ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01433

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 122 del 07/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/02/2019
Stato iter:
14/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/02/2019
Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 14/02/2019
Resoconto DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/02/2019

DISCUSSIONE IL 14/02/2019

SVOLTO IL 14/02/2019

CONCLUSO IL 14/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01433
presentato da
DI MAIO Marco
testo di
Giovedì 7 febbraio 2019, seduta n. 122

   MARCO DI MAIO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   nel 1998 nasce il progetto della nuova questura approvato dal consiglio comunale di Rimini, attraverso lo strumento di un piano integrato sulla base di un accordo tra Ministero dell'interno, comune di Rimini e privato realizzatore che vedeva come sede l'area di via Ugo Bassi;

   nel 2005, Ministro dell'interno Pisanu, viene siglato un pre-contratto di affitto pari a 3,3 milioni di euro all'anno tra la società Da.Ma. che ha costruito la questura e il Ministero dell'interno;

   il comune di Rimini propose al Ministero dell'interno una procedura di esproprio circa l'utilizzo della struttura rimandando il contenzioso sull'affitto ad altra sede, procedura su cui la prefettura non diede autorizzazione;

   tutti i Ministri dell'interno che si sono succeduti nel corso degli anni, da quando è nato il progetto nel 1998, hanno sempre confermato la scelta della sede definitiva della questura di Rimini in via Ugo Bassi;

   da ultimo, era stato sottoscritto con il Ministro pro tempore Minniti un patto per la sicurezza che ribadiva quale sede definitiva della questura proprio quella di via Ugo Bassi e stabiliva che solo in via provvisoria, ed in attesa del ripristino funzionale della struttura, sarebbe stato utilizzato l'immobile di piazzale Bornaccini;

   la ratio, era che anche altri organi dello Stato, a partire dalla Guardia di finanza, e uffici pubblici decentrati sul territorio avrebbero potuto trovare spazi negli edifici di via Ugo Bassi al fine di utilizzare tutte le superfici utili e dividere i costi dell'affitto declinando uno dei progetti più innovativi dell'Agenzia del demanio, cioè «riunire gli uffici pubblici in un'unica sede e ridurre spazi e costi per le Pubbliche Amministrazioni in un'ottica di maggiore efficientamento»;

   l'Agenzia del demanio stava già producendo il progetto per la riqualificazione e ristrutturazione degli edifici di via Ugo Bassi, operando sulla base della legge n. 122 del 2010;

   a fronte di quanto riportato, poche settimane fa, il Sottosegretario per la giustizia Jacopo Morrone ha annunciato che la questura di Rimini sarebbe stata invece allocata presso l'edificio di palazzo Bornaccini;

   suddetto annuncio pone una serie di interrogativi che necessitano di tempestiva e adeguata risposta da parte del Ministero dell'interno, soprattutto in ragione del blocco della procedura di acquisto della sede di via Ugo Bassi da parte di Inail, i cui costi di acquisto e ristrutturazione funzionale sarebbero stati ampiamente ripagati dagli affitti di polizia di Stato ed altri uffici decentrati dello Stato;

   si preferisce pagare un affitto ad un proprietario privato con il rischio di lasciare nel più assoluto degrado un'area di 30 mila metri quadrati –:

   sulla base di quali decisioni di Governo sia avvenuto il richiamato annuncio da parte del Sottosegretario per la giustizia nell'ambito di una competenza che non sarebbe la sua e sulla base di quali motivazioni sarebbe stata assunta la decisione sulla sede definitiva della questura di Rimini presso Palazzo Bornaccini; se, ove tale decisione fosse confermata, non si palesi il rischio di un evidente danno erariale.
(5-01433)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 14 febbraio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-01433

  Signor Presidente, On.li Deputati, l'interrogazione dell'On.le Di Maio consente al Governo di ribadire il proprio determinato impegno nel voler rafforzare la capacità operativa delle forze di polizia e a migliorarne le condizioni logistiche.
  In questi otto mesi di lavoro sono stati molteplici gli interventi normativi che abbiamo messo in campo a favore delle forze dell'ordine con uno stanziamento complessivo di ben 2,7 miliardi di euro.
  In particolare, è stato previsto nella legge di bilancio per il 2019 un piano di assunzioni straordinarie per 6.150 unità, che servirà a ripianare totalmente gli organici che, per la Polizia di Stato, saranno ulteriormente ampliati fino a tornare alla consistenza precedente ai tagli operati dalla legge «Madia».
  Ma importanti risorse sono state stanziate anche per gli interventi di logistica. Nel decreto sicurezza abbiamo previsto 10,5 milioni di euro per il 2018 e 36,6 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2025 da destinare alle esigenze della Polizia di Stato.
  Venendo al merito della questione posta dall'interrogante, devo premettere che gli Uffici della Questura e della Polizia Stradale di Rimini hanno attualmente sede in sei diversi stabili di proprietà privata, inadeguati a soddisfare le esigenze sia logistiche che operative, tra i quali, in particolare, l'edificio sede dell'Ufficio Immigrazione che è tra l'altro da rilasciare su ordinanza comunale.
  Sin dal 1995 sono state avviate ricerche per allocare tutti gli uffici presso un'unica struttura, individuata poi in uno stabile in costruzione della Società DA.MA s.r.L, sito in Via Ugo Bassi. Nel corso degli anni successivi le trattative non hanno mai portato ad un accordo definitivo per la locazione dell'immobile, anche per l'indisponibilità della parte proprietaria di accettare il canone stabilito dall'Agenzia del Demanio.
  Nel frattempo, la struttura proposta ha subito un processo di degrado al quale la parte proprietaria non ha potuto fare fronte a causa di problematiche economiche che ne hanno determinato il fallimento.
  Negli anni successivi si è pensato di riorganizzare gli Uffici statali nel territorio riminese sul modello del « Federal Building». Nel 2017 l'Agenzia del Demanio ha redatto uno studio di fattibilità per la realizzazione, nello stabile in questione, di un unico Compendio – « Cittadella della Sicurezza» – che avrebbe dovuto ospitare, oltre agli Uffici della Questura, anche la Sezione della Polizia Stradale e della Guardia di Finanza.
  Tale studio di fattibilità è stato trasmesso all'INAIL per una valutazione economica ai fini dell'acquisto dello stabile attraverso il curatore fallimentare della Società DA.MA s.r.l.
  L'ipotesi, in un primo momento, non ha avuto corso perché l'Istituto previdenziale, al pari dell'Amministrazione dell'Interno, era impossibilitato a finanziare i cospicui interventi di riqualificazione della struttura.
  Successivamente, sulla base di alcune disposizioni introdotte dalla legge di bilancio per il 2017, che consentono l'acquisto di stabili non ancora in locazione alla Pubblica Amministrazione, l'INAIL ha nuovamente manifestato interesse ad acquisire l'immobile a nuove condizioni.
  A tal fine, parallelamente all’iter avviato da quell'istituto per la concretizzazione della compravendita, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha trasmesso all'Agenzia del Demanio, per le valutazioni di competenza, un documento relativo alla efficiente distribuzione degli spazi all'interno della struttura, in funzione delle esigenze degli uffici di polizia.
  Nelle more del perfezionamento dell’iter avviato con l'INAIL e della progettazione degli indispensabili interventi di recupero conservativo del cespite di via Ugo Bassi, sono state avviate iniziative per l'individuazione di sedi provvisorie idonee ad ospitare gli uffici della Questura di Rimini che, come già evidenziato, si trovano in condizioni di grave sofferenza logistica.
  In data 15 dicembre 2017 la Prefettura ed i sindaci dei comuni della provincia di Rimini sottoscrivevano il «Patto per la sicurezza avanzata della provincia di Rimini» che, all'articolo 16, prevedeva, da un lato, l'impegno delle parti interessate a promuovere ogni azione utile affinché la realizzazione del Compendio potesse avvenire nel periodo compreso tra il 2019 ed il 2020, dall'altro, l'individuazione di una soluzione transitoria per gli Uffici della Questura presso l'immobile della società Diegaro s.r.l. sito in piazzale Alessandro Bornaccini.
  Appare evidente che i tempi indicati nel Patto per la Sicurezza del 2017 con riferimento alla realizzazione della Cittadella della sicurezza – 2019/2020 – risultavano fin troppo ottimisti a fronte della consistenza degli interventi da realizzare e soprattutto per le difficoltà di reperire le risorse economiche per finanziare i lavori.
  Difficoltà rese ancor più palesi dalla recente indisponibilità dichiarata dall'INAIL e dall'Agenzia del Demanio ad intervenire sull'immobile di via Ugo Bassi.
  Nonostante ciò oggi l'Amministrazione dell'Interno, sia a livello centrale che periferico, intende continuare a perseguire gli obiettivi delineati nel Patto per la sicurezza e che finora non sono stati realizzati.
  Il Dipartimento della pubblica sicurezza ha, pertanto, avanzato la proposta di acquisto e ristrutturazione dell'immobile per un totale stimato di circa 30 milioni di euro, da finanziare con fondi del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E.).
  Nelle more dell'inserimento di tale proposta nel piano di riparto dei fondi CIPE, il Ministero dell'interno ha attivato le procedure per assicurare la disponibilità dell'immobile ubicato in Piazzale Alessandro Bomaccini quale sede provvisoria degli Uffici della Questura di Rimini. A tal riguardo, informo che il 31 gennaio scorso la società Diegaro s.r.l ha accolto con favore le proposte dell'Amministrazione dell'interno, accettate formalmente con lettera del successivo 4 febbraio.
  Concludo, ribadendo quanto ho già avuto modo di dichiarare in occasione della mia recente visita a Rimini e cioè che stiamo lavorando per portare avanti un percorso parallelo, ovvero, da un lato, procedere con la soluzione transitoria in modo da assicurare nell'immediato una sede dignitosa alle forze di polizia e, dall'altro, realizzare il progetto più ambizioso della Cittadella della Sicurezza, obiettivo che non può non essere condiviso da tutte le amministrazioni coinvolte.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

locazione immobiliare

utilizzazione del terreno