ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02168

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 179 del 28/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019
CRITELLI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019
RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 28/05/2019
Stato iter:
20/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/06/2019
Resoconto CRIPPA DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 20/06/2019
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/05/2019

DISCUSSIONE IL 20/06/2019

SVOLTO IL 20/06/2019

CONCLUSO IL 20/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02168
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Martedì 28 maggio 2019, seduta n. 179

   BENAMATI, DE MARIA, CRITELLI, CARLA CANTONE, RIZZO NERVO e MARCO DI MAIO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la Shernon Holding, la società che nell'agosto del 2018 ha rilevato e ha gestito finora i 55 punti vendita di Mercatone Uno, storico marchio emiliano, è stata dichiarata fallita venerdì scorso dal tribunale di Milano;

   la crisi aziendale di Mercatone Uno è iniziata nel 2015, e, dopo tre anni di amministrazione straordinaria, il 18 maggio 2018 i commissari straordinari Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari hanno individuato come acquirenti Shernon Holding e Cosmo;

   gli acquirenti, nel presentare il piano industriale, avevano promesso un rilancio dell'azienda con investimenti milionari: il 21 maggio 2018 durante un incontro al Ministero dello sviluppo economico, con presenza delle rappresentanze sindacali, la proprietà aveva comunicato i dettagli del piano che prevedeva l'acquisto da parte della Shernon Holding di 55 punti vendita oltre al marchio, alla logistica e alla sede mentre Cosmo, attivo con il marchio Globo, avrebbe acquisito altri 13 punti vendita;

   Mercatone Uno rappresenta una delle maggiori catene italiane di ipermercati per la grande distribuzione non alimentare, specializzata nella grande distribuzione di mobili in tutta Italia, con 1.800 lavoratori alle sue dipendenze in tutta Italia e altri 10.000 delle oltre 500 aziende fornitrici coinvolte che vantano crediti non riscossi per circa 250 milioni di euro;

   il tribunale di Milano avrebbe riscontrato, per la Shernon Holding, un indebitamento complessivo di 90 milioni di euro maturato in nove mesi, con perdite gestionali fisse di cinque-sei milioni di euro al mese e la totale assenza di credito bancario e di fiducia da parte dei fornitori, motivo per cui non sarebbe stata ravvisata la possibilità di continuare l'attività imprenditoriale del Mercatone Uno;

   ormai da venerdì 24 maggio 2019 sono in corso presidi e sit-in dei lavoratori davanti ai numerosi negozi chiusi, che chiedono la salvaguardia del posto di lavoro e stigmatizzano il fatto di essere venuti a conoscenza del fallimento dell'azienda attraverso Facebook e Whatsapp, senza che ci sia stata la minima comunicazione ufficiale né prima né dopo da parte dell'azienda;

   dall'accordo siglato nel giugno 2019 per la cessione del plesso aziendale sono passati nove mesi e in questi nove mesi un comitato di sorveglianza del Ministero dello sviluppo economico avrebbe dovuto vigilare sul rilancio promesso dagli acquirenti e sui 25 milioni di euro di investimenti che avrebbero dovuto assicurare la continuità aziendale e la salvaguardia di oltre 2 mila posti di lavoro;

   nell'incontro tenutosi il 27 maggio 2019 al Ministero dello sviluppo economico a cui hanno partecipato gli amministratori straordinari, il commissario giudiziario, i rappresentanti delle regioni e i sindacati, si sarebbe deciso di chiedere al tribunale l'autorizzazione immediata per l'esercizio provvisorio e il ricorso agli ammortizzatori sociali, con il fine di procedere nel medio termine alla cessione dell'attività aziendale con un bando che contempli varie possibilità;

   è evidente che la mancata vigilanza e la tardiva attivazione da parte del Ministero dello sviluppo economico hanno creato una situazione particolarmente complessa e drammatica che coinvolge l'azienda, i lavoratori, i creditori e i clienti, con negozi chiusi, magazzini vuoti, ordini che non possono essere onorati e creditori che aspettano di venire pagati –:

   quali siano le iniziative che il Ministro interrogato intenda porre in essere per salvaguardare l'operatività aziendale, assicurare la piena occupazione dei lavoratori coinvolti, evitare uno spacchettamento dell'azienda e favorirne la reindustrializzazione.
(5-02168)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-02168

  Una sintesi delle vicende del Gruppo Mercatone Uno potrà aiutare a meglio comprendere l'attuale situazione.
  Come noto, la procedura di Amministrazione Straordinaria è stata aperta in data 7 aprile 2015 e sono stati nominati Commissari Straordinari, l'avvocato Stefano Coen, il dottor Vincenzo Tassinari e il dottor Ermanno Sgaravato.
  Il 14 gennaio 2016, il Ministero dello sviluppo economico ha autorizzato il Programma di cessione dei complessi aziendali.
  Riferisce la procedura che la vendita delle attività aziendali di Mercatone Uno è stata particolarmente «faticosa», a causa di una debolissima risposta da parte del mercato. È stato necessario, infatti, svolgere tre successivi esperimenti di vendita che hanno impegnato la procedura di AS dal giugno 2016 fino al maggio 2018.
  La medesima procedura espone che si era temuto di non riuscire a finalizzare la vendita, con la conseguente conversione della procedura in fallimento e la perdita del posto di lavoro per oltre 3.000 addetti.
  Solamente in esito al terzo esperimento di vendita a trattativa privata, avviato nella seconda metà del 2017, i commissari hanno formalizzato l'istanza per l'aggiudicazione alle migliori offerte pervenute.
  Con provvedimento del 17 maggio 2018, è stata rilasciata l'autorizzazione ai Commissari del Gruppo Mercatone Uno ad accettare dette offerte che consentivano, a dir loro, la continuità in esercizio di 68 punti vendita, di cui 55 rilevati, insieme alla sede ed al marchio, da Shernon Holding, e n. 13 rilevati dalla società Cosmo.
  In data 9 agosto 2018 i citati Commissari hanno sottoscritto i relativi contratti di cessione.
  In particolare, con il contratto di cessione alla Shernon era stata pattuita la riserva di proprietà dei complessi aziendali.
  Riferisce ancora l'organo commissariale che, in sede di esecuzione della vendita, dal mese di dicembre 2018, constatato il mancato rispetto di alcune delle obbligazioni contrattualmente assunte da parte di Shernon, ha ripetutamente intimato alla stessa di adempiere, attivando i meccanismi contrattualmente previsti per avere contezza dell'andamento economico gestionale dell'azienda.
  Nonostante le rassicurazioni fornite da Shernon circa l'esistenza di trattative con partner industriali interessati ad un progetto di ricapitalizzazione della Società, all'inizio del mese di aprile 2019 la stessa, a fronte di iniziative esecutive da parte di alcuni creditori, richiedeva al Tribunale di Milano, l'ammissione alla procedura di concordato preventivo al fine di preservare, a suo dire, la continuità aziendale nelle more del completamento delle verifiche in corso da parte dei potenziali investitori.
  Con separati provvedimenti del 23 maggio scorso, il Tribunale di Milano ha dichiarato inammissibile la proposta di concordato presentata dalla Shernon ed emesso sentenza di fallimento per la medesima Società, escludendo la possibilità di disporre l'esercizio provvisorio dell'impresa in considerazione degli elevati costi di gestione maturati e che sarebbero potuti maturare.
  Al contempo, il Tribunale ha invitato il curatore a verificare la possibilità di sciogliersi dal contratto di cessione dei complessi aziendali d'azienda sottoscritto con l'Amministrazioni straordinaria – che prevedeva, come detto, la riserva di proprietà – con l'obbiettivo di salvaguardare il valore delle aziende in una prospettiva di futura cessione ad altro imprenditore.
  Nel prendere atto di tale situazione, quindi, con estrema preoccupazione, il Ministro dello sviluppo economico ha convocato, anticipandolo, un tavolo di confronto presso il Ministero dello sviluppo economico, da lui stesso presieduto e che ha visto la partecipazione degli amministratori straordinari, del commissario giudiziario, dei rappresentanti delle regioni coinvolte e dei sindacati.
  Ha premesso a tutti i presenti, prima ancora dei loro interventi, che l'obbiettivo prioritario della riunione era di definire la tabella di marcia per riattivare l'attività commerciale e salvaguardare i 1.800 lavoratori. La tutela degli stipendi e dei posti di lavoro sono stati, dunque, il proposito principale del tavolo presieduto dal Ministro.
  Durante l'incontro, gli amministratori straordinari e il commissario giudiziario dell'azienda hanno illustrato la situazione finanziaria che ha portato il Tribunale di Milano a dichiararne il fallimento, giudicandola insostenibile.
  Successivamente si sono espresse, al fine di risolvere tale complessa situazione, le iniziative da farsi nell'immediato e nel medio termine, ovvero: la richiesta al Tribunale di Bologna da parte della procedura di A.S. di autorizzazione a riprendere l'esercizio provvisorio dell'attività, così da consentire il ricorso agli ammortizzatori sociali e nel medio termine far partire la fase della reindustrializzazione.
  In seguito si dovrà pensare alla cessione dell'attività aziendale con un bando che contempli varie possibilità.
  L'ulteriore grave problema che andava affrontato rapidamente è stato quello dei fornitori e dei creditori della società.
  Il 30 maggio, pertanto, presso il Ministero dello sviluppo economico si è istituita una sede di confronto permanente, al fine di individuare soluzioni per venire incontro alle esigenze dei fornitori e dei creditori che in questi ultimi 5 anni hanno dovuto sopportare una situazione di estrema criticità a causa delle difficoltà operative, finanziarie e gestionali in cui si è trovato il gruppo Mercatone Uno.
  All'incontro, è stata ribadita la necessità di procedere in netta discontinuità rispetto alle scelte portate avanti dal Governo precedente sia durante la fase di amministrazione straordinaria che in quella che ha portato alla cessione dei punti vendita di Mercatone Uno ad un acquirente con serie debolezze finanziarie e industriali.
  Il Ministero dello sviluppo economico ha presentato, inoltre, un emendamento al decreto-legge Crescita, all'esame del Parlamento, che amplia i benefici del Fondo per le vittime di mancati pagamenti anche ai fornitori di Mercatone Uno, su cui la Procura milanese sta indagando con l'ipotesi di bancarotta fraudolenta.
  Infatti, ai reati di estorsione, truffa, insolvenza fraudolenta e false comunicazioni sociali già previsti dall'articolo 1, comma 200, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, (come modificato dall'articolo 60-bis, comma 1, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96) con la proposta di norma in questione, vengono aggiunti i reati di bancarotta fraudolenta, bancarotta semplice e ricorso abusivo al credito disciplinati dalla legge fallimentare.
  Il Fondo è destinato a prestare sostegno – attraverso la concessione di finanziamenti agevolati – alle piccole e medie imprese che entrano in crisi a causa della mancata corresponsione di denaro da parte di aziende loro debitrici che risultino imputate in un procedimento penale.
  Informo ancora che, come anticipato nel corso dell'incontro presieduto dal Ministro On. Di Maio e tenutosi presso il Ministero dello sviluppo economico lo scorso 27 maggio, a seguito dello scioglimento da parte del Curatore del Fallimento Shernon dal contratto di cessione, la Procedura di amministrazione straordinaria è rientrata nella titolarità dei complessi aziendali ceduti alla Shernon medesima.
  Tale circostanza ha reso possibile chiedere ed ottenere dal Tribunale di Bologna (decreto 6 giugno 2019) la revoca dei provvedimenti di cessazione dell'esercizio d'impresa, a suo tempo emessi, per le Società del Gruppo Mercatone Uno, subordinandone l'efficacia alla concessione della proroga del programma di cessione da parte del Ministero dello sviluppo economico.
  Con decreto del Ministro in data 14 giugno 2019, è stata quindi disposta la proroga a decorrere dal 24 maggio 2019 e sino al 31 dicembre 2019, del termine di esecuzione del programma di cessione dei complessi aziendali del Gruppo Mercatone Uno, al fine di consentire l'accesso alla CISG ex articolo 7, comma 10-ter, della legge n. 236 del 1993 per complessivi n. 1824 dipendenti, come risultanti alla data del 31 maggio 2019, e quindi senza soluzione di continuità rispetto alla data di scioglimento del contratto di cessione da parte del Curatore, nonché l'avvio di un nuovo esperimento di gara per la vendita sul mercato.
  Infine l'11 giugno i tre commissari hanno rassegnato le dimissioni, lasciando al Ministero dello sviluppo economico il compito di scegliere altri professionisti, attraverso un bando pubblico, così come stabilito nella direttiva emanata dall'attuale Ministro Luigi Di Maio il 19 luglio dello scorso anno.
  Il 17 giugno presso il Ministero dello sviluppo economico ha avuto luogo in seduta pubblica, la procedura di estrazione a sorte dei Commissari straordinari del Gruppo Mercatone Uno. In particolare, si rappresenta che sono stati estratti i seguenti Commissari:
   1. dottor Giuseppe Farchione;
   2. avvocato Luca Gratteri;
   3. dottor Antonio Cattaneo.

  I nuovi Commissari straordinari sono stati presentati alle parti interessati al tavolo tenutosi ieri presso il Ministero dello sviluppo economico, al quale ho preso parte io stesso.
  Durante l'incontro, inoltre, sono stati siglati due accordi tra le parti per il rientro del Gruppo Mercatone Uno in procedura di amministrazione straordinaria e per lo sblocco della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori fino al 31 dicembre 2019, a seguito del fallimento della società acquirente Shernon.
  La discussione al tavolo è poi proseguita sulle soluzioni volte a garantire, da un lato, la salvaguardia dei lavoratori e dall'altro i fornitori per cui, come già detto, è stato approvato in Commissione un emendamento al decreto crescita, che consentirà loro di accedere al Fondo per le vittime dei mancati pagamenti.
  Come ho già detto ieri, è stata altresì risolta la questione relativa all'intervento del fondo di garanzia dell'Inps per il pagamento del TFR in favore dei lavoratori di società in amministrazione straordinaria passati alle dipendenze di nuovi acquirenti.
  Non sfugge a nessuno, che il Ministero dello sviluppo economico sta mantenendo alta l'attenzione sull'evoluzione delle attività e della nuova attività che verrà predisposta dal nuovo Organo Commissariale, non soltanto per prevenire un rischio di depauperamento di attività in Italia, ma ancor di più e soprattutto, per salvaguardare l'occupazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fallimento

conservazione del posto di lavoro

holding