorità libiche nella propria area di responsabilità, si sottolinea che i più recenti dati a disposizione evidenziano un elevato numero di migranti salvati in mare dalle autorità libiche, non solo nel 2018, ma anche nel corrente anno, nonostante le difficoltà in cui versa il Paese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

applicazione del diritto comunitario

lotta contro la criminalita'

consiglio dei ministri