ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01396

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 120 del 05/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORE GENNARO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2019
CECCANTI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/02/2019
Stato iter:
07/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 07/02/2019
Resoconto CECCANTI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2019
Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 07/02/2019
Resoconto CECCANTI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/02/2019

DISCUSSIONE IL 07/02/2019

SVOLTO IL 07/02/2019

CONCLUSO IL 07/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01396
presentato da
MIGLIORE Gennaro
testo presentato
Martedì 5 febbraio 2019
modificato
Giovedì 7 febbraio 2019, seduta n. 122

   MIGLIORE, ORLANDO, CECCANTI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in data 2 febbraio 2019 si è appreso, con notizia rilanciata da tutti media, che sarebbe stato revocatoli dispositivo di scorta nei confronti del noto giornalista d'inchiesta Sandro Ruotolo;

   l'Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale del dipartimento di pubblica sicurezza aveva assegnato il richiamato dispositivo a protezione del Ruotolo nel 2015, quando aveva ricevuto esplicite minacce dal boss dei casalesi Michele Zagaria, per via delle sue inchieste sul traffico di rifiuti tossici in Campania;

   immediata è stata la reazione da parte della Federazione nazionale della stampa nel criticare la decisione di revoca;

   il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, intervistato in merito, ha testualmente affermato che «Sono del parere che i soggetti a rischio vanno sempre protetti. Di volta in volta i parametri sono quelli anche della maggiore visibilità, del tipo di inchieste, di tutto ciò che si esprime nell'ambito di un'attività lavorativa giornalistica» e inoltre ha aggiunto che «il diritto alla sicurezza non deve mai ridurre la sicurezza dei diritti»;

   si sa che le organizzazioni criminali sono sempre pronte a colpire i soggetti, soprattutto quelli con un elevato grado di visibilità e vulnerabilità, perché la mafia non dimentica –:

   se corrisponda a verità quanto riportato dalla stampa, per quali ragioni sarebbe stata assunta la decisione di revoca della scorta e se il Ministro interrogato intenda agire, per quanto di competenza, per rivedere tale decisione al fine di assicurare il richiamato dispositivo di protezione per l'incolumità di Sandro Ruotolo, garantendo allo stesso la possibilità di svolgere il proprio delicato lavoro di giornalista d'inchiesta.
(5-01396)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 febbraio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-01396

  Signor Presidente, Signori Deputati, com’è noto, la valutazione delle situazioni di potenziale esposizione a pericolo individuale è effettuata, in attuazione della legge n. 133 del 2002, sulla base di valutazioni tecniche operate ad un duplice livello:
   quello locale, nell'ambito della riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia, presieduta dal Prefetto e con la partecipazione dei vertici provinciali delle Forze di Polizia, che forniscono gli elementi informativi raccolti in sede istruttoria;
   quello centrale, a cura dell'Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza Personale (UCIS) presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'interno, cui spetta il coordinamento degli elementi raccolti in sede locale con eventuali ulteriori dati e la conseguente adozione delle definitive determinazioni di merito.

  Venendo al caso segnalato dagli interroganti, informo che la misura tutoria in favore del dottor Ruotolo – operativa dall'inizio del mese di maggio del 2015 ed assegnata all'Arma dei Carabinieri – è stata disposta, su proposta della Prefettura di Roma, a seguito di minacce verbali da parte del boss dei casalesi Zagaria, segnalate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. La misura tutoria era stata configurata in quella di 3o livello.
  Tale dispositivo è stato mantenuto sino all'aprile 2018 quando, in occasione della periodica revisione delle posizioni individuali, in assenza di elementi sintomatici di esposizione a pericolo in sede locale, la Prefettura di Roma ha proposto, in via prudenziale, la rimodulazione della misura tutoria al 4o livello di rischio!
  La predetta valutazione è stata ratificata dall'UCIS il 20 aprile 2018.
  Successivamente, il 29 ottobre 2018, la Prefettura di Roma ha proposto la revoca del dispositivo nei confronti del dottor Ruotolo, in considerazione del progressivo affievolimento del grado di esposizione a rischio del giornalista.
  Pertanto, l'8 gennaio 2019, l'UCIS ha disposto la revoca della misura a far data dal 15 febbraio.
  Tuttavia, a seguito di approfondimenti istruttori, il predetto Ufficio ha disposto, il 4 febbraio, la sospensione del provvedimento di revoca della misura, in attesa di ulteriori elementi richiesti alle Prefetture di Roma, Napoli e Caserta, al fine di un aggiornamento delle informazioni concernenti il dr. Ruotolo che, allo stato, continua, quindi, a rimanere destinatario di una misura di protezione di 4o livello in carico al Reparto Scorte e Sicurezza Carabinieri di Roma.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

professioni del settore delle comunicazioni

dispositivo di sicurezza