ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01640

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 138 del 07/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 07/03/2019
Stato iter:
31/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2019
Resoconto BITONCI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 31/07/2019
Resoconto FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/03/2019

DISCUSSIONE IL 31/07/2019

SVOLTO IL 31/07/2019

CONCLUSO IL 31/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01640
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Giovedì 7 marzo 2019, seduta n. 138

   FREGOLENT. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   Iren (con sede a Reggio Emilia e poli operativi a Genova, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Torino, La Spezia e Vercelli) è una delle più importanti multiutility del panorama italiano e opera nei settori dell'energia elettrica, del gas, dell'energia termica per teleriscaldamento, della gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali, e dei servizi tecnologici;

   con deliberazione del consiglio comunale 4 aprile 2018, avente ad oggetto «FSU S.r.l.» – Progetto di scissione parziale non proporzionale asimmetrica con beneficiaria «FCT Holding S.p.A.» – Sub patto comuni Genova e Torino: Approvazione, viene confermata la volontà della città già espressa con deliberazione del consiglio comunale del 30 ottobre 2017, autorizzando Fct Holding S.p.A ad alienare le azioni Iren sulla base di indirizzi che saranno dati dal sindaco di Torino;

   si apprende da notizie di stampa che il comune abbia collocato sul mercato, tramite «Fct Holding Spa», quasi 33 milioni di azioni Iren e che, di conseguenza, per la prima volta la maggioranza delle azioni della società siano detenute da soci privati;

   la vendita di tali azioni, a causa anche dell'azione di governo che sta creando gravi rallentamenti alla crescita economica, non ha però ottenuto i risultati potenzialmente realizzabili (colpevolmente sovrastimati dalla stessa amministrazione comunale);

   le azioni Iren infatti, che a gennaio 2018 quotavano circa 2,50 euro ciascuna sono state vendute a 1,85 euro (valore più basso toccato dal titolo Iren da marzo ad oggi);

   tale operazione speculativa ha generato circa 20 milioni di euro in meno di entrate potenziali rispetto a quanto si sarebbe potuto ottenere procedendo alla vendita in un altro momento: basti pensare che attualmente il valore delle azioni è risalito intorno ai 2,20 euro;

   la scelta di alienare le azioni Iren è stata dettata, a quanto dichiarato dal sindaco di Torino, dalla necessità di finanziare il bilancio cittadino;

   gli organi di stampa riportano la notizia che Genova sembrerebbe intenzionata ad aumentare la propria partecipazione azionaria in Iren portandola al 19 per cento e che questa operazione causerebbe una rappresentanza più significativa anche per la designazione dei vertici del consiglio di amministrazione;

   in questa condizione di fatto Torino potrebbe perdere la possibilità di avere una rappresentanza significativa in Iren in favore della città di Genova e degli altri soci;

   sulla cessione delle azioni Iren è già intervenuta la Corte dei conti che ha contestato all'amministrazione comunale di Torino il fatto che gli introiti siano stati utilizzati in maniera non conforme, destinati infatti alla spesa corrente e non incasellati come «entrate straordinarie di parte capitale», una condotta che secondo i giudici «sconfina nell'elusione normativa e nell'abuso del diritto»;

   Chiara Appendino non ha escluso di ricorrere alla vendita di ulteriori azioni Iren;

   appare quindi evidente che la cessione di azioni Iren (abbia causato fino ad oggi conseguenze disastrose non solo per il bilancio comunale (a causa del basso prezzo a cui sono state vendute e dal momento che l'alienazione definitiva delle azioni non garantirà più i consueti e considerevoli dividendi annuali per la città), ma ha penalizzato ulteriormente l'intera cittadinanza cedendo di fatto il controllo di una società che riveste un significativo ruolo sul piano industriale e occupazionale locale;

   l'articolo 28 della legge 27 dicembre 2012, n. 289, dispone al comma 1, che «allo scopo di assicurare il perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica il Ministero dell'economia e delle finanze provvede all'acquisizione di ogni utile informazione sul comportamento degli enti ed organismi pubblici di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, avvalendosi dei propri rappresentanti nei collegi sindacali o di revisione presso i suddetti enti ed organismi e dei servizi ispettivi di finanza pubblica» –:

   se il Governo intenda assumere iniziative fine di avviare, per quanto di competenza, una verifica, in ordine ai profili contabili e finanziari, presso il comune di Torino relativamente alla gestione della sua partecipazione in Iren, attivando i servizi ispettivi della ragioneria generale dello Stato, in ordine al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica.
(5-01640)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione V (Bilancio)
5-01640

  In riscontro alla richiesta dell'onorevole interrogante di attivazione dei Servizi ispettivi della Ragioneria generale dello Stato relativamente alla gestione della partecipazione del Comune di Torino nella società IREN, si fa preliminarmente presente che il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ha comunicato di non essere a conoscenza dei fatti rappresentati.
  È opportuno fare presente, peraltro, che, in generale, ai sensi dell'articolo 239 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, spetta all'Organo di revisione la vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione relativamente alla corretta allocazione ed utilizzo delle risorse provenienti dalle scelte operate dagli Organi politici dell'Ente.
  Riguardo alla specifica richiesta di attivare una verifica ispettiva, si ritiene utile precisare che i Servizi ispettivi di finanza provvedono all'esecuzione di verifiche amministrativo-contabili sulla base di un programma annuale, redatto valutando sia le tematiche da approfondire secondo l'incidenza delle stesse sulla finanza pubblica, sia selezionando gli enti con parametri oggettivi, estrapolati dalle banche dati utilizzate dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
  Ciò premesso, comunque, alla luce delle criticità evidenziate dall'onorevole interrogante e delle perplessità espresse dalla Corte dei Conti, si dà assicurazione che sarà valutato l'inserimento dell'ispezione richiesta nelle future programmazioni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria del gas

azione

industria elettrica