ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01809

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 154 del 02/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/04/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/04/2019
Stato iter:
30/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/07/2019
Resoconto CRIPPA DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 30/07/2019
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/04/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/07/2019

DISCUSSIONE IL 30/07/2019

SVOLTO IL 30/07/2019

CONCLUSO IL 30/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01809
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Martedì 2 aprile 2019, seduta n. 154

   BENAMATI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   l'adeguatezza di un sistema elettrico è la capacità strutturale del sistema di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica nel rispetto di prefissati livelli di sicurezza e di qualità. Affinché un sistema elettrico sia ritenuto adeguato, è necessario che sia dotato di risorse di produzione e di trasmissione sufficienti a soddisfare la domanda attesa più un prefissato margine di riserva di potenza. Ciò implica la pianificazione degli investimenti in funzione delle previsioni di crescita della domanda e di una sua ripartizione fra le zone di rete;

   in base alle norme vigenti le attività di trasmissione e dispacciamento dell'energia elettrica sono riservate allo Stato e attribuite in concessione a Terna spa che ha il compito di garantire la continuità e la qualità del servizio di trasmissione e dispacciamento dell'energia elettrica in condizioni di sicurezza per il Paese;

   in particolare, il dispacciamento è l'attività diretta a impartire disposizioni per l'utilizzazione e l'esercizio coordinati degli impianti di produzione, della rete di trasmissione e dei servizi ausiliari, ossia è l'insieme delle attività necessarie a mantenere l'offerta di energia immessa nella rete costantemente uguale alla domanda, rendendo così il sistema elettrico nazionale stabile, adeguato e sicuro;

   è, quindi, Terna il soggetto preposto a garantire l'adempimento di ogni obbligo volto ad assicurare la sicurezza, l'affidabilità, l'efficienza e il minor costo del servizio e degli approvvigionamenti anche per impedire black-out come quello del settembre 2003;

   Terna delibera gli interventi di manutenzione e di sviluppo della rete, a proprio carico, se proprietario della rete, o a carico delle società proprietarie, in modo da garantire la sicurezza e la continuità degli approvvigionamenti, nonché lo sviluppo della rete medesima nel rispetto degli indirizzi del Ministro dello sviluppo economico;

   nel corso dell'audizione del 12 marzo 2019 alla Commissione attività produttive, l'amministratore delegato di Terna ha evidenziato il fatto che la forte crescita delle rinnovabili registrata in Italia negli ultimi anni si è accompagnata a una progressiva decrescita della capacità termoelettrica, al punto che alla fine del 2018 si è riscontrata una capacità termoelettrica disponibile nell'ordine dei 58 Gw contro 76 Gw del 2013, con la conseguente contrazione del margine di riserva che è il dato che esprime sinteticamente quale sia il livello di sicurezza del sistema elettrico nazionale per far fronte a situazioni o di clima estremo o di cambiamento dell'assetto energetico del Paese;

   anche con il piano strategico 2019-2023, presentato il 21 marzo 2019, Terna ha segnalato, tra le criticità, un margine di riserva della capacità installata disponibile che si è ridotta drasticamente dal 2014 al 2015, e si è mantenuta su questi valori sino al 2018 con il margine di riserva che dai 25.000 Mw del 2014 è sceso ai 7.000 Mw del 2018; il Paese, inoltre, è anche fortemente dipendente da importazioni estere;

   dai diversi documenti disponibili sul sito web di Terna (dati di esercizio annuali provvisori, rapporti mensili e Trasparencv report), non risulta chiaro stabilire come venga calcolato il margine di riserva che Terna segnala agli stakeholder, tra essi il Ministero dell'economia e delle finanze, in qualità di azionista, e il Ministero dello sviluppo economico, in qualità di responsabile degli indirizzi e delle autorizzazioni per la costruzione e l'esercizio di grandi impianti per la produzione di energia elettrica (potenza superiore a 300 Mwt) –:

   come si addivenga alla stima dei margini di riserva riportati da Terna sul «Piano strategico 2019-2023» e quale sia, secondo il Ministero, il valore o la percentuale di un margine di riserva congruo rispetto agli impianti installati e disponibili a produrre, al fine di garantire al Paese la sicurezza del sistema elettrico nazionale.
(5-01809)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 30 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01809

  Con riferimento al primo quesito posto dall'interrogante, relativamente a «come si addivenga alla stima dei margini di riserva riportati da Terna sul “Piano strategico 2019-2023”», rispondo, anche sulla base degli elementi forniti dalla stessa Società Terna s.p.a., rappresentando quanto segue.
  La metodologia finalizzata a ricostruire la capacità del sistema elettrico nazionale al fine di soddisfare il fabbisogno di energia è indicata nel cosiddetto Codice di rete (Codice di trasmissione, dispacciamento, sviluppo e sicurezza della rete) al Capitolo 3o (paragrafo 3.7.4) relativo ai «Margini di adeguatezza previsionali».
  Quest'ultimi, detti anche «margini di riserva a salire» rappresentano la differenza tra la capacità di generazione disponibile e il fabbisogno di energia elettrica, aumentato del relativo fabbisogno di riserva operativa.
  Il fabbisogno di riserva operativa è, invece, la capacità di regolazione a salire (e a scendere), da mantenere disponibile sulle unità di produzione e/o sulle unità di consumo abilitate, al fine di garantire la copertura del fabbisogno in caso di eventi accidentali (es. fuori servizio non programmate) o di significativi scostamenti dai programmi, ed è determinato sulla base delle regole tecniche nazionali ed europee.
  La riserva operativa è dimensionata, oltre che a copertura della perdita accidentale dei gruppi termoelettrici, anche in funzione dell'incertezza del carico e della generazione rinnovabile non programmabile.
  Ad oggi, raggiunge valori prossimi ai 4GW ma tenderà ad aumentare al crescere dell'installato eolico e fotovoltaico. Il fabbisogno di energia elettrica, infatti, può raggiungere in estate, in caso di ondate di caldo molto intense, con valori superiori ai 60 GW.
  La capacità di generazione disponibile è pari alla somma della capacità di generazione disponibile interna e dell’import.
  Quanto alla capacità di generazione interna, essa è data dalla somma dei contributi, in termini di capacità disponibile, provenienti dalle diverse fonti, classificate in base alla tecnologia: impianti termoelettrici (incluso il geotermoelettrico e le biomasse), impianti idroelettrici e di pompaggio e infine le rimanenti fonti rinnovabili (eolico e solare).
  È importante evidenziare che esiste una significativa differenza tra «potenza disponibile» e «potenza installata», risultando la prima molto inferiore alla seconda per una serie di vincoli tecnici per il termoelettrico, e vincoli legati alla effettiva producibilità dipendente dalle condizioni meteorologiche per quanto riguarda le fonti rinnovabili.
  Il contributo netto dell'importazione dall'estero è sempre più variabile in inverno (fino a valori nulli in caso situazioni di simultanea scarsità come quella del gennaio 2017 o indisponibilità delle interconnessioni come quella in essere sulla frontiera Svizzera) e leggermente più costante in estate (tra 3 e 8 GW).
  A titolo di esempio, la situazione sul fronte dell'adeguatezza al 31 luglio 2018 alle ore 21:00 è stata la seguente:
   1. capacità di generazione disponibile pari a 58.5 GW, di cui 53,7 GW di capacità di generazione disponibile interna (pari alla somma delle diverse fonti) e 4,8 GW di import;
   2. fabbisogno pari a 47,5 GW;
   3. riserva operativa pari a 4,0 GW.

  Dalla differenza dei valori sopra riportati risulta un valore del margine pari a 7 GW.
  In merito alla capacità di generazione interna, evidenzio ancora che la progressiva decrescita della capacità termoelettrica disponibile verificatasi negli ultimi anni ha influito negativamente sul margine di riserva, aumentando conseguentemente la dipendenza dall'importazione di energia elettrica dall'estero, il cui contributo risulta oggi indispensabile.
  Pertanto, tenuto conto degli impegni assunti nell'ambito della proposta di Piano Nazionale Integrato Energia e Clima circa l'incremento di generazione rinnovabile eolica e fotovoltaica e degli obiettivi di decarbonizzazione (con conseguente ulteriore diminuzione della capacità disponibile), al fine di evitare una ulteriore riduzione del margine di riserva, è indispensabile mettere in campo tutte le azioni programmate sul fronte degli accumuli di energia, del ruolo attivo della domanda, dell'investimento infrastrutturale nelle reti e della realizzazione di nuovi impianti termoelettrici di punta, con tecnologie a basso impatto ambientale, anche attraverso il meccanismo del capacity market, in modo da coordinare la transizione energetica con la sicurezza del sistema.
  Relativamente al secondo quesito posto dall'On. Interrogante, su «quale sia, secondo il Ministero dello sviluppo economico, il valore o la percentuale di un margine di riserva congruo rispetto agli impianti installati e disponibili a produrre, al fine di garantire al Paese la sicurezza del sistema elettrico nazionale», si segnala quanto segue.
  Ai sensi del decreto legislativo n. 93 del 2011 e della convenzione stipulata con il Ministero dello sviluppo economico per la disciplina della concessione relativa alle attività di trasmissione e dispacciamento dell'energia elettrica (decreto MAP 20 aprile 2005 e s.m.i.), TERNA predispone annualmente le analisi generali di adeguatezza del sistema elettrico nazionale e, con cadenza semestrale, le analisi previsionali sui picchi stagionali e sulla potenza disponibile al fine di individuare i possibili scenari di rischio, programmare per tempo le misure necessarie e consentire l'adozione tempestiva delle ulteriori misure per assicurare la sicurezza e l'adeguatezza del sistema elettrico.
  Nell'ambito di tale attività la medesima società effettua, oltre alla verifica del margine a livello nazionale, anche un calcolo zonale nel quale si tiene conto della capacità di scambio tra le zone di mercato.
  Le simulazioni condotte negli ultimi anni hanno mostrato una riduzione della capacità di generazione interna e, conseguentemente, l'incremento della dipendenza dall'importazione di energia elettrica dall'estero, specialmente in caso di condizioni meteo estreme, sia sul fronte delle temperature sia sul fronte delle precipitazioni e della conseguente disponibilità della risorsa idrica.
  Ciò premesso, il valore di riserva congrua per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale è commisurato a parametri di tipo probabilistico in linea con i valori utilizzati a livello europeo che prevedono tipicamente un rischio di distacco di carico involontario per ragioni di adeguatezza (Loss Of Load Expectation – LOLE) non superiore ad una media di 3 ore/anno per l'intero sistema elettrico nazionale, che si può approssimare come corrispondente ad un margine di riserva superiore ad almeno il 20 per cento della punta di carico, (in sostanza dell'ordine di circa 12 GW) in funzione della distribuzione della generazione, dei carichi e della capacità di scambio disponibile tra le varie aree del Paese.
  Ciò detto, il Ministero dello sviluppo economico continuerà a monitorare e valuterà con Terna i citati valori, per garantire l'adeguatezza del sistema soprattutto nella fase di transizione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza d'approvvigionamento

crescita economica

energia elettrica