ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01398

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 120 del 05/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: SISTO FRANCESCO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 05/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/02/2019
Stato iter:
07/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 07/02/2019
Resoconto SISTO FRANCESCO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2019
Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 07/02/2019
Resoconto SISTO FRANCESCO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/02/2019

SVOLTO IL 07/02/2019

CONCLUSO IL 07/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01398
presentato da
SISTO Francesco Paolo
testo di
Martedì 5 febbraio 2019, seduta n. 120

   SISTO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   le indiscrezioni dei giorni scorsi sulla chiusura del centro di accoglienza per richiedenti asilo del Cara di Bari Palese sembrano aver trovato conferma in un post pubblicato su facebook dal Ministro interrogato (il 3 febbraio 2019), che ha condiviso un articolo in cui si citano i centri prossimi alla chiusura secondo fonti del Viminale;

   la notizia appena riportata, oltre a destare sconcerto e preoccupazione, sta riversando problematiche non indifferenti sia a livello lavorativo, per le 96 persone impiegate nel centro, sia per i circa 350 migranti attualmente ospitati;

   come riportato da fonti giornalistiche, a giugno del 2018 c'erano circa 1900 persone nel centro che ha una capienza massima di 744, ma negli ultimi 2-3 anni il centro ha accolto una media di 1400-1500 persone, tarando lo standard organizzativo su quelle persone e provando a trasformare, in un primo momento, i contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, per poi, successivamente, considerato l'esubero di personale, ridurre gli stessi di circa il 50 per cento;

   si tratterebbe di un centro che riveste un ruolo fondamentale per l'accoglienza e l'integrazione dei migranti, poiché rappresenta il primo presidio in cui questi ultimi ricevono piena assistenza e un luogo dove poter intraprendere un percorso di integrazione;

   la notizia appena riportata, oltre a confermare la poca chiarezza del Governo sulle politiche da intraprendere sul tema dell'immigrazione e soprattutto dei rimpatri, tema su cui le notizie vengono apprese per mezzo dei social, dimostra altresì la scarsa attenzione sui centri di accoglienza –:

   se il Ministro interrogato intenda fornire gli opportuni chiarimenti circa la prevista chiusura dei grandi centri di accoglienza, tra cui il Cara di Bari, sul dislocamento degli attuali ospiti presenti in tale struttura e in merito al personale contrattualizzato, indicando in quale luogo, in provincia di Bari, saranno accolti i richiedenti asilo alla luce dell'affluenza sul territorio in questione.
(5-01398)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 febbraio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-01398

  Signor Presidente, Signori Deputati, le disposizioni contenute nel decreto-legge «sicurezza e immigrazione», n. 113 del 2018, sono dedicate per una parte consistente ad un nuovo approccio al tema dell'immigrazione, che tiene conto dell'impegno del Governo di consolidare la drastica diminuzione degli arrivi già in atto (-80 per cento nel 2018 rispetto al 2107 e -95 per cento dall'inizio dell'anno rispetto all'analogo periodo del 2018).
  La costante contrazione dei flussi di ingresso di richiedenti asilo ha comportato nel 2018 una riduzione del numero di migranti in accoglienza: infatti, mentre alla data del 1o gennaio risultavano presenti nelle strutture 148.502 migranti, al 30 giugno dello stesso anno si registravano 129.501 persone, con una riduzione di 19.001 unità, corrispondente ad un decremento percentuale pari al 12,80 per cento.
  Il trend in diminuzione ha trovato conferma anche nel secondo semestre, considerato che al 31 dicembre 2018 si sono registrate n. 109.348 presenze, con una riduzione complessiva, su base annua, di 39.154 persone, pari al 26,37 per cento.
  Il calo drastico degli sbarchi e le nuove disposizioni introdotte con il decreto-legge hanno reso possibile avviare il progressivo superamento dei centri di grandi dimensioni, che hanno comportato effetti negativi oltre che nell'impatto con le collettività locali anche sull'efficienza dei servizi forniti ai migranti, privilegiando nel contempo l'accoglienza nei centri di più piccole dimensioni.
  In questo senso, si è già provveduto alla dismissione delle strutture site nei comuni veneti di Bagnoli di Sopra e di Cona e del comune laziale di Castelnuovo di Porto.
  Recentemente è stato dato avvio ad un piano di redistribuzione graduale nel territorio siciliano dei migranti ospiti del centro di Mineo.
  Ad oggi non risulta programmata la dismissione del centro di accoglienza sito nel comune di Bari Palese, a cui fa riferimento l'interrogante e che attualmente ospita 507 migranti, di cui 14 nuclei familiari.
  In ogni caso, si sottolinea che per i richiedenti asilo già accolti strutture dismesse viene disposto il trasferimento in altri centri di accoglienza, in modo da assicurare una equilibrata dislocazione nel territorio, mentre per tutti coloro che sono in possesso dei necessari requisiti – titolari di protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati e titolari dei permessi per casi speciali previsti dal decreto-legge n. 113 del 2018, viene disposto il trasferimento nella rete del SIPROIMI (ex Sprar).

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

integrazione dei migranti

soppressione di posti di lavoro