ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01650

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 139 del 11/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 11/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/03/2019
Stato iter:
26/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/06/2019
Resoconto MICILLO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 26/06/2019
Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/03/2019

DISCUSSIONE IL 26/06/2019

SVOLTO IL 26/06/2019

CONCLUSO IL 26/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01650
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Lunedì 11 marzo 2019, seduta n. 139

   MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   un incendio è divampato nella notte tra il 6 e il 7 marzo 2019 in un'azienda che tratta rifiuti, la Be.Ma., a Villa Literno, nel Casertano, nella cosiddetta Terra dei fuochi. Le fiamme hanno interessato cumuli di materiale cartaceo, cartoni pressati, che erano posti all'esterno dei capannoni, sul piazzale. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Caserta, che sono riuscite a tenere sotto controllo il rogo;

   in passato, l'azienda era stata oggetto di ispezioni e controlli ambientali da parte delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco. Già in passato era stata posta sotto sequestro, perché vi erano stati trovati più rifiuti rispetto a quanto prescritto. Era, infatti, stata accertata la presenza di circa 15 mila tonnellate di rifiuti a fronte delle duemila prescritte;

   il Presidente del Consiglio parlando ai giornalisti in conferenza stampa a Caserta, al termine della firma in prefettura del protocollo d'intesa sulla Terra dei fuochi sostenne: «da oggi non è più la terra dei fuochi, ma la terra dei cuori», il protocollo d'intesa sottoscritto, il 19 novembre 2018 nella sede della prefettura di Caserta definisce un piano d'azione mirato contro discariche abusive, roghi e traffici illeciti a tutela della salute dei cittadini;

   il documento è stato firmato dal Presidente del Consiglio, dai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell'interno, dello sviluppo economico, della giustizia, della difesa, per il Sud, dal Ministro della salute, dal presidente della regione Campania;

   l'obiettivo del protocollo è tutelare la popolazione che vive in questo territorio che conta circa 90 comuni e 3 milioni di abitanti che hanno diritto alla tutela della salute e a un ambiente salubre, attraverso anche la lotta agli incendi nei siti di stoccaggio dei rifiuti;

   il Vicepremier e Ministro dello sviluppo economico ha dichiarato: «Adesso è il momento della sorveglianza, dell'aiuto dei medici di base grazie al metodo Epica che arricchirà i dati sulla sanità per il monitoraggio degli indici tumorali, l'ispettorato al lavoro, controllare, se serve, le aziende abusive ed illegali che hanno creato scarti di produzione che negli anni hanno bruciato o interrato»;

   la Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo ha avviato il processo contro il Governo italiano per la situazione nella cosiddetta «Terra dei fuochi». L'accusa da cui l'Italia si dovrà difendere è di non aver adottato misure sufficienti per proteggere la salute dei cittadini delle zone comprese tra le province di Napoli e Caserta (Terra dei fuochi) inquinate da discariche abusive e incendi di rifiuti –:

   a partire defila data della firma del protocollo, quanto personale appartenente alle forze dell'ordine e ai corpi militari sia regolarmente impegnato per prevenire, contrastare e reprimere questo gravissimo fenomeno, fatto di discariche abusive e incendi di rifiuti, che in questi anni hanno avvelenato la Terra dei fuochi con grave danno ambientale e per la salute dei cittadini;

   di quali dati statistici disponga il Governo, a partire dalla firma del protocollo, in relazione alle indagini condotte per individuare i responsabili dei reati ambientali;

   quale sia il numero dei roghi sviluppatisi nei siti di stoccaggio dei rifiuti e nelle discariche abusive avvenuti a partire dalla firma del protocollo;

   se siano stati avviati il censimento, la catalogazione e il monitoraggio delle aree sensibili e se il Governo intenda fornire dati al riguardo;

   se sia stato avviato il monitoraggio degli indici tumorali che hanno colpito gli abitanti della «Terra dei fuochi».
(5-01650)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-01650

  Con riferimento alle questioni poste, sulla base degli elementi forniti dall'incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella Regione Campania, negli ultimi anni si è registrata una tendenziale diminuzione del fenomeno degli incendi dolosi di rifiuti nei Comuni delle province di Napoli e Caserta. Infatti, sempre secondo quanto riferito dall'incaricato, l'andamento degli ultimi due anni (si è scesi dai 3.984 interventi complessivi effettuati nel 2012, ai 1.932 interventi alla fine del 2017), in lieve contro tendenza nel 2017, ha ripreso a decrescere significativamente nel 2018, periodo in cui nei Comuni napoletani e casertani sono stati effettuati complessivamente oltre 460 interventi di spegnimento in meno rispetto al periodo gennaio-dicembre del 2017 (pari a circa il 24 per cento in meno). Più nel dettaglio, nel 2018 si sono verificati 1.511 roghi contro i 1.978 del 2017. Tuttavia, è da segnalare che, nel periodo gennaio-febbraio 2019, si sono verificati 93 roghi in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un incremento del 34 per cento. Un ulteriore dato scaturisce dall'attuazione del Protocollo d'Intesa per gli interventi di prelievo e gestione di pneumatici fuori uso abbandonati (PFU). Nell'anno 2018 sono state gratuitamente prelevate nel territorio delle province di Napoli e Caserta, da parte del consorzio Ecopneus, circa 5.000 tonnellate di pneumatici fuori uso, rispetto alle 640 dell'anno precedente.
  L'abbandono dei rifiuti è alimentato anche da aziende o piccoli produttori che smaltiscono illecitamente i materiali di risulta. L'azione della sezione operativa della Cabina di regia presieduta dall'incaricato del Ministero dell'Interno, pertanto, è principalmente rivolta al controllo del territorio dove si trovano tali realtà imprenditoriali. La linea di intervento è volta al controllo straordinario dei territori in cui è più diffuso il fenomeno dei roghi dei rifiuti, mediante un'azione più incisiva che prevede la maggiore concentrazione (in aree e periodi preventivamente determinati) di militari dell'Esercito, coadiuvati dalle Polizie locali, con il coordinamento delle Forze dell'ordine.
  Nell'ambito del dispositivo di controllo, i militari dell'Esercito sono stati chiamati a svolgere un ruolo innovativo, dinamico e fortemente propulsivo. Nel periodo gennaio-dicembre 2018, le azioni congiunte dei militari con le forze di polizia hanno consentito di controllare 426 attività commerciali e imprenditoriali (287 in provincia di Napoli e 139 in quella di Caserta) di cui 210 sono state sequestrate (152 in provincia di Napoli e 58 in quella di Caserta). I veicoli sequestrati sono stati 200 (132 in provincia di Napoli e 68 in quella di Caserta). Le persone denunciate e sanzionate sono state oltre 750 (circa 45 in provincia di Napoli e oltre 300 in quella di Caserta) e le sanzioni amministrative contestate durante i pattugliamenti dell'Esercito ammontano a oltre tre milioni e cinquecentomila euro (di cui due milioni in provincia di Napoli). In particolare, l'incaricato segnala un netto miglioramento dell'azione sanzionatoria complessivamente esercitata dagli operatori di polizia da gennaio a dicembre 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017: circa il 34 per cento in più di controlli ad attività imprenditoriali e commerciali; il 35 per cento in più di esercizi e aziende sequestrate; il 60 per cento in più di veicoli sequestrati; il 34 per cento in più di denunciati all'Autorità Giudiziaria; il 70 per cento in più di persone sanzionate. Un ulteriore dato va evidenziato anche relativamente al mese di gennaio 2019, periodo in cui risultano eseguiti 10 arresti per combustione illecita di rifiuti (articolo 256-bis codice ambiente); mentre nello stesso periodo del 2018 ne erano stati effettuati 3.
  A ciò si aggiunga che, nei primi due mesi di quest'anno, sono state effettuate cinque operazioni straordinarie e diverse azioni di vigilanza da parte dell'Esercito con alcune Polizie locali: complessivamente sono state controllate 48 attività commerciali e imprenditoriali (29 sono state sequestrate), 468 persone (di cui 35 denunciate all'autorità giudiziaria e 31 sanzionate amministrativamente) e 387 veicoli (37 sequestrati). Sono stati rinvenuti 161 nuovi siti di sversamento di rifiuti e contestate sanzioni amministrative per oltre 181.000,00 euro.
  Il Ministero della giustizia ha fatto sapere, inoltre, che, a seguito della recentissima comunicazione del 4 marzo, relativa ad alcuni ricorsi presentati alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo da parte di cittadini residenti in Campania che lamentano la violazione degli articoli 2, 8 e 10 della Convenzione E.D.U., è stata avviata dalla competente direzione del Dipartimento Affari di Giustizia l'istruttoria relativa al monitoraggio sulle inchieste afferenti reati connessi al fenomeno cd. «terra dei fuochi», pertanto solo ad esito di tale complessa istruttoria, si potranno fornire dati verificati.
  Sempre con riferimento all'azione di contrasto rivolta ai territori dove insistono siti di stoccaggio e trattamento rifiuti, alla cui vigilanza sono destinati 135 dei 200 militari che operano per la «Terra dei fuochi», la sezione operativa della cabina di regia sta, peraltro, coinvolgendo i Comuni interessati nella predisposizione di ulteriori accorgimenti che conferiscano maggiore e rinnovata incisività al sistema della vigilanza e si sta potenziando la funzione operativa dei quattro presidi di prossimità (Giugliano in Campania, Massa di Somma, Marcianise e Mondragone) istituiti dalla Regione Campania nell'ambito del piano regionale per il contrasto del fenomeno dell'abbandono dei rifiuti. È stato anche predisposto un Protocollo di intesa per gli interventi di raccolta e rimozione dei rifiuti nei canali di bonifica e irrigazione. Il Ministero dell'interno ha fatto altresì presente che la Direzione regionale dei vigili del fuoco della Campania ha attivato il servizio di reperibilità dei funzionari con qualifica III livello direttivo NBCR e n. 7 squadre di soccorso composte da circa 5 unità, dislocate presso la sede centrale e 5 distaccamenti.
  Per quanto attiene, infine, gli aspetti sanitari, TASL di Caserta – Dipartimento di Prevenzione – Monitoraggio Rischio Ambientale e Registro Tumori ha rappresentato che, a far data dal 20 luglio 2011, monitora l'incidenza oncologica attraverso la tenuta e l'aggiornamento del Registro Tumori della popolazione. Ad oggi, l'attività svolta ha consentito di registrare l'andamento delle diagnosi di tumore maligno formulate ai cittadini di tutti i Comuni della provincia, durante il periodo 2008/2013, compresi quelli residenti nei 34 Comuni della provincia di Caserta che fanno parte dell'area più ampia definita «Terra dei fuochi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

firma di accordo

rifiuti