ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01822

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 154 del 02/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: ANDREUZZA GIORGIA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 02/04/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 02/04/2019
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 02/04/2019
COLLA JARI LEGA - SALVINI PREMIER 02/04/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/04/2019
Stato iter:
03/04/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/04/2019
Resoconto DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 03/04/2019
Resoconto CRIPPA DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 03/04/2019
Resoconto DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/04/2019

SVOLTO IL 03/04/2019

CONCLUSO IL 03/04/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01822
presentato da
ANDREUZZA Giorgia
testo di
Martedì 2 aprile 2019, seduta n. 154

   ANDREUZZA, DARA, ZOLEZZI e COLLA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il distretto della calzetteria femminile di Castel Goffredo ha avuto origine con una serie di spin off da una prima azienda storica nata nel 1925, il Calzificio Noemi (incubator) e nel corso degli anni è diventato una delle più importanti realtà produttive a livello interno e internazionale del settore tessile-moda;

   negli anni ’90 il distretto della calzetteria di Castel Goffredo produceva fino al 70 per cento delle calze acquistate in Europa, tanto da meritare il titolo di «capitale europea della calza», ma a partire dal 2011, con la brusca contrazione delle esportazioni, ha subìto una forte delocalizzazione della produzione all'estero;

   purtroppo, nell'arco di 5 anni l'avvento sul mercato dei nuovi player orientali che hanno imposto strategie low price, il cambiamento strutturale del mercato con l'affermazione di un nuovo e più complicato tipo di clientela (catene monomarca, grande distribuzione organizzata) e la diffusione sui mercati di prodotti contraffatti – non solo sotto il profilo dell'autenticità dei brand ma soprattutto in termini di false dichiarazioni sulla composizione tessile riportata nelle etichette dei prodotti – hanno portato molte imprese storiche del distretto alla chiusura o all'applicazione del concordato fallimentare o ancora al ricorso ad ammortizzatori sociali;

   la presenza sul mercato di capi di scarsa qualità, prevalentemente distribuiti da retailer che operano nel settore fast fashion, ha inoltre un rilevante impatto ambientale, in quanto prodotti tessili concepiti per un consumo «usa e getta» portano a un enorme accumulo di capi d'abbigliamento che, per la bassa qualità delle materie prime o per la tossicità dei coloranti utilizzati, non possono essere inseriti in un processo di recupero o in un'economia circolare;

   dai dati in possesso dell'Associazione tessile e salute di Biella, che ha svolto analisi e ricerche sulla corretta etichettatura dei prodotti della filiera, emergerebbe che gli articoli «non in regola» provengono prevalentemente dalla Cina (45,5 per cento) ma anche da India, Bangladesh, Tailandia, e in minima parte da Spagna, Marocco, Georgia, Portogallo e Belgio, e che negli ultimi anni si è assistito a un inquietante aumento delle dermatiti da contatto con i prodotti tessili, derivante perlopiù dall'impiego di materiali scadenti –:

   se ritenga utile la convocazione di un tavolo di confronto al Ministero dello sviluppo economico per valutare con gli operatori del settore della calzetteria femminile e, soprattutto, del distretto di Castel Goffredo le misure più utili al rilancio dell'intera filiera nel rispetto dell'etica di produzione e della tutela dei consumatori.
(5-01822)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 aprile 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01822

  Il settore moda, e nello specifico il settore della calzetteria, ha conosciuto negli ultimi anni la nascita di numerosi brand di nicchia che si sono imposti a livello internazionale grazie soprattutto ad una proposta innovativa e di qualità.
  A differenza dei grandi marchi e della grande distribuzione, infatti, i brand di nicchia si caratterizzano per una maggiore dinamicità e un maggiore coraggio nelle scelte stilistiche, nelle scelte commerciali e in quelle comunicative, dettando a volte dei veri e propri trend di mercato. In Italia che, comunque, resta uno dei più grandi produttori del mondo del collant, pur tuttavia, così come espresso con l'atto in questione, il settore sta incontrando diverse difficoltà.
  Preliminarmente, vorrei informare su quanto il Ministero dello sviluppo economico ha posto in essere sul alcune delle tematiche che sono esplicitate con l'atto di cui si discute.
  Relativamente alle questioni concernenti le etichette non veritiere e la contraffazione, il Ministero dello sviluppo economico, al fine di garantire al consumatore una informazione corretta sulla qualità del prodotto che si intende acquistare, ha rafforzato l'attuazione alle disposizioni dell'Unione Europea in materia di etichettatura tessile prevedendo anche uno specifico quadro sanzionatorio, che costituisce un effetto di deterrenza per le violazioni delle citate norme europee.
  Il settore del tessile, inoltre, è stato coinvolto nella prima sperimentazione della tecnologia Blockchain che consentirà alle imprese del distretto di cogliere i vantaggi dell'applicazione di tale tecnologia per la tracciabilità dei prodotti lungo la filiera in termini di controllo di qualità, certificazione al consumatore della loro provenienza, contrasto alla contraffazione, garanzia della sostenibilità sociale ed ambientale delle produzioni Made in Italy.
  La problematica del distretto della calzetteria, pertanto, potrà essere inquadrata nel contesto più generale delle misure che consentono da un lato di combattere la falsificazione e dall'altro di valorizzare il prodotto italiano in termini di qualità e sostenibilità sociale ed ambientale dei prodotti e dei processi produttivi.
  Il Mise, inoltre, sta lavorando con la Guardia di finanza e l'Agenzia delle Dogane per potenziare gli strumenti per rilevare preventivamente sia ai confini doganali e sia sul mercato interno i prodotti non sicuri impedendone la distribuzione.
  Gli uffici competenti continuamente promuovono confronti con gli stakeholder, al fine di rilevare le criticità precipue di ciascun settore produttivo ed individuare le misure più idonee per il contrasto alla contraffazione.
  In tale contesto, proprio recentemente, al Mise in data 27 marzo scorso, è stato indetto un incontro con i rappresentanti del settore tessile-moda.
  In questo quadro ritengo di poter dare la disponibilità alla apertura, su richiesta, di uno specifico Tavolo che affronti le problematiche del comparto della calzetteria e del noto distretto della calza di Castel Goffredo (Mn).

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

traffico illecito

industria tessile