ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02321

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 192 del 19/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 19/06/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 19/06/2019
Stato iter:
20/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 20/06/2019
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 20/06/2019
Resoconto MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 20/06/2019
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/06/2019

SVOLTO IL 20/06/2019

CONCLUSO IL 20/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02321
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 19 giugno 2019, seduta n. 192

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 10 gennaio 2019 il dittatore Nicolas Maduro ha assunto il secondo mandato a seguito di elezioni a cui non hanno potuto partecipare tutti i partiti dell'opposizione;

   il 23 gennaio 2019, nel rispetto della Costituzione venezuelana, Juan Guaidò è stato riconosciuto dall'Assemblea Nazionale quale Presidente ad interim al fine di indire velocemente libere elezioni con democratiche garanzie di partecipazione;

   molti Stati europei hanno già riconosciuto Juan Guaidò quale Presidente ad interim del Venezuela al fine di indire libere elezioni;

   l'Italia, con il suo veto, ha impedito che l'Unione europea riconoscesse Juan Guaidò;

   la posizione dell'Italia sembrerebbe finalmente poter mutare a seguito della visita del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini negli Stati Uniti, svolta in questa settimana;

   fonti stampa rilevano che, nel corso degli incontri fra il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, il Segretario di Stato Mike Pompeo e il vicepresidente Mike Pence, sia stato affrontato diffusamente il tema della politica internazionale e segnatamente quello del riconoscimento di Juan Guaidò quale Presidente ad interim del Venezuela;

   nelle predette circostanze il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa nell'edizione del 18 giugno 2019, avrebbe testualmente riferito agli interlocutori americani: «Per me da tempo si sarebbe dovuto riconoscere Guaidò»;

   l'esternazione del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini corregge dunque la più che discutibile posizione ambivalente assunta sino ad oggi dal Governo italiano, in bilico fra Maduro e Guaidò e in frenetica oscillazione fra dittatura e libertà –:

   se il Governo abbia, re melius perpensa, deciso di riconoscere Juan Guaidò quale presidente ad interim del Venezuela, a meno che le rassicurazioni del vicepresidente del Consiglio dei ministri Matteo Salvini all'alleato americano siano da intendersi come assolutamente occasionali ed estemporanee.
(5-02321)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-02321

  L'Italia continua a seguire la crisi in Venezuela con profondo ed attivo impegno, anche attraverso la propria partecipazione al Gruppo Internazionale di Contatto. Il Governo sostiene con convinzione il dialogo di Oslo, ossia il tentativo di facilitazione portato avanti dalla Norvegia. I colloqui svoltisi ad Oslo tra rappresentanti di Maduro e dell'opposizione venezuelana rappresentano un importante sviluppo, in linea con l'obiettivo del Gruppo di Contatto di facilitare un processo politico di dialogo tra le parti. In tal senso, il Ministro Moavero ha promosso l'adozione di una Dichiarazione del 18 giugno scorso dell'Alta Rappresentante UE Mogherini in cui si ribadisce il sostegno al processo facilitato dalla Norvegia.
  La visita a Caracas ad aprile del Consigliere diplomatico del Presidente Conte, Amb. Renassi, quella del sottoscritto nel contesto della missione politica del Gruppo di Contatto a metà maggio, e la missione del Direttore Generale degli Italiani all'estero del MAECI a maggio, testimoniano ancora una volta gli sforzi dell'Italia nella crisi e la concreta vicinanza del Governo alla nostra collettività.
  Sin dall'inizio della crisi, il Governo si è prodigato per alleviare l'emergenza umanitaria nel Paese: in considerazione della gravità della situazione in Venezuela, l'Italia ha proceduto ad un primo stanziamento di emergenza del valore di 2 milioni di euro, che è stato deciso a favore della popolazione civile. A ciò si è aggiunto un contributo di mezzo milione di euro a favore dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) a benefìcio dei migranti venezuelani in Brasile e Colombia ed un altro mezzo milione di euro a favore di UNICEF per un progetto di contrasto alla malnutrizione acuta destinato ai minori.
  L'Italia è poi intervenuta anche per tutelare i tanti connazionali residenti in Venezuela, attraverso una serie di misure quali l'integrazione del minimo pensionistico ed un programma dal valore complessivo di 1 milione di euro per permettere la fornitura diretta ai nostri connazionali dei medicinali, divenuti irreperibili sul mercato locale.
  Il Governo italiano condanna fermamente ogni tipo di violenza e repressione, violazione delle libertà fondamentali e dei diritti umani; abbiamo denunciato e continuiamo a denunciare la repressione delle autorità venezuelane verso i dissidenti. A tal proposito, ricordo anche l'ospitalità data in Ambasciata d'Italia a due parlamentari italo-venezuelani perseguitati dal regime.
  Assieme all'Unione europea, abbiamo sempre perseguito una soluzione pacifica e democratica della crisi che sfoci in nuove elezioni presidenziali. Tali elezioni devono essere naturalmente libere, credibili, trasparenti e devono essere riconosciute come tali dalla comunità internazionale.
  Non risponde al vero che l'Italia, con il proprio veto, abbia impedito che l'Unione europea riconoscesse Guaidò come Presidente ad interim, dato che il tema del riconoscimento dei Governi è di pertinenza dei singoli Stati membri e non dell'Unione. In ogni caso, la circostanza che il Governo italiano non abbia formalmente riconosciuto Guaidò come Presidente ad interim non significa affatto equidistanza tra le parti. Riconosciamo che l'Assemblea nazionale di cui Guaidò è Presidente è l'unico organo democraticamente legittimato, mentre il secondo mandato presidenziale di Maduro non lo è.
  L'Italia non ha mai riconosciuto la legittimità delle elezioni presidenziali del maggio 2018 in Venezuela, le quali non hanno rispettato gli indispensabili criteri di correttezza, legalità ed equità di partecipazione e, dunque, non attribuiscono legittimità democratica a chi ne è risultato vincitore, Nicolás Maduro.
  La posizione italiana sul riconoscimento di Guaidò è stata riconosciuta come maggiormente equilibrata e lungimirante anche da parte di alcuni partner che si erano sbilanciati maggiormente verso una parte già all'inizio della crisi.
  Alla luce del preoccupante stallo che si sta perpetuando sul terreno, non si ravvisano motivazioni tali da giustificare adesso un mutamento della posizione del Governo italiano sul formale riconoscimento di Juan Guaidò anche quale Presidente ad interim. Una ipotetica decisione in tal senso – oltre ad essere scarsamente suscettibile di influire al momento attuale sul contesto della crisi politica venezuelana – inficerebbe inoltre l'equilibrio che caratterizza la nostra posizione ed i margini di manovra di cui vogliamo continuare a disporre proprio in funzione di un contributo ad una soluzione pacifica e democratica della crisi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica internazionale

ministro

dittatura