ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Abbinamenti
Atto 5/01003 abbinato in data 28/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: MAGI RICCARDO
Gruppo: MISTO-+EUROPA-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 27/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GEBHARD RENATE MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 27/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/11/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/11/2018
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-+EUROPA-CENTRO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 28/11/2018
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-+EUROPA-CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/11/2018

DISCUSSIONE IL 28/11/2018

SVOLTO IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01001
presentato da
MAGI Riccardo
testo di
Martedì 27 novembre 2018, seduta n. 91

   MAGI e GEBHARD. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   a quanto si apprende da fonti di stampa, il 9 novembre 2018, mentre il Ministro interrogato si accingeva ad entrare nell'aula congressi della Lumsa in via di Porta Castello per partecipare ad un convegno, la signora Eleonora, casalinga 59enne residente a Borgo Pio che afferma di essere scesa in strada per fare la spesa, accortasi della presenza del Ministro, dall'altro lato della strada ha iniziato a fischiare e a gridare «buffone»;

   in proposito la donna ha affermato: «i miei fischi hanno subito attirato l'attenzione di un gruppetto di circa quattro poliziotti in borghese che si sono precipitati dall'altro lato della strada, mi hanno ordinato di smettere di fischiare. Uno di loro mi ha afferrato le braccia per impedirmi di portare le dita alla bocca e fischiare ancora», A quel punto Eleonora cerca di divincolarsi e cade a terra;

   in quel momento interviene anche Romano Ancona, responsabile del bar in via di Porta Castello, chiedendo agli agenti di lasciarla;

   «il dirigente mi ha chiesto il documento – afferma Eleonora – gli ho detto che non l'avevo. L'ho esibito ai suoi colleghi quando mi hanno caricata sulla volante per portarmi al commissariato di zona». Dopo un'ora di attesa, la donna sarebbe uscita dal posto di polizia con una denuncia per non aver esibito subito il documento;

   i fatti qui riportati, testimoniati da un video e dalla testimonianza del signor Ancona, oltre che della diretta interessata, suscitano particolare allarme, in quanto, secondo gli interroganti, violano il diritto di ciascun cittadino, sancito dall'articolo 21 della Costituzione italiana, «di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione» –:

   anche in relazione all'accertamento di eventuali responsabilità e all'assunzione di eventuali iniziative nei confronti di coloro che hanno compiuto i comportamenti illustrati in premessa, se intenda chiarire su quali basi e direttive gli agenti abbiano agito nei termini sopra riportati ed abbiano poi portato la suddetta signora, che stava pacificamente contestando il Ministro, in Questura per l'identificazione.
(5-01001)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-01001

Signor Presidente, Onorevoli Deputati, rispondo congiuntamente ai due atti di sindacato ispettivo, di contenuto analogo, presentati, rispettivamente, dagli Onorevoli Fiano, ed altri, e dagli Onorevoli Magi e Gebhard relativamente all'intervento di agenti di polizia a seguito di episodi di contestazione nei confronti del Ministro dell'interno.
  In merito agli avvenimenti occorsi a Roma, si rappresenta che nella mattina del 9 novembre scorso, il Ministro dell'interno si è recato presso l'Università «Lumsa» in occasione di un convegno presso quell'Ateneo.
  Al momento dell'arrivo del Ministro, una donna, dall'opposto marciapiede, ha cominciato a rivolgere nei suoi confronti epiteti offensivi e frasi ingiuriose.
  Gli Agenti di Polizia, presenti sul posto in servizio di vigilanza, riscontrando un atteggiamento particolarmente animoso della contestatrice, sono intervenuti per prevenire possibili azioni ostili verso il Ministro, e, come di prassi, per procedere all'identificazione della persona.
  Nella circostanza, la donna non ha esibito i propri documenti – dichiarando di non averli al seguito ed invitando gli operatori a prenderne visione presso la propria abitazione – ed ha opposto, al contempo, un'attiva resistenza al personale operante.
  In ragione di tale condotta, l'interessata è stata accompagnata presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza «Borgo» e, solo a quel punto, ha esibito il proprio documento di identità. Ha dichiarato, inoltre, di voler sporgere denuncia-querela contro il funzionario di polizia intervenuto al momento della contestazione, ritenendo di essere stata limitata nel suo diritto di espressione. Tuttavia, durante la stesura delle dichiarazioni, la predetta manifestava dei ripensamenti, riservandosi di perfezionare l'atto in un secondo momento per potersi consultare con il marito. Il giorno successivo presentatasi nuovamente al Commissariato, l'interessata ha riferito di non avere più intenzione di presentare la denuncia.
  In merito, poi, all'altro episodio segnalato e avvenuto a Tortolì si rappresenta che il 23 novembre scorso il Ministro Salvini ha presenziato all'inaugurazione della nuova sede del «Coordinamento Territoriale Ogliastra della Lega», a cui hanno partecipato circa duemila persone. Durante l'evento, un gruppo composto da sei soggetti ha inscenato un'estemporanea azione di protesta contro il Ministro con slogan e canzoni provocatorie.
  Il responsabile del servizio di ordine pubblico, al fine di evitare che tali atteggiamenti ostili potessero innescare pericolose tensioni tra i numerosi sostenitori del Ministro e i 6 oppositori, ha proceduto a creare una cornice di sicurezza e protezione adeguata, scongiurando potenziali turbative per l'ordine e la sicurezza pubblica.
  Allo stesso tempo, per ragioni di sicurezza e considerata anche la presenza di soggetti appartenenti all'area antimilitarista sarda, il personale di polizia ha proceduto a far identificare il gruppo, composto da sei persone. L'identificazione è stata eseguita sul posto e alla stessa non sono seguite prescrizioni di sorta.
  In entrambi gli episodi, il personale di polizia ha disimpegnato un ordinario servizio di vigilanza che, è bene sottolineare, quando è destinato alla tutela di personalità istituzionali esposte a rischio, impone il tempestivo intervento e l'adozione di particolari cautele operative atte a scongiurare conseguenze sulla incolumità non solo dei soggetti diretti destinatari della tutela, ma anche delle persone che vengono a trovarsi nelle immediate vicinanze.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto dell'individuo