Legislatura: 18Seduta di annuncio: 192 del 19/06/2019
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 19/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PLANGGER ALBRECHT MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 19/06/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 19/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 20/06/2019 Resoconto CUNIAL SARA MISTO RISPOSTA GOVERNO 20/06/2019 Resoconto SANTANGELO VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) REPLICA 20/06/2019 Resoconto CUNIAL SARA MISTO
DISCUSSIONE IL 20/06/2019
SVOLTO IL 20/06/2019
CONCLUSO IL 20/06/2019
CUNIAL e PLANGGER. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
la Pedemontana Veneta – 95 chilometri – è la maggiore opera pubblica attualmente in costruzione in Italia: collegherà la A4 da Montecchio Maggiore (VI) alla A27 a Spresiano (TV);
da sempre i comitati e la popolazione contraria all'opera hanno chiesto: a) di fare chiarezza sul progetto, per molti anni secretato; b) proporre un progetto alternativo, meno costoso e meno impattante per l'ambiente; c) ristabilire un adeguato livello di legalità considerate le innumerevoli inottemperanze Via e Cipe registrate lungo il tragitto;
il Presidente della regione Veneto, per anni avrebbe sostanzialmente sottratto alla conoscibilità pubblica le convenzioni economiche di oltre 2 miliardi di euro, pagabili dai contribuenti attraverso tasse e pedaggi fino a 13 miliardi più Iva;
trattandosi di progetto di finanza, si sostiene erroneamente che il costo spropositato sia giustificato dall'apporto di capitale e lavoro di privati;
per il Ministro Matteo Salvini, il progetto Pedemontana è un esempio virtuoso da replicare in tutta Italia. È vero l'esatto contrario; approfondendo il progetto, emerge, ad avviso degli interroganti, che: 1) per gonfiare i costi e rendere obbligatorio il ricorso al project financing, non è stata utilizzata, adattandola, la viabilità esistente. Al contrario, essa è stata in parte distrutta, obbligando i residenti ad imboccare la strada a pedaggio anche per brevi tratti; 2) circa un terzo del tragitto, giustificato da una presunta emergenza traffico, corre lungo un'autostrada connotata da traffico scarso (Valdastico) e non interessa la fascia pedemontana; 3) i rischi significativi fanno capo al soggetto pubblico e i guadagni faraonici – 5,7 miliardi di euro – ai soggetti privati; 4) le stime di traffico, elaborate da società non specializzate, sono state smentite da Cassa depositi e prestiti e Bei; 4) il concessionario – con un investimento di 1 miliardo e mezzo di euro – incasserà in 39 anni 13 miliardi più Iva, ricevendo addirittura un premio internazionale per aver stipulato il miglior contratto dell'anno;
sono stati depositati diversi esposti alla Corte dei conti, alla procura della Repubblica e all'Anac: tutti hanno considerato fondati i fatti richiamati;
il Ministro interrogato nell'ottobre 2018, esprimeva seri dubbi rispetto alla sostenibilità finanziaria dell'opera;
recentemente, su iniziativa del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Costa, la procura della Repubblica di Vicenza, Treviso e Venezia ha aperto un'inchiesta per supposti danni ambientali, in relazione sia alla valutazione preventiva di impatto ambientale, sia alla movimentazione dei materiali –:
quali iniziative conseguenti il Ministro interrogato intenda adottare e se reputi davvero la Pedemontana un'opera da replicare in tutt'Italia.
(5-02316)
Ricordo che per l'opera Pedemontana Veneta la Regione Veneto è soggetto aggiudicatore e concedente. E pertanto mai vi è stato intervento del MIT nel senso di avallare l'opera e la sua sostenibilità.
Con riferimento ai danni ambientali, il Ministero dell'ambiente riferisce che sul progetto preliminare è stata svolta l'attività di valutazione di impatto ambientale, conclusasi nel 2006 con parere positivo con prescrizioni della Commissione VIA e successiva delibera CIPE n. 96/2006 di approvazione e contestuale emanazione del giudizio di compatibilità ambientale.
Mentre il progetto definitivo è stato approvato con prescrizioni dal Commissario Delegato per l'emergenza determinatasi nel settore del traffico e della mobilità nel territorio delle provincie di Treviso e Vicenza, in forza dell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3802/2009.
Successivamente, detto Commissario ha approvato il progetto esecutivo.
Nel maggio 2017, venuti meno i poteri di cui alla citata Ordinanza, il Ministero dell'ambiente ha ripreso i propri compiti di monitoraggio ambientale, verifica della corretta realizzazione dell'opera e osservanza delle precedenti prescrizioni.
In particolare sono in corso presso la Commissione VIA/VAS le attività di verifica tecnico-istruttorie nell'ambito del procedimento di verifica di attuazione, procedura questa che si sviluppa in più fasi e per tutta la durata di costruzione dell'opera, attraverso valutazioni periodiche della Commissione VIA alla luce della documentazione tecnica fornita dalla Regione Veneto. Allo stato non risultano essere state evidenziate significative criticità da parte della Commissione VIA nazionale.
Infine il predetto Ministero riferisce che sono state attivate e concluse due procedure di verifiche di varianti e che recentemente la Commissione VIA è stata interessata per lo svolgimento dei necessari accertamenti sulla morte di centinaia di esemplari di avifauna protetta, caso segnalato dalla Regione Carabinieri Forestale Veneto – stazione di Valdagno; le valutazioni sono tuttora in corso.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):assetto territoriale
BEI
IVA