ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01538

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 130 del 20/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: D'ARRANDO CELESTE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
SAPIA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
TRIZZINO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019
VOLPI LEDA MOVIMENTO 5 STELLE 20/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 20/02/2019
Stato iter:
21/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/02/2019
Resoconto D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 21/02/2019
Resoconto COLETTO LUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 21/02/2019
Resoconto D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/02/2019

SVOLTO IL 21/02/2019

CONCLUSO IL 21/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01538
presentato da
D'ARRANDO Celeste
testo di
Mercoledì 20 febbraio 2019, seduta n. 130

   D'ARRANDO, DI LAURO, MASSIMO ENRICO BARONI, BOLOGNA, LAPIA, MAMMÌ, MENGA, NAPPI, NESCI, PROVENZA, SAPIA, SARLI, SPORTIELLO, TRIZZINO, TROIANO e LEDA VOLPI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la legge n. 180 del 1978, nota anche come «legge Basaglia», è un caposaldo della legislazione nazionale in tema di disabilità mentale che ha avuto il merito di porre fine ad un trattamento inumano delle persone con disabilità mentale, disponendo la chiusura degli ospedali psichiatrici cosiddetti manicomi: passando da una logica di esclusione sociale e di emarginazione ad una di responsabilità verso il malato, di trattamento umano, di garanzia dei diritti umani ed inclusione all'interno della società;

   secondo l'Organizzazione mondiale della sanità tale legge è «uno dei pochi eventi innovativi nel campo della psichiatria su scala mondiale»;

   attualmente il sistema dei dipartimenti di sanità mentale svolge il ruolo di interfaccia primaria con i malati psichiatrici, anche se con carenza di risorse e personale adeguato e con strutture mancanti o inidonee;

   negli ultimi anni sono emersi nuovi disturbi mentali, tra cui i disturbi legati alla depressione e i disturbi dell'ansia, i disturbi alimentari, i disturbi dell'attenzione, i già vasti problemi legati all'autismo, il gioco d'azzardo patologico;

   l'assistenza psicologica all'interno delle scuole può essere uno strumento efficace per la prevenzione e la diagnosi precoce, utili a contrastare l'insorgere e lo sviluppo di malattie psichiche;

   è pressoché assente uno strumento di gestione emergenziale della salute mentale, che possa trattare quei casi che necessitano un intervento urgente e che invece vengono trattati con personale sanitario non formato in maniera specifica;

   investire in azioni atte a prevenire il disturbo mentale, comporterebbe, se non nell'immediato, quanto meno nel medio e nel lungo periodo, ingenti risparmi nella spesa pubblica, dovuti a minori spese sanitarie ed assistenziali;

   sono trascorsi circa 18 anni da quando la Consulta nazionale per la salute mentale, creata presso il Ministero della salute, ha terminato i propri lavori; essa diede grande impulso ad una discussione molto fertile sul tema della disabilità mentale, dando inizio ad una serie di rinnovamenti e aggiornamenti importanti;

   oggi si rende necessario e improrogabile ricreare nuovamente tale organo, con la partecipazione di dirigenti esperti del Ministero della salute e del Ministero della giustizia, di esponenti delle società scientifiche più rappresentative a livello nazionale di psichiatria, dell'università e della ricerca, e di associazioni di pazienti e di familiari, di referenti delle regioni e degli ordini professionali –:

   se intenda adottare iniziative per ricostituire la Consulta nazionale per la salute mentale al fine di affrontare le tematiche esposte in premessa.
(5-01538)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 febbraio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01538

  Desidero ringraziare gli Onorevoli interroganti per l'atto ispettivo in esame, in quanto esso mi consente di segnalare che, con decreto ministeriale del 24 gennaio 2019, il Ministro della salute ha già provveduto ad istituire un Tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale.
  Mi permetto, allora, di illustrare gli obiettivi di tale tavolo.
  Di certo, la prima mission dell'organismo risiede nel rafforzamento delle iniziative rivolte alla prevenzione e cura dei «quadri» psicopatologici, attraverso l'individuazione di percorsi terapeutici sempre più adeguati ai bisogni dei pazienti con disagio psichico, nonché alle necessità dei loro familiari e degli operatori sanitari preposti alla presa in carico: ciò, peraltro, anche al fine di ridurre il ricorso al trattamento sanitario obbligatorio/volontario e, quindi, i costi che comportano gli interventi socio-sanitari.
  Negli ambiti del Tavolo verrà avviato, altresì, un confronto con i principali «attori» del processo di cura in salute mentale, onde acquisire ogni utile informazione per individuare ulteriori interventi per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dei soggetti portatori di disagio psichico.
  Infatti, al Tavolo di lavoro vengono assegnati i seguenti compiti:
   1) verificare lo stato di implementazione delle linee guida, documenti scientifici e accordi in Conferenza Stato-Regioni ed Unificata, in attuazione del Piano di azioni nazionale per la salute mentale;
   2) verificare l'appropriatezza dei percorsi di trattamento e riabilitazione erogati dai servizi territoriali e dai servizi psichiatrici di diagnosi e cura;
   3) approfondire l'esistenza di eventuali criticità riscontrate nei servizi territoriali, ed elaborare proposte per il loro superamento e per l'ottimizzazione della rete dei servizi, attraverso il loro potenziamento;
   4) proporre azioni operative e normative che favoriscano l'attuazione dei più appropriati modelli di intervento per la diagnosi, la cura e la riabilitazione psicosociale dei portatori di disagio psichico, finalizzati alla riduzione dei trattamenti sanitari obbligatori e volontari, della contenzione meccanica e della stessa terapia farmacologica.

  Desidero aggiungere che il Tavolo ha la durata di tre anni, ed è composto da rappresentanti istituzionali centrali e regionali, nonché da rappresentanti di istituti nazionali, delle società scientifiche, delle associazioni di familiari, e dei vari Ordini professionali.
  Inoltre, a conferma della necessità di un confronto sul tema sempre aperto agli altri attori istituzionale e della società civile, potranno essere invitati a partecipare ai lavori del Tavolo ulteriori rappresentanti di istituzioni pubbliche, associazioni e di altre società scientifiche.
  Concludo dando piena assicurazione che il tema del disagio psichico riveste carattere di assoluta priorità per il Ministero della salute: circostanza, questa, testimoniata non da vuote formule programmatiche ma da iniziative concrete come quella, appena illustrata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia mentale

diritti umani

prevenzione delle malattie