ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01079

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 97 del 08/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: RUOCCO CARLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/12/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/12/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01079
presentato da
RUOCCO Carla
testo di
Sabato 8 dicembre 2018, seduta n. 97

   RUOCCO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il Consorzio Venezia Nuova è il concessionario del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la realizzazione degli interventi di salvaguardia di Venezia e della laguna. Il «piano generale degli interventi» tenta di coniugare la difesa di Venezia e dell'ecosistema lagunare con i problemi di carattere ambientale che da tempo investono il territorio e con le barriere del Mose che consentono di separare temporaneamente la laguna dal mare quando è previsto un evento di acqua alta;

   il 29 ottobre piazza San Marco è stata evacuata dopo che l'acqua alta aveva raggiunto livelli tra i più alti di sempre (quasi 160 centimetri) con l'allagamento di circa il 75 per cento della città, causando danni ingenti perfino nella Basilica di San Marco, al Battistero e alla Cappella Zen, dove campeggia la famosa Madonna con la scarpa dorata. Sono stati danneggiati anche i due capolavori di Mirò, i portoni in bronzo e il pavimento a mosaico. In un solo giorno la Basilica è invecchiata di 20 anni; è la quinta volta nella sua storia che la Basilica si allaga, la seconda dal 2000. Carlo Alberto Tesserin, primo procuratore di San Marco, ha dichiarato: «La chiesa ha una struttura di mattoni che imbevuti di acqua salmastra si ammalorano anche fino a un'altezza di diversi metri, mettendo a rischio la tenuta dei mosaici che adornano le volte. Rimane il fatto che ci era stato promesso, a noi Procuratori di San Marco, a Venezia e a tutta l'umanità, che tali eventi non sarebbero più accaduti». Il prezzo delle dighe mobili del «sistema Mose» è arrivato a 5,493 miliardi di euro, ma l'insieme delle opere deliberate per la salvaguardia della laguna raggiunge quota 8 miliardi; restano da investire ancora 500-600 milioni di euro;

   nel dicembre 2014, il prefetto di Roma ha nominato due amministratori straordinari provvisori per il Consorzio Venezia Nuova, l'ingegnere Francesco Ossola, titolare di uno studio di progettazione e docente al dipartimento di ingegneria strutturale edile e geotecnica al politecnico di Torino, e Luigi Magistro, vicedirettore dell'Agenzia delle dogane. Nell'aprile 2015 è stato nominato anche Giuseppe Fiengo vice avvocato generale dello Stato, al fine di condurre la gestione amministrativa del soggetto privato concessionario unico dello Stato per le opere di salvaguardia della laguna di Venezia. Nel marzo 2017 si è dimesso Luigi Magistro;

   dopo oltre quattro anni la gestione commissariale, anche per gli elevati compensi degli amministratori straordinari provvisori stessi e i loro numerosi nuovi consulenti, sarebbe costata diversi milioni di euro, dei quali 2,582 milioni di euro agli amministratori straordinari, ai membri del consiglio direttivo e alla direzione generale nel triennio 2015-2017, come risulta a pagina 104 nella nota integrativa al bilancio 2017 –:

   se, valutato il lungo tempo trascorso, sia prevista a breve la fine naturale dell'onerosa amministrazione straordinaria provvisoria, che per sua stessa natura, non può certamente essere «sine die»;

   se la gestione straordinaria abbia progressivamente e drasticamente ridotto la «produzione» industriale di opere pubbliche da parte del concessionario Consorzio Venezia Nuova, come rilevato dal provveditorato interregionale delle opere pubbliche di Venezia;

   se la stessa gestione commissariale avviata dalla prefettura di Roma abbia scongiurato eventuali danni per lo Stato, stante l'eccessivo protrarsi dei tempi di realizzazione delle importanti opere di sicurezza idraulica affidate in concessione, che ha provocato a fine ottobre 2018 danni ingenti ai veneziani e all'inestimabile patrimonio artistico e architettonico di Venezia;

   se il Governo non ritenga opportuno, per quanto di competenza, attivare le procedure ispettive e conoscitive previste dall'ordinamento, anche al fine di prendere in considerazione ogni eventuale sottovalutazione di significativi profili di accertamento, nonché per fugare qualsiasi ombra nei fatti descritti e ogni dubbio sul rigoroso rispetto delle vigenti normative a tutela del bene comune.
(5-01079)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

concessionario

acqua salata

opera d'arte