ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02174

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 179 del 28/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: GADDA MARIA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019
CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019
CRITELLI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019
D'ALESSANDRO CAMILLO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019
PORTAS GIACOMO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 28/05/2019
Stato iter:
29/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/05/2019
Resoconto GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 29/05/2019
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 29/05/2019
Resoconto GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/05/2019

SVOLTO IL 29/05/2019

CONCLUSO IL 29/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02174
presentato da
GADDA Maria Chiara
testo di
Martedì 28 maggio 2019, seduta n. 179

   GADDA, CENNI, CARDINALE, CRITELLI, DAL MORO, D'ALESSANDRO, INCERTI e PORTAS. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   il particolare andamento climatico della primavera sta creando rilevanti problemi agli alveari perché sono state compromesse molte fioriture e le api non hanno la possibilità di raccogliere il nettare;

   il poco miele che sono riuscite a produrre lo mangiano per sopravvivere;

   la Fai-Federazione apicoltori italiani valuta le perdite di produzione del miele di acacia e di tutti gli altri mieli primaverili (tarassaco, ciliegio, arancio, millefiori) tra il 50 e il 70 per cento;

   criticità si segnalano in quasi tutte le regioni dal Nord Italia con Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia particolarmente colpite;

   in Trentino Alto-Adige sono andati perduti i raccolti di miele di melo, mentre in Emilia-Romagna sono andati perduti i raccolti primaverili di fruttiferi, di tarassaco, di acacia;

   l'intero versante adriatico delle regioni centrali è stato colpito dalle avversità climatiche, con raccolte scarse in Puglia, Basilicata e Abruzzo è venuta a mancare la sulla, una pianta foraggera;

   la sofferenza delle api è uno degli effetti dei cambiamenti climatici in atto e rischia di colpire un comparto di qualità della nostra filiera agroalimentare;

   la regione Toscana, in considerazione della portata del fenomeno che coinvolge l'intero territorio nazionale, intende investire del problema la conferenza Stato-regioni al fine anche di valutare possibili interventi normativi in materia, a partire dalla legislazione vigente sulle calamità naturali –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda assumere al fine di affrontare suddette criticità, supportando il settore a fronte del particolare andamento climatico che persiste in queste settimane.
(5-02174)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 maggio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-02174

  Signor Presidente, Onorevoli colleghi, l'attenzione di questo Ministero nei confronti dell'apicoltura è massima. Il comparto «apicoltura» ha un valore produttivo specifico ma ha anche una funzione ambientale ai fini del mantenimento degli equilibri naturali, i due fronti su cui si incardina l'azione di indirizzo e coordinamento di questo Ministero.
  Il programma nazionale di sostegno al settore apistico per il triennio 2017-19, redatto dal MIPAAFT grazie al sostegno assicurato dai fondi del primo pilastro della «Politica Agricola Comune» PAC (OCM Api), prevede il finanziamento di una serie di misure in favore degli apicoltori.
  Misure che sono finalizzate a: combattere una serie di patologie che colpiscono gli alveari, razionalizzare la transumanza, sostenere i laboratori di analisi dei prodotti dell'apicoltura per favorire la commercializzare, sostenere il ripopolamento del patrimonio apistico, favorire la collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione di programmi di ricerca applicata nei settori dell'apicoltura e dei prodotti dell'apicoltura, migliorare il monitoraggio del mercato e la qualità dei prodotti.
  A ulteriore conferma dell'attenzione di questa Amministrazione verso il settore apistico, segnalo che nell'attuale proposta di riforma della PAC post 2020, la Commissione ha previsto – nonostante i tagli di risorse finanziarie subiti dalla rubrica agricola – un consistente aumento delle dotazioni riservate ai programmi triennali del settore apistico, che consentiranno un incisivo incremento delle attività finalizzate a rafforzare il settore, a migliorarne la competitività e la sostenibilità.
  Voglio anche ricordare che nella Legge di bilancio 2019, al comma 672, è stato previsto un finanziamento diretto al settore apistico per la realizzazione di progetti finalizzati al sostegno di produzioni e allevamenti di particolare rilievo ambientale, economico, sociale e occupazionale, nella misura di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020: evidente attenzione che questo Governo dedica al ruolo dell'apicoltura, sia sul versante della competitività sia della sostenibilità produttiva.
  Per quanto concerne le difficoltà del settore apistico dovute all'andamento climatico, che sta determinando una riduzione della produzione di miele, ricordo che gli interventi compensativi «ex-post» del Fondo di Solidarietà Nazionale di sostegno alle imprese agricole, comprese quelle apistiche, colpite da avversità atmosferiche eccezionali, potranno essere attivati solo nel caso in cui le avversità e le colture colpite non siano comprese nel piano assicurativo annuale per la copertura dei rischi con polizze assicurative agevolate.
  Purtroppo gli apicoltori non fanno ricorso a questo fondamentale strumento di intervento, messo in campo dallo Stato per fronteggiare le pesanti perdite di reddito a cui vanno incontro anche le imprese apistiche in caso di avverse condizioni atmosferiche, e, in ogni caso, non risulta pervenuta a tutt'oggi nessuna segnalazione da parte delle Regioni interessate.
  Il tema della forte riduzione della produzione del Comparto è stato tuttavia già preso in carico da questa Amministrazione che ha programmato un incontro del Comitato di indirizzo e monitoraggio istituito con decreto dipartimentale il 21 dicembre 2018 che raccoglie i diversi stakeholders con la finalità di fronteggiare con misure condivise il drastico calo produttivo.
  A questo proposito, è necessario rilevare che il settore non risente solamente degli effetti dovuti dai cambiamenti climatici, ma anche di alcune epizoozie responsabili dello spopolamento degli alveari.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

benessere degli animali

apicoltura

cambiamento climatico