ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00830

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 70 del 24/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: TIRAMANI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 24/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PANIZZUT MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 24/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/10/2018
Stato iter:
25/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 25/10/2018
Resoconto TIRAMANI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 25/10/2018
Resoconto BARTOLAZZI ARMANDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 25/10/2018
Resoconto TIRAMANI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/10/2018

SVOLTO IL 25/10/2018

CONCLUSO IL 25/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00830
presentato da
TIRAMANI Paolo
testo di
Mercoledì 24 ottobre 2018, seduta n. 70

   TIRAMANI e PANIZZUT. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nell'ambito dell'esame del rendiconto dell'esercizio 2016 della Asl di Vercelli è stato accertato il mancato rispetto dei termini di adozione del bilancio preventivo e delle prescrizioni di cui all'articolo 25 del decreto legislativo n. 118 del 2011 e dell'articolo 20 della legge regionale n. 8 del 1995;

   è stata altresì evidenziata la necessità di adeguarsi ai princìpi in materia di contenimento della spesa di personale di cui all'articolo 9, comma 28 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito dalla legge n. 122 del 2010;

   le richiamate disposizioni costituiscono princìpi generali ai fini del coordinamento della finanza pubblica ai quali gli enti destinatari devono adeguarsi;

   sono stati oggetti di accertamento il fatto che l'azienda non abbia rinegoziato i contratti in essere per l'acquisto di beni e servizi al fine di conseguirne una riduzione del valore complessivo, nonché il continuo ricorso all'anticipazione di tesoreria imputabile in larga parte a crisi di liquidità dovuta ai ritardi nelle erogazioni da parte della regione;

   l'esame dell'indicatore di tempestività dei pagamenti, risultato non in linea con le prescrizioni normative vigenti, evidenzia la mancata risoluzione delle difficoltà finanziarie già rilevate nei precedenti esercizi ed il conseguente mancato rispetto delle prescrizioni di cui al decreto legislativo n. 231 del 2002 in tema di pagamento ai fornitori;

   i commi 4 e 5 dell'articolo 2 del decreto legislativo del 4 agosto 2016, n. 171, prevedono in caso di mancato conseguimento dei risultati aziendali e mancato raggiungimento degli obiettivi, o se la gestione presenta una situazione di grave disavanzo, in caso di manifesta violazione di legge o regolamenti, nonché di violazione degli obblighi in materia di trasparenza, la decadenza immediata e la rimozione dall'incarico con la risoluzione del contratto, dei direttori generali –:

   se il Ministro non intenda assumere iniziative di carattere normativo per rivedere le disposizioni di cui ai commi 4 e 5 dell'articolo 2 del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171, al fine di prevedere una soluzione per i casi in cui la regione non adempia ai suoi compiti in materia di decadenza immediata e rimozione dall'incarico con risoluzione del contratto dei direttori generali, eventualmente ricorrendo all'esercizio dei poteri sostitutivi.
(5-00830)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-00830

  Ringrazio l'onorevole interrogante poiché con questo atto ispettivo mi consente di fare ulteriore chiarezza su di un tema – quello del conferimento degli incarichi dirigenziali degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale – che necessita certamente di essere affrontato da questo Governo affinché siano effettivamente promossi i princìpi di meritocrazia nell'ambito del management sanitario.
  Come noto, la materia è regolata dal decreto legislativo n. 171 del 2016, come integrato dal decreto legislativo n. 126 del 2017: una disciplina che – lo dico subito – non appare ancora in grado di realizzare il necessario punto di equilibrio tra i principi di fiduciarietà ed imparzialità e di determinare, pur nel rispetto del riparto delle competenze Stato-regioni, un progressivo affievolimento della discrezionalità nella nomina e gestione degli incarichi dirigenziali.
  Fatta questa premessa generale, al fine di rispondere al quesito posto dall'interrogante è bene chiarire subito che il Ministero della salute – proprio in ragione del vigente quadro ordinamentale – non ha strumenti per venire a conoscenza dei fatti esposti dall'interrogazione, poiché l'attuazione delle disposizioni vigenti è integralmente affidata alle Regioni, che le gestiscono nell'ambito della propria autonomia costituzionalmente garantita.
  Per tale motivo, il Ministero ha dovuto acquisire gli elementi informativi che mi accingo ad illustrare direttamente dalla Regione Piemonte.
  Ebbene, secondo quanto riferito dalla Direzione Sanità della Regione, nessuna delle fattispecie indicate nell'atto ispettivo in esame sarebbe, in sé, idonea a configurare un'autonoma ipotesi di decadenza del direttore generale aziendale, con la conseguente rimozione dall'incarico.
  La Regione ha segnalato, anzi, che il Direttore Generale dell'ASL di Vercelli è stato sottoposto nel gennaio 2017, con esito positivo, alla verifica così detta «di metà mandato», a fronte dell'avvenuto raggiungimento degli obiettivi assegnati al momento della sua nomina, ed ha altresì conseguito gli specifici obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi, assegnati per l'annualità 2016 ai fini dell'erogazione del compenso integrativo.
  L'attività istruttoria espletata dalla Regione non ha posto in evidenza, dunque, aspetti di criticità o violazioni direttamente riconducibili alle specifiche ipotesi previste dalle norme quali cause di decadenza.
  Quanto all'andamento economico-gestionale dell'ASL di Vercelli, la Regione ha sottolineato che l'esercizio 2016 ha determinato un risultato positivo della gestione pari a euro 338.000,00.
  Sulla base della normativa vigente, devo, dunque, ricordare che il Ministero della salute è messo a conoscenza solo degli eventuali provvedimenti di decadenza adottati dalle Regioni ai fini della cancellazione dall'elenco nazionale del soggetto decaduto dall'incarico, mentre restano ferme solo specifiche ipotesi di decadenza automatica del direttore generale per il mancato raggiungimento degli obiettivi di equilibrio economico delle aziende.
  Nel prendere atto delle suesposte informazioni rese dalla Regione Piemonte, intendo comunque rassicurare l'onorevole interrogante che il Ministero della salute, nel rispetto delle sue competenze, intenderà migliorare l'attuale quadro della disciplina del conferimento e della decadenza della dirigenza sanitaria, la quale necessita, come detto, di ulteriori interventi normativi in merito ai quali saranno graditi gli stimoli che certamente perverranno dal dibattito in sede parlamentare.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

vendita

risoluzione di contratto