Legislatura: 18Seduta di annuncio: 130 del 20/02/2019
Primo firmatario: ORSINI ANDREA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 20/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VALENTINI VALENTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/02/2019
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 20/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 21/02/2019 Resoconto ORSINI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 21/02/2019 Resoconto MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) REPLICA 21/02/2019 Resoconto ORSINI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 21/02/2019
SVOLTO IL 21/02/2019
CONCLUSO IL 21/02/2019
ORSINI e VALENTINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
il vicepresidente del Consiglio dei ministri Luigi Di Maio, nelle scorse settimane ha incontrato l'esponente dei gilet gialli francesi, Christophe Chalençon, il quale, da quanto rivelato da un «fuorionda» registrato e trasmesso durante la trasmissione Piazzapulita sul canale La7 ha affermato testualmente quanto segue: «Abbiamo dei paramilitari pronti a intervenire perché anche loro vogliono far cadere il Governo. Oggi è tutto calmo ma siamo sull'orlo della guerra civile»;
dalla stessa fonte risulta anche la conferma da parte di Christophe Chalençon dei rapporti con il M5S, laddove lo stesso precisa che «l'alleanza c'è assolutamente»;
proprio sulla base del suddetto incontro, la Francia ha deciso di richiamare il proprio Ambasciatore in Italia, Christian Masset, e solo dopo l'intervento del Quirinale lo stesso è rientrato in Italia;
tuttavia, non risulta, a tutt'oggi, alcuna presa di posizione da parte del vicepresidente Di Maio e del Presidente del Consiglio Conte rispetto alla gravità di tale incontro, che assume connotati ancora più gravi alla luce di un recente episodio avvenuto a Parigi nei giorni scorsi, dove i gilet gialli hanno aggredito in strada, con esplicite ingiurie antisemite, il filosofo Alain Finkielkraut, figlio di ebrei polacchi scampati ad Auschwitz;
nonostante talune prese di distanza da parte di alcuni dirigenti del M5S nei confronti delle fasce violente ed eversive presenti all'interno dei gilet gialli francesi, non è stata sconfessata l'interlocuzione politica fra M5S e gilet gialli, in vista delle prossime elezioni europee, che ha coinvolto il Governo ai massimi livelli, esponendo l'Italia a un gravissimo danno di credibilità internazionale e di rapporto con gli altri Paesi europei –:
quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere, in seguito ai fatti citati che destano particolare preoccupazione, al fine di ricondurre su un piano di correttezza, parità e amicizia le relazioni diplomatiche dell'Italia con la Francia, anche in considerazione degli intensi scambi commerciali di interesse strategico per il nostro Paese.
(5-01531)
Gli scambi cui abbiamo assistito recentemente non sono tali da rimettere in discussione la natura delle relazioni bilaterali tra Italia e Francia. Queste sono infatti fortemente radicate nella storia e consolidate su molteplici livelli, che vanno da quello politico a quello economico, da quello sociale a quello culturale. I Presidenti Mattarella e Macron in occasione del loro recente colloquio telefonico hanno sottolineato l'importanza «per ciascuno dei due Paesi, della relazione franco-italiana, che si alimenta di legami storici, economici, culturali e umani eccezionali». Così come ricordato dagli stessi Capi dello Stato, «la Francia e l'Italia, che hanno costruito insieme l'Europa, hanno una responsabilità particolare per operare di concerto alla difesa e al rilancio dell'Unione europea».
I contatti di questi ultimi giorni confermano peraltro una reciprocità di posizioni e visioni: anche Parigi guarda all'Italia come a un grande Paese legato alla Francia da vincoli storici di amicizia, che è comune volontà preservare. Da entrambi i lati vi è l'interesse e l'impegno a rafforzare il dialogo politico, in linea con quanto espresso dal Presidente Conte che ha sottolineato come «i rapporti tra Italia e Francia sono così solidi da un punto di vista storico, culturale ed economico che non possono certo essere messi in discussione da singoli episodi».
Così come evidenziato dal Ministro Moavero Milanesi, le relazioni tra gli Stati, specie nell'Unione europea, sono caratterizzati da una vivace miscela di cooperazione e competizione, i due sistemi Paese di Italia e Francia sono in concorrenza e la dialettica potrebbe continuare, preservando auspicabilmente garbo e attenzione alle sensibilità dell'altro Paese. È, tuttavia, importante che l'Ambasciatore francese sia rientrato in tempi relativamente brevi visti i molti legami tra i due Paesi e le mille ragioni per mantenere un quadro di sostanziale normalità.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):crimine contro l'umanita'
elezioni europee
trattamento crudele e degradante