Legislatura: 18Seduta di annuncio: 92 del 28/11/2018
Primo firmatario: D'ARRANDO CELESTE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 TRIZZINO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 VOLPI LEDA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 SAPIA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018 SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2018
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 29/11/2018 Resoconto SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 29/11/2018 Resoconto COMINARDI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 29/11/2018 Resoconto D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 29/11/2018
SVOLTO IL 29/11/2018
CONCLUSO IL 29/11/2018
D'ARRANDO, MASSIMO ENRICO BARONI, BOLOGNA, LAPIA, MAMMÌ, MENGA, NAPPI, NESCI, PROVENZA, SAPIA, SARLI, SPORTIELLO, TRIZZINO, TROIANO e LEDA VOLPI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
da una nota recentemente diffusa dalla Ong Save the Children risulta che in Italia 1 milione e 200 mila bambini sono al di sotto della soglia di povertà assoluta; si denuncia così una vera e propria emergenza nazionale;
in seguito alla crisi economica e alla conseguente diminuzione degli strumenti di protezione sociale, è aumentato vertiginosamente lo stato di povertà assoluta in tutto il Paese: dal 2005, gli indigenti sono passati dal 3,3 all'8,4 per cento della popolazione italiana;
nel corso di dieci anni, dal 2008 ad oggi, quando i poveri assoluti erano poco meno di 400 mila, la povertà nel nostro Paese si è triplicata colpendo maggiormente bambini ed adolescenti;
secondo il rapporto Istat, la condizione di severa indigenza minorile ha un'elevata incidenza, pari al 12,1 per cento gravando per il 10,5 per cento sulle famiglie caratterizzate da almeno un figlio minore e rimanendo molto diffusa tra quelle con tre o più figli minori, circa per il 20,9 per cento;
secondo gli stessi dati, inoltre, mentre il numero di minorenni in condizioni di estrema povertà è raddoppiato, nelle fasce d'età più avanzate la situazione è rimasta pressoché stabile: la povertà assoluta ha inciso sugli over 65 del 4,5 per cento;
lo studio di Openpolis «La crescita della povertà tra i minori» evidenzia come l'aumento della povertà infantile sia collegato a fenomeni che minano la coesione sociale, come la dispersione scolastica e il mancato sviluppo personale e cognitivo;
poiché l'impoverimento delle famiglie ha causato una forte emergenza della povertà infantile con il continuo incremento di bambini e ragazzi indigenti, appare indispensabile intervenire in favore dei minori e delle loro famiglie per offrire maggiore tutela e garantire loro un futuro;
è conclamato che le risorse destinate all'infanzia e ai giovani sono da considerarsi non come una spesa ma come un investimento indispensabile per il progresso perché rappresentano senz'altro un volano per lo sviluppo ed il benessere della società tutta –:
se il Governo, nella definizione del nuovo reddito di cittadinanza, non intenda introdurre un criterio che tenga prioritariamente conto delle famiglie con minori in povertà assoluta, in quanto sono proprio questi ultimi i più colpiti dall'impoverimento e più bisognosi di una efficace rete di servizi sociali.
(5-01026)
Con riferimento all'atto parlamentare proposto dall'onorevole D'Arrando, con il quale si chiede se il Governo nella definizione del reddito di cittadinanza intenda tenere conto delle famiglie con minori in povertà assoluta, premetto che la misura, che è in fase di definizione, non potrà non tener conto delle situazioni di maggiore fragilità.
Tra i beneficiari del reddito di cittadinanza una parte molto rilevante sarà quindi costituita da nuclei familiari con figli minori, trattandosi di una categoria nella quale, come ricordato anche dagli interroganti, si riscontra un'alta incidenza della condizione di povertà.
Per garantire maggiore tutela a bambini e ragazzi in condizione di povertà si prevede di incrementare il beneficio economico spettante ai componenti adulti del nucleo familiare qualora siano presenti minori.
Inoltre, quanto al bisogno da parte dei minori in condizioni di povertà di una rete efficace di servizi sociali, preciso che l'introduzione del reddito di cittadinanza sarà supportata dai servizi in favore dei beneficiari, con riferimento non solo a quelli forniti dai Centri per l'impiego, ma anche a quelli offerti dai Servizi sociali dei comuni, in rete con gli altri servizi territoriali, chiamati ad intervenire in presenza di particolari fragilità o bisogni sociali, tra i quali rilevano quelli dei minori all'interno di nuclei familiari con bisogni complessi.
Posso, dunque, non solo assicurare, ma garantire che il Governo nella messa a punto dei criteri per il riconoscimento del reddito di cittadinanza terrà doverosamente conto dei bisogni dei nuclei familiari con minori in povertà assoluta in modo da rendere la misura adeguata alle concrete situazioni di disagio in cui versa un numero sempre più consistente di famiglie.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):coesione economica e sociale
sicurezza sociale
sviluppo personale