ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02229

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 185 del 05/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO UBALDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 05/06/2019
BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 05/06/2019
DE FILIPPO VITO PARTITO DEMOCRATICO 05/06/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 05/06/2019
Stato iter:
06/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 06/06/2019
Resoconto PAGANO UBALDO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/06/2019
Resoconto BARTOLAZZI ARMANDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 06/06/2019
Resoconto PAGANO UBALDO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/06/2019

SVOLTO IL 06/06/2019

CONCLUSO IL 06/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02229
presentato da
PAGANO Ubaldo
testo di
Mercoledì 5 giugno 2019, seduta n. 185

   UBALDO PAGANO, FRAGOMELI, BAZOLI e DE FILIPPO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'orticaria cronica spontanea (Csu) è una malattia autoimmune che assume caratteri di severità tale da interferire pesantemente con la qualità di vita del paziente;

   i pazienti che, dal 2015, sono stati trattati con Omalizumab, farmaco privo di effetti avversi di rilievo e in grado di determinare la regressione completa della manifestazione clinica nel 70 per cento dei casi, hanno recuperato libertà di lavorare e di svolgere normali mansioni quotidiane;

   l'Aifa ha previsto nel decreto del 31 luglio 2015 un piano terapeutico che include solo 11 infusioni per tale farmaco, pur non esistendo alternative farmacologiche di pari efficacia e sicurezza;

   da studi nazionali e internazionali i pazienti che recidivano all'interruzione del trattamento sono oltre il 60 per cento;

   il monitoraggio e gli effetti collaterali dei trattamenti alternativi ad Omalizumab, unitamente alla persistenza di una forma severa di orticaria cronica spontanea, comportano un costo per il servizio sanitario nazionale di gran lunga superiore al costo del prolungamento della terapia con Omalizumab;

   il 13 febbraio 2019, i pazienti con Csu riuniti nell'associazione nazionale Arco hanno incontrato i rappresentanti dell'Aifa, la quale successivamente ha richiesto all'azienda farmaceutica Novartis di consegnare entro il 28 febbraio un dossier relativo alla patologia e agli effetti positivi dell'Omalizumab, oltre le 11 infusioni;

   il 2-3-4 aprile 2019 si è riunito il Comitato tecnico-scientifico dell'Aifa per valutare la richiesta avanzata da Arco di ripetibilità del protocollo terapeutico e all'inizio di maggio si è tenuto il Comitato prezzi e rimborsi di Aifa, ma ad oggi non vi è stata alcuna comunicazione;

   un articolo apparso sul Corriere della Sera in data 4 maggio 2019 conferma che a partire dal 2018 in alcune regioni – segnatamente Lombardia, Liguria e Sicilia – l'uso del piano terapeutico per il farmaco Omalizumab è stato limitato a soli 12 mesi (per un totale di 11 infusioni massime);

   dopo tale periodo le cure non vengono più rimborsate dal servizio sanitario nazionale e alle persone affette da Csu non vengono fornite valide e più economiche alternative (anche considerando il costo di circa 1.200 euro per ogni ciclo di cura con Omalizumab) –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare per assicurare ai pazienti, sotto prescrizione medica, le infusioni di Omalizumab anche oltre le 11 somministrazioni previste dal decreto dell'Aifa, assicurando un accesso uniforme a tale farmaco su tutto il territorio nazionale.
(5-02229)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-02229

  Il tema sollevato dagli onorevoli interroganti è, da tempo, all'attenzione del Ministero della salute che – consapevole delle richieste provenienti dai pazienti di conoscere le ragioni delle limitazioni contenute nel Piano Terapeutico (PT) della specialità medicinale Xolair®, con principio attivo omalizumab, indicata per il trattamento dell'orticaria cronica spontanea – ha effettuato, tramite AIFA, i seguenti approfondimenti, che mi accingo ad illustrare.
  L'erogazione a carico del Servizio sanitario nazionale della predetta specialità è regolamentata da un Piano Terapeutico (PT) che prevede la possibilità di scelta, da parte dello specialista prescrittore, tra due dosaggi iniziali mensili (150 mg e 300 mg) per una durata di trattamento che non può superare i 6 mesi: ciò, peraltro, solo nel caso in cui sia documentato un significativo miglioramento della sintomatologia già dopo 3 somministrazioni.
  Un secondo ciclo di trattamento è, inoltre, possibile solo ove la sintomatologia risulti ancora non controllabile con antistaminici e siano documentati valori di UAS (Urticaria Activity Score) e UAS 7 (weekly Urticaria Activity Score) sovrapponibili (+/- 25 per cento) a quelli pre-trattamento. Questo secondo ciclo non può, comunque, superare la durata di 5 mesi e, similmente al primo, richiede un'attenta valutazione della risposta al trattamento dopo le prime 3 somministrazioni.
  Si sottolinea, peraltro, che le più recenti linee guida internazionali per definizione, classificazione, diagnosi e trattamento dell'orticaria cronica spontanea confermano l'indicazione all'utilizzo dell'omalizumab solo come III linea di trattamento.
  Inoltre, una recente revisione sistematica della letteratura, pur confermando la sicurezza e l'efficacia di omalizumab e identificando nel dosaggio di 300 mg ogni 4 settimane la terapia di scelta, ribadisce la necessità di condurre ulteriori studi clinici che consentano di raccogliere maggiori informazioni sul dosaggio migliore e sugli effetti avversi a lungo termine.
  In tale contesto – che evidenzia la necessità di effettuare ancora ulteriori approfondimenti in materia – l'AIFA ha, dunque, incontrato l'Associazione Ricerca e Cura Orticaria (ARCO), che ha evidenziato le difficoltà vissute dai pazienti relativamente all'attuale PT del farmaco e alle disparità di trattamento al momento esistenti a livello regionale. Sul punto, si è allora convenuto di avviare una strategia comune, ognuno per i propri ambiti di competenza, con l'obiettivo di risolvere le criticità emerse.
  A seguito di questo incontro, su invito dell'Agenzia, l'azienda Novartis Farma S.p.A titolare dell'Autorizzazione all'immissione in commercio del farmaco Xolair®, ha presentato una nuova domanda finalizzata alla revisione del relativo PT nell'indicazione orticaria cronica spontanea, con estensione oltre i 12 mesi di trattamento.
  Tale istanza è stata discussa durante le sedute della Commissione Tecnico Scientifica (CTS) dei mesi di aprile e maggio 2019. In quest'ultima occasione la CTS, composta da esperti di comprovata e documentata esperienza nel settore, ha concluso valutando negativamente la richiesta di rimborsabilità di Xolair® oltre i 12 mesi di trattamento, poiché le evidenze scientifiche attualmente disponibili sono costituite da studi clinici non randomizzati, non controllati e condotti su campioni di piccole dimensioni o su singoli pazienti (case report). Pertanto, la CTS non ha ritenuto che gli elementi disponibili fossero sufficienti per ridefinire il profilo di efficacia e sicurezza di ulteriori cicli di trattamento rispetto a quelli già rimborsati.
  Tanto premesso, proprio in considerazione della delicatezza della tematica in esame, di cui il Ministero della salute ha piena consapevolezza, l'AIFA si è impegnata a verificare se, sulla base di nuovi e solidi dati scientifici, possa essere superata l'attuale condizione che prevede la rimborsabilità di Xolair® solo per i 12 mesi di cura.
  Inoltre, la stessa Agenzia, consapevole delle difficoltà dei pazienti affetti da orticaria cronica, si sta comunque adoperando per individuare possibili soluzioni terapeutiche per tutelare al meglio la salute dei pazienti, in ossequio alla propria mission istituzionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

malattia

spese sanitarie