ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01283

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 111 del 22/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: PRISCO EMANUELE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 22/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 22/01/2019
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 22/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 22/01/2019
Stato iter:
23/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/01/2019
Resoconto MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 23/01/2019
Resoconto CANDIANI STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 23/01/2019
Resoconto MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/01/2019

SVOLTO IL 23/01/2019

CONCLUSO IL 23/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01283
presentato da
PRISCO Emanuele
testo di
Martedì 22 gennaio 2019, seduta n. 111

   PRISCO, MONTARULI e DONZELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nella città di Torino si trovano numerosi centri sociali, tra i quali figurano quello denominato «Askatasuna» e «Asilo occupato», facenti riferimento il primo all'area autonoma e il secondo all'area anarchica;

   i due suddetti centri sociali sono siti a poca distanza l'uno dall'altro e, nonostante siano entrambi tenuti sotto osservazione da parte delle forze dell'ordine, gli interventi delle stesse vengono vanificati a causa di azioni disturbanti degli occupanti;

   nel Borgo Aurora gli occupanti abusivi dell’«Asilo occupato» più volte hanno circondato le forze dell'ordine durante le retate, minacciando i cittadini e consiglieri che lavorano per una riqualificazione del borgo;

   nello specifico, una consigliera di FDI Circoscrizione 7-To, Patrizia Alessi, da anni viene minacciata; è stata presa di mira la sua abitazione con cortei e scritte ingiuriose e minacce di ogni sorta (tra cui la morte), il tutto specificato e documentato in diverse denunce presentate negli uffici della Digos e al vicino commissariato di polizia;

   gli stessi del centro «Asilo occupato» hanno anche occupato dieci alloggi ATC in via Aosta 31, un intero stabile privato in corso Giulio Cesare 45, e affittato anche alcuni appartamenti privati nei pressi dell'asilo occupato;

   inoltre, poco distante dall’«Asilo occupato», in via Bologna, si trova La Nuvola Lavazza, un edificio che spesso viene vandalizzato dagli anarchici, in quanto contrari alla riqualificazione dell'area;

   nel 2017, in occasione di alcuni controlli sulla vendita di alcolici svolti dalle forze dell'ordine in piazza Santa Giulia a Torino, gli agenti si sono trovati costretti a fronteggiare per due volte nel giro di pochi giorni gli occupanti del centro sociale «Askatasuna» che accorsi sul posto hanno aggredito le forze dell'ordine, obbligandole di fatto a far intervenire il reparto mobile per ripristinare l'ordine pubblico e la legalità;

   tale stato di cose sta trasformando determinate zone della città in una sorta di zone franche, in mano a organizzazioni violente che sembrano trovare una collocazione nei citati centri sociali –:

   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritenga di assumere ogni iniziativa di competenza per permettere lo sgombero immediato dei suddetti centri sociali e ripristinare una situazione di legalità e di decoro negli spazi citati.
(5-01283)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 gennaio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-01283

  Signor Presidente, Signori Deputati,
  le sedi dei centri sociali «Asilo occupato» e «Askatasuna» di Torino, insistono, a poca distanza l'uno dall'altro, rispettivamente, in Piazza della Repubblica e nel quartiere Aurora, aree urbane connotate da altissima densità di cittadini stranieri e da problematiche connesse alla micro criminalità diffusa.
  Il centro sociale «Asilo occupato» è in uno stabile di proprietà del comune di Torino, occupato fin dal 1998 da soggetti di area anarchica ed è utilizzato come alloggio di esponenti del movimento ma anche come sede di incontri, dibattiti e concerti. La struttura, nel tempo, è stata più volte sgomberata e nuovamente occupata.
  In questo contesto è da tempo al centro dell'attenzioni delle Forze dell'Ordine e, su segnalazione di queste, dell'Autorità Giudiziaria, la vicenda che riguarda la Consigliera della VII circoscrizione comunale, Patrizia Alessi, oggetto di azioni di disturbo da parte del movimento anarchico, per l'attività politica svolta a sostegno della riqualificazione del quartiere Aurora.
  Con riferimento, poi, al centro sociale «Askatasuna», organizzazione di area marxista-leninista, diretta filiazione del movimento di autonomia operaia degli anni ’70, l'occupazione, risalente al 1996, riguarda anch'essa uno stabile di proprietà comunale, adibito in passato a scuola materna.
  Nel suo ambito gravitano un centinaio di attivisti che, anche in questo caso, allo scopo di autofinanziarsi organizzano assemblee, incontri politici ed altro.
  Negli anni numerosi esponenti dei citati centri sociali sono stati sottoposti a misure cautelari e/o di prevenzione nonché a procedimenti penali conclusisi con condanne di varia entità.
  Risulta, inoltre, che alcuni esponenti dei centri in parola hanno agevolato l'occupazione di locali, tra cui quelli menzionati nell'interrogazione, da parte di immigrati e famiglie in condizioni di marginalità sociale.
  Ciò detto, è evidente che le occupazioni arbitrarie costituiscono un fenomeno diversificato e possono essere oggetto di protagonismo da parte di famiglie con disagio abitativo, di gruppi dell'antagonismo politico, di illegalità diffuse.
  È fondamentale, quindi, agire in chiave di prevenzione, attraverso una costante e attenta vigilanza del territorio e degli immobili non utilizzati, ciò per impedire fenomeni di illegalità e di evitare il consolidarsi di situazioni di fatto.
  È altresì necessaria una rigorosa politica degli sgomberi, utile anche a ridurre il numero delle situazioni risalenti nel tempo, secondo i mirati percorsi previsti dalle più recenti disposizioni di legge.
  Richiamo in tal senso le norme contenute nel cosiddetto decreto «sicurezza ed immigrazione», che, oltre a contemplare un inasprimento delle pene per gli organizzatori ed i promotori dell'occupazione, introducono misure per salvaguardare i diritti dei proprietari degli immobili attraverso:
   la prevenzione di nuove occupazioni, secondo le direttive che saranno impartite dai Prefetti a livello provinciale;
   la fissazione di una procedura da seguire per il rilascio degli immobili abusivamente occupati, nella quale sono coinvolte tutte le Amministrazioni interessate; 
   l'indicazione di un termine certo, che non potrà in ogni caso superare un anno, entro il quale la medesima procedura deve concludersi;
   il riconoscimento al proprietario o altro avente diritto di un indennizzo per la mancata disponibilità del bene, senza dovere attendere i tempi più lunghi del giudizio civile.

  Il Governo confida che le citate nuove procedure potranno finalmente portare a soluzione i numerosi casi di occupazioni arbitrarie, alcuni dei quali risalenti nel tempo.
  In aderenza alle nuove direttive in materia di occupazioni, i casi segnalati dagli onorevoli interroganti sono, quindi, attentamente monitorati in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e Sicurezza Pubblica, per procedere all'individuazione delle modalità, dei tempi e delle priorità degli interventi di sgombero.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona franca