ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01328

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 116 del 29/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: MORETTO SARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 29/01/2019
CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 30/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 29/01/2019
Stato iter:
30/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/01/2019
Resoconto CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 30/01/2019
Resoconto GALLI DARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 30/01/2019
Resoconto CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 30/01/2019

DISCUSSIONE IL 30/01/2019

SVOLTO IL 30/01/2019

CONCLUSO IL 30/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01328
presentato da
MORETTO Sara
testo presentato
Martedì 29 gennaio 2019
modificato
Mercoledì 30 gennaio 2019, seduta n. 117

   MORETTO, CENNI, CIAMPI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   quella «geotermica» è una forma di energia naturale che trova origine dal calore della terra e, tra le energie rinnovabili, ha un valore aggiunto che condivide soltanto con l'idroelettrico: la continuità della produzione. La geotermia, quindi, può essere intesa come un elemento importante per la green economy e un sostegno significativo per sviluppare politiche low carbon;

   lo sviluppo corretto della geotermia porta con sé inoltre non solo benefici ambientali, contribuendo in maniera importante alla lotta contro i cambiamenti climatici, ma offre anche importanti occasioni per la creazione di nuovi posti di lavoro;

   l'Italia è il Paese dove l'energia geotermica è stata sfruttata per la prima vota a fini industriali. Il nostro Paese è infatti uno dei principali produttori di energia geotermica a livello mondiale;

   da quanto si apprende da fonti stampa nell'ultimo decreto sugli incentivi alle energie rinnovabili (denominato Fer 1) non sarebbero stati inseriti i fluidi geotermici a media ed alta entalpia (di cui all'articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo n. 22 dell'11 febbraio 2010 e successive modificazioni);

   il 20 dicembre 2018 la Conferenza unificata ha espresso parere negativo allo schema di decreto Fer 1, in particolare per quanto riguarda la mancanza di adeguate agevolazioni per il settore geotermico e quello idroelettrico;

   tra gli operatori del settore, le associazioni categoria e le numerose comunità dove tali impianti sono presenti, è forte l'allarme rispetto alle ricadute negative per lo sviluppo economico, occupazionale e sociale locale che potrebbe causare la mancanza degli incentivi;

   tali indirizzi sono stati confermati dal Viceministro dello sviluppo economico nella risposta alla interrogazione a risposta immediata in Commissione attività produttive della Camera n. 5/01184 resa in data 9 gennaio 2019, nel corso della quale il Governo ha fatto riferimento, rispetto agli incentivi previsti nell'ambito dell'elaborazione del «Fer 2», alla geotermia tradizionale riferita solitamente agli impianti ad alta entalpia (di cui all'articolo 1, comma 3, del decreto legislativo n. 22 dell'11 febbraio 2010), ma non alla citata geotermia a media e bassa entalpia –:

   se nel decreto ministeriale «Fer 2» verranno inseriti appositi incentivi riservati agli impianti con fluidi geotermici a media ed alta entalpia, di cui all'articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo n. 22 dell'11 febbraio 2010.
(5-01328)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 30 gennaio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01328

  Rispondo al question time in discussione, relativo all'incentivazione della produzione elettrica da impianti geotermici a media e alta entalpia, con totale reiniezione dei fluidi nelle stesse formazioni di provenienza e comunque con emissioni nulle, rappresentando quanto segue.
  Con il cosiddetto decreto ministeriale FER2 il Governo intende valorizzare le tecnologie innovative e a basso impatto ambientale, che possono dare un concreto contributo nei prossimi tre anni agli obiettivi di decarbonizzazione del settore elettrico.
  La geotermia innovativa a emissioni nulle rientra potenzialmente tra queste tecnologie, tuttavia occorre riflettere sugli esiti dei precedenti decreti di incentivazione, che mettono in luce una significativa difficoltà di autorizzazione di questi impianti e dunque pongono qualche dubbio sul reale contributo atteso.
  Si ricorda che gli incentivi per gli impianti geotermici a media e alta entalpia sono stati contenuti in due precedenti decreti di incentivazione, e precisamente il decreto del Ministro dello sviluppo economico 6 luglio 2012 e il successivo decreto 23 giugno 2016.
  Il decreto del 2012 riconosceva per 25 anni una tariffa omnicomprensiva di valore compreso tra 137 e 200 euro/MWh, al variare della temperatura del fluido geotermico nell'intervallo tra 151 oC e 235 oC. Tale decreto ammetteva questi impianti agli incentivi direttamente, vale a dire senza partecipazione a procedura di asta o previa iscrizione a registri. Tuttavia, nonostante queste regole di accesso particolarmente vantaggiose, nessun impianto è stato incentivato, sostanzialmente perché nessun impianto è stato autorizzato per tempo. Si ricorda che gli impianti in questione, realizzati nell'ambito delle procedure ordinarie, sono autorizzati da Regioni o Province, e solo quando rientranti tra quelli cosiddetti pilota, vengono autorizzati dal Ministero dello sviluppo economico (DGS-UNMIG) di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e di intesa con la Regione interessata.
  Il successivo decreto 23 giugno 2016 ha mantenuto, per gli impianti in questione, lo stesso livello di incentivazione, prevedendo però la previa iscrizione a un registro, con una potenza complessiva incentivabile pari a 30 MW. Per venire incontro alle richieste degli investitori, che segnalavano i tempi lunghi necessari per le autorizzazioni, il decreto concedeva la possibilità di iscrizione al registro semplicemente previo ottenimento del riconoscimento (da parte del Ministero dello sviluppo economico se impianti pilota, da parte della Regione per gli altri) del carattere nazionale o locale delle risorse geotermiche rinvenute, riconoscimento ben antecedente al rilascio della concessione o dell'autorizzazione alla costruzione, pure richieste per tutte le altre fonti. Sono stati iscritti a registro, in posizione utile per il successivo accesso agli incentivi, sette impianti, che hanno saturato tutta la potenza incentivabile. Altri quattro impianti, per una potenza totale di 19,3 MW, non sono stati ammessi appunto per la saturazione della potenza incentivabile.
  Poiché gli operatori interessati hanno segnalato difficoltà e rallentamenti delle procedure di autorizzazione alla costruzione degli impianti, sollecitando una proroga del termine di entrata in esercizio, il Governo ha valutato favorevolmente la norma di proroga di 24 mesi, contenuta nell'articolo 3, comma 1-ter, del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, convertito in legge 21 settembre 2018, n. 108.
  Nonostante le domande siano state presentate ormai da vari anni, ad oggi nessun impianto risulta avere ottenuto l'autorizzazione e le criticità, anche relative a giudizi negativi di compatibilità ambientale, permangono. Oltre all'analisi del tema degli incentivi, al fine di evitare che gli stessi risultino inefficaci, sarebbe auspicabile aprire altresì una riflessione con le Regioni interessate e con gli operatori volta ad individuare gli ostacoli ed a migliorare la proposta progettuale e l'inserimento nel territorio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

energia rinnovabile

energia geotermica

creazione di posti di lavoro