Legislatura: 18Seduta di annuncio: 150 del 27/03/2019
Primo firmatario: SARLI DORIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 FLATI FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 SAPIA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 TRIZZINO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 CUNIAL SARA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 PAPIRO ANTONELLA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 GIORDANO CONNY MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 TESTAMENTO ROSA ALBA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019 TORTO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2019
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 28/03/2019 Resoconto SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 28/03/2019 Resoconto BARTOLAZZI ARMANDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) REPLICA 28/03/2019 Resoconto SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 28/03/2019
SVOLTO IL 28/03/2019
CONCLUSO IL 28/03/2019
SARLI, SPORTIELLO, MAMMÌ, NAPPI, FLATI, D'ARRANDO, MASSIMO ENRICO BARONI, BOLOGNA, LAPIA, MENGA, NESCI, PROVENZA, SAPIA, TRIZZINO, TROIANO, CUNIAL, SIRAGUSA, PAPIRO, GIORDANO, DI LAURO, TESTAMENTO e TORTO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
nel nostro Paese, nel 2016, risultano utilizzati nella sperimentazione più di 600.000 animali. Gli esperimenti coinvolgono, con diverso numero di utilizzo, varie specie di animali, come ad esempio: cani, conigli, criceti, macachi, topi;
per legge, il ricordo agli animali dovrebbe essere l'ultima via di sperimentazione attuabile e solo se non siano disponibili metodi alternativi. Il numero di animali utilizzati negli esperimenti è ancora molto ampio: una ricerca senza l'uso di animali stenta a partire nel nostro Paese;
in molti Paesi europei già da molti anni vi sono organismi e norme che favoriscono la sperimentazione con modelli sostitutivi al modello animale;
in Olanda, in particolare, dal 2014 è stato istituito il Comitato nazionale olandese – (NCad) per la protezione degli animali utilizzati a fini scientifici che collabora con le istituzioni di quel Paese. Tale comitato mette in pratica il metodo «3 R», che avvia la transizione verso forme di ricerca con metodi sostitutivi con l'obiettivo che, nel 2025, la ricerca con modello animale sia conclusa;
la Germania ha investito negli ultimi anni notevoli stanziamenti pubblici per lo sviluppo di modelli sperimentali senza animali, a fronte di quelli esigui del nostro Paese;
uno degli ultimi rapporti Eurispes ha certificato che l'80 per cento degli italiani è contrario alla sperimentazione animale;
recentemente, il 19 febbraio 2019, la Lav ha consegnato, al Senato della Repubblica con oltre 53 mila firme, una petizione per chiedere al Parlamento e al Governo di destinare almeno il 50 per cento di fondi stanziati per la ricerca in ambito biomedico e sanitario ai metodi che non prevedono l'uso di animali –:
se non ritenga di adottare le iniziative di competenza per avviare un percorso di confronto con gli esperti del settore, con la comunità scientifica, con gli ordini professionali medici e veterinari e con le associazioni di tutela degli animali, sull'individuazione di metodi alternativi nella ricerca sanitaria che non prevedano l'uso di animali.
(5-01771)
Preliminarmente, occorre ricordare che, in ambito europeo, i metodi alternativi all'impiego di animali nella ricerca scientifica devono essere preventivamente validati dall’European Center for the Validation of Alternative Methods, secondo una procedura particolarmente complessa, concordata dagli Stati membri, avente una durata di circa 10 anni.
Nessuno Stato appartenente all'Unione europea può, dunque, impiegare metodi alternativi privi di tale validazione.
Il Ministero della salute pone grande attenzione ai metodi alternativi alla sperimentazione animale, sia promuovendo il finanziamento nel settore dello sviluppo di metodi sostitutivi di animali da parte degli Istituti zooprofilattici, sia in sede di valutazione, ai fini autorizzativi, dei progetti di ricerca che prevedono l'impiego di animali per scopi scientifici.
In particolare, in sede di valutazione dei progetti di ricerca presentati dagli Enti di ricerca pubblici e privati, viene già garantita la rigorosa applicazione dei principi delle «3 R» previsti dalla Direttiva 2010/63/UE nel settore della protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, recepita dall'Italia con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 26.
Peraltro già a partire dal 2015 è stato attivato un Tavolo tecnico sui metodi alternativi all'uso di animali nell'ambito delle attività di sviluppo e ricerca di competenza del Ministero della salute.
Tuttavia, di recente, è stata avvertita la necessità di ampliare l'attività di tale Tavolo e si è ritenuto di istituire un nuovo gruppo di lavoro, attualmente in via di definizione, composto da rappresentanti del Ministero, dell'Istituto superiore di sanità, del Centro di referenza nazionale per i metodi alternativi, benessere e cura degli animali da laboratorio di Brescia, della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, nonché di Enti di ricerca pubblici e privati.
I componenti del Gruppo di lavoro saranno, inoltre, affiancati anche da esperti in sperimentazione animale, metodi alternativi alla sperimentazione animale, bioetica e materie giuridiche.
Concludo, dunque, dando piena assicurazione che le iniziate auspicate dal presente atto ispettivo saranno certamente approfondite da tale Gruppo di lavoro, che ha tra le sue finalità proprio la necessità di promuovere lo studio della normativa – nazionale e dell'Unione europea – in materia, di stimolare una corretta ed approfondita informazione scientifica sia sul benessere degli animali utilizzati ai fini scientifici sia sulle alternative alla sperimentazione animale, di incentivare l'applicazione dei principi delle «3 R», in particolare in ambito didattico, e, infine, di sostenere le iniziative volte a garantire la piena trasparenza negli ambiti dell'impiego di animali nella ricerca scientifica (con particolare riferimento alla tipologia degli animali impiegati, alle condizioni di trattamento, alle finalità delle ricerche ed ai risultati ottenuti sulla base delle medesime ricerche).
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):esperimento su animali
protezione degli animali
ricerca scientifica