ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01006

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/11/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/11/2018
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 28/11/2018
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/11/2018

SVOLTO IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01006
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 27 novembre 2018, seduta n. 91

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   si ritiene che in materia di appalti pubblici, ai lavoratori non siano garantite le necessarie tutele sotto molteplici profili;

   in particolare, nei casi in cui viene applicato il criterio del minor prezzo si può di fatto verificare un contrasto con quei principi di mercato atti a garantire, contestualmente, occupazione e produzione di utili nel pieno rispetto delle leggi;

   ci sono dei costi strumentali ai doveri normativamente imposti di salvaguardare i diritti dei lavoratori, quali, in particolare, il diritto all'equa retribuzione, garantito dall'articolo 36 della Costituzione, e il diritto alla sicurezza sul lavoro, che, in applicazione di un criterio al ribasso, hanno inevitabilmente ricadute negative sulle posizioni dei lavoratori impiegati nell'esecuzione dei contratti pubblici;

   troppo spesso si è riscontrato lo sfruttamento della forza lavoro per rendere sostenibili offerte economicamente inadeguate. Ciò accade nonostante la normativa in materia abbia previsto dei correttivi, come il rispetto dei minimi retributivi previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro, per escludere che l'estremizzazione della libera concorrenza e la presentazione di offerte economiche con ribassi possano avere gravi ripercussioni sul trattamento dei lavoratori impiegati nell'appalto;

   del pari, non di rado viene violato l'obbligo di inserimento delle clausole sociali nella documentazione di gara, che impongono all'appaltatore di impegnarsi a garantire la stabilità occupazionale del personale che è già impiegato nell'esecuzione del lavoro o del servizio alle dipendenze del «gestore uscente», ma anche laddove si rispetta tale obbligo, è accaduto che vengano imposte ai lavoratori condizioni contrattuali peggiorative –:

   se e quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato, per quanto di competenza, affinché vengano concretamente tutelati i lavoratori negli appalti pubblici dagli effetti negativi del criterio del minor prezzo.
(5-01006)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-01006

  Il delicato tema degli appalti pubblici, della loro regolare aggiudicazione nonché, soprattutto, del riconoscimento delle tutele dei lavoratori impegnati nella realizzazione delle opere pubbliche appaltate, non può che richiedere particolare attenzione.
  Va subito detto che l'attuale «Codice dei Contratti», di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016, ha sostanzialmente ridotto la discrezionalità delle stazioni appaltanti in merito alla scelta del criterio di aggiudicazione delle gare.
  Il criterio del prezzo più basso è stato, infatti, circoscritto ad ipotesi residuali di aggiudicazione, mentre quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa è divenuto, per la maggior parte dei casi, il parametro ordinario per l'individuazione del miglior contraente.
  Ciò premesso evidenzio che, purtroppo, il disconoscimento delle tutele dei lavoratori interessati dalla realizzazione di opere oggetto di gara d'appalto potrebbe verificarsi a prescindere dal criterio d'aggiudicazione adottato dalla singola stazione appaltante.
  È piuttosto opportuno, semmai, interrogarsi su quali siano gli strumenti, preventivi e repressivi da mettere in atto per debellare questo deprecabile fenomeno.
  In tale ottica, le verifiche condotte dall'ispettorato nazionale del lavoro rivestono un ruolo di fondamentale importanza.
  Com’è noto, gli Ispettorati territoriali del lavoro svolgono un'intensa attività di tutela dei diritti dei lavoratori, mirata alla repressione delle irregolarità derivanti dall'inosservanza delle leggi in materia di lavoro e legislazione sociale.
  Con specifico riferimento all'attività di vigilanza riguardante il settore degli appalti, i dati del 2017 evidenziano l'accertamento di 9.895 fattispecie illecite.
  È obiettivo di questo Governo, per il tramite dell'azione di vigilanza condotta dai soggetti istituzionali a ciò deputati, implementare l'attività di controllo sui luoghi di lavoro, potenziando le risorse umane a ciò deputate.
  L'obiettivo è, quindi, quello di garantire che le società appaltatrici applichino ai propri lavoratori tutti gli istituti normativi e contrattuali previsti dai contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative, adottando i relativi provvedimenti da segnalare alle stazioni appaltanti.
  Riteniamo che le stazioni appaltanti pubbliche debbano assicurare la massima attenzione sui costi del lavoro e della sicurezza, costi che non possono ammettere compressioni o sottostime, in ragione del fatto che essi si giustificano con la tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori.
  Alla luce di quanto finora rappresentato, concludo affermando che l'azione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali proseguirà nell'implementazione di tutte quelle attività di prevenzione e repressione delle irregolarità evidenziate dall'interrogante, a tutela dei diritti dei lavoratori e contro ogni eventuale forma di sfruttamento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

retribuzione del lavoro

diritto del lavoro

parita' retributiva