Legislatura: 18Seduta di annuncio: 170 del 07/05/2019
Primo firmatario: PRISCO EMANUELE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 07/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 07/05/2019 FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 07/05/2019 FIDANZA CARLO FRATELLI D'ITALIA 07/05/2019 OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 07/05/2019 DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 07/05/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 08/05/2019 Resoconto FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 08/05/2019 Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) REPLICA 08/05/2019 Resoconto FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE IL 08/05/2019
SVOLTO IL 08/05/2019
CONCLUSO IL 08/05/2019
PRISCO, MELONI, FRASSINETTI, FIDANZA, OSNATO e DONZELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
ogni anno a Milano il 29 aprile le istituzioni celebrano la tragica morte di Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi. Inoltre, è sempre stata prevista una fiaccolata organizzata dal Comitato preposto all'organizzazione del 29 aprile in ricordo della tragica morte di Sergio Ramelli, colpito con le chiavi inglesi da un commando di Avanguardia operaia;
l'omicidio di Sergio Ramelli fu un delitto a sfondo politico commesso nel 1975 da militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia operaia ai danni di Sergio Ramelli, nato a Milano il 6 luglio 1956, all'epoca e fiduciario del Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile del Msi);
la vicenda storica e processuale è chiara e nota: il 13 marzo 1975 Ramelli mentre stava ritornando a casa in via Paladini fu assalito da un gruppo di militanti di Avanguardia operaia armati di chiavi inglesi, e colpito ripetutamente al capo; a seguito dei colpi ricevuti perse i sensi e fu lasciato esangue al suolo, morì dopo 47 giorni di agonia il 29 aprile;
quest'anno il questore ed il prefetto di Milano, hanno deciso, anche su richiesta del sindaco di Milano Giuseppe Sala, di negare la fiaccolata silenziosa e questo nonostante l'appello di oltre sessanta rappresentanti istituzionali lombardi di partiti diversi, tra cui parlamentari, consiglieri e assessori regionali, consiglieri comunali e municipali che chiedevano di consentire il diritto al ricordo di un giovane trucidato dall'odio ideologico;
non vi sono mai stati episodi di violenza durante le fiaccolate consentite nei decenni precedenti;
nello stesso giorno è stata invece autorizzata una pretestuosa contromanifestazione promossa dall'estrema sinistra il percorso della quale è stato previsto a poca distanza dal luogo di concentramento dei militanti di destra;
le forze dell'ordine in viale Romagna hanno caricato in modo assolutamente eccessivo i manifestanti che si stavano incamminando in direzione di via Palladini dove c'è la lapide di Ramelli, in modo pacifico e silenzioso, senza striscioni e senza simboli, fatta eccezione per una bandiera tricolore;
durante queste cariche, esasperate da alcuni funzionari della questura (come emerge da riprese video), alcune persone sono rimaste ferite e due hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso –:
per quali motivi sia stato ordinato agli agenti di caricare in viale Romagna uno sparuto gruppo di persone in movimento disarmate che, a giudizio degli interroganti, potevano essere contenute senza l'utilizzo della forza e senza creare inutili tensioni.
(5-02042)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):movimento giovanile
organizzazione dei partiti
estrema sinistra