ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01270

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 111 del 22/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: TONDO RENZO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
Data firma: 22/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 22/01/2019
Stato iter:
23/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/01/2019
Resoconto TONDO RENZO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
 
RISPOSTA GOVERNO 23/01/2019
Resoconto VOLPI RAFFAELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 23/01/2019
Resoconto TONDO RENZO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/01/2019

SVOLTO IL 23/01/2019

CONCLUSO IL 23/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01270
presentato da
TONDO Renzo
testo di
Martedì 22 gennaio 2019, seduta n. 111

   TONDO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il Presidente del Consiglio ha dichiarato recentemente che l'Italia, dopo il Niger è pronta a portare le proprie truppe anche in Ciad per contribuire ad addestrare e formare le forze armate locali. Si tratta in sostanza di un'operazione destinata a rafforzare la presenza italiana nei territori africani per prevenire e contrastare il traffico dei migranti. Sarebbe infatti utile la stabilizzazione di questi territori africani da cui partono migliaia di persone per raggiungere l'Europa e che alcune volte, come accaduto nei giorni scorsi, muoiono in mare;

   è necessario che il nostro Paese non sia lasciato solo nell'accogliere i migranti economici e i richiedenti asilo, e che l'Unione europea intervenga con decisione sia sul fronte degli investimenti (con risorse economiche) in loco per creare in questi Stati opportunità di lavoro operando anche attraverso la formazione professionale dei loro abitanti, sia nel portare soccorso in mare come previsto dalle convenzioni internazionali, sia infine nell'apprestare un piano di ricollocamento in Europa dei migranti che giungono direttamente sul nostro territorio;

   le missioni internazionali costituiscono un elemento di fondamentale importanza perché dirette soprattutto, anche grazie alla professionalità dei militari italiani, a stabilizzare territori come quelli sopra citati da dove partono persone che fuggono da guerre o persecuzioni, ma anche da fame e povertà e che giungono in Italia o in Europa per migliorare le loro condizioni di vita;

   nella scorsa legislatura il Movimento 5 Stelle aveva votato contro l'invio dei militari impegnati nelle missioni internazionali, mentre la Lega Nord si era astenuta sempre su questo argomento. Occorre pertanto chiarire quale sia l'atteggiamento del Governo in merito alle missioni internazionali e perché nella scorsa legislatura sia il Movimento 5 Stelle sia la Lega avevano manifestato perplessità sulle missioni dei militari italiani all'estero che, tra l'altro, proprio grazie alla loro professionalità ed al loro valore, accrescono il prestigio italiano in campo internazionale –:

   quale sia l'orientamento del Governo in merito alle missioni internazionali.
(5-01270)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 gennaio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-01270

  Ringrazio l'interrogante per consentire al Dicastero l'opportunità di ribadire la posizione del Governo in merito al tema, quanto mai attuale, della partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali.
  Ritengo siano eloquenti, al riguardo, le parole pronunciate dal Ministro della difesa lo scorso 19 dicembre alla Camera, in occasione del dibattito per la proroga delle Missioni internazionali relative all'ultimo trimestre del 2018: «Proseguiremo nel nostro sforzo per dare risposte e fronteggiare le diverse minacce che direttamente ed indirettamente riguardano gli interessi del Paese».
  Da queste parole emerge – ritengo – che il punto della questione non sia l'essere a favore o contro l'impegno internazionale, bensì lo stabilire cosa rivesta effettivo rilievo per l'interesse nazionale e agire di conseguenza, calibrando il contributo italiano in funzione degli obiettivi del Governo e delle esigenze del Paese.
  Ed è questa, onorevoli colleghi, la direzione nella quale l'Esecutivo, attraverso il Dicastero, sta operando le sue scelte, ben ponderate e ben ribadite nel Contratto di Governo: mi riferisco, in particolare, alla scelta di recuperare risorse da aree che, anche grazie al contributo dei militari italiani, sono oramai in via di stabilizzazione – a mero titolo di esempio, pensiamo a Mosul in Iraq, o all'Ovest dell'Afghanistan – per reimpiegarle là dove insistono più attuali minacce alla sicurezza nazionale.
  Pensiamo, sempre a titolo di esempio, all'area sub-sahariana e, in particolare, allo stesso Niger che l'interrogante ha menzionato: uno Stato afflitto da strutturali problemi di sicurezza – in primis traffici illegali e terrorismo di varia matrice – il cui impatto sul nostro Paese è di tutta evidenza. Ebbene, in Niger, su richiesta delle autorità locali, un anno fa è stata avviata una missione bilaterale di supporto che siamo riusciti solo recentemente a sbloccare dopo un lungo stallo politico, e che potrà finalmente svilupparsi in direzione della stabilizzazione dell'area.
  Naturalmente – e mi accingo a concludere – siamo ben consapevoli del fatto che rimodulare una presenza militare è un processo complesso e articolato, che richiede un approfondito esame anche in merito alle conseguenze di una eventuale riduzione dell'impegno, in termini di personale e assetti, in aree divenute di minor interesse strategico.
  Ebbene, è anche nell'ottica di questa consapevolezza che il Dicastero sta operando tali valutazioni, finalizzate ad assicurare un impiego dello Strumento militare ancor più efficace, oculato e, soprattutto, calibrato alle concrete e attuali necessità del Paese, sempre nel rispetto degli impegni assunti in seno alle Alleanze e Organizzazioni di cui siamo parte.
  Sento, infine, di dover concludere questo mio intervento ringraziando tutti i nostri soldati, marinai, avieri e carabinieri per quanto svolgono quotidianamente per garantire la sicurezza dei cittadini e del Paese ovunque essa possa essere, direttamente o indirettamente, compromessa.
  Non è retorica – il mondo ce li invidia.
  Grazie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

missione d'inchiesta

asilo politico

risorsa economica