ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00827

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 70 del 24/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: MAMMI' STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VOLPI LEDA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
SAPIA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
TRIZZINO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/10/2018
Stato iter:
25/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 25/10/2018
Resoconto MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 25/10/2018
Resoconto BARTOLAZZI ARMANDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 25/10/2018
Resoconto MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/10/2018

SVOLTO IL 25/10/2018

CONCLUSO IL 25/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00827
presentato da
MAMMÌ Stefania
testo di
Mercoledì 24 ottobre 2018, seduta n. 70

   MAMMÌ, LEDA VOLPI, MASSIMO ENRICO BARONI, BOLOGNA, D'ARRANDO, LAPIA, MENGA, NAPPI, NESCI, PROVENZA, SAPIA, SARLI, SPORTIELLO, TRIZZINO e TROIANO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017 «Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza» sono incluse per la prima volta le diverse tecniche di fecondazione assistita, omologa ed eterologa, nel nomenclatore dell'assistenza specialistica ambulatoriale;

   il citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, all'articolo 49, relativamente alla donazioni dei gameti, prevede che «le coppie che si sottopongono alle procedure di procreazione medico assistita eterologa contribuiscano ai costi delle attività, nella misura fissata dalle regioni e dalle province autonome»;

   demandare alle regioni la determinazione dei costi connessi alla procreazione medicalmente assistita (Pma) eterologa può non garantire a tutti i cittadini questa procedura, dato che le strutture pubbliche che la garantiscono sono pochissime, con lunghe liste di attesa e, in taluni casi, anche con costi imposti dalle regioni, sono inaccessibili; si rischia di reiterare un distinguo implicito tra procreazione omologa ed eterologa, già censurato dalla Consulta;

   il 6 novembre 2017 è stata inoltrata alle regioni e province autonome, la circolare del Ministero della salute riguardante «Prime indicazioni per l'applicazione del DPCM 2017» da cui evince che «l'erogazione delle prestazioni di PMA incluse nel nomenclatore dell'assistenza specialistica ambulatoriale è subordinata all'approvazione del decreto di fissazione delle relative tariffe. Fino a quella data, dunque, restano in vigore le disposizioni approvate dalle singole Regioni»;

   questo ha creato una diversificazione delle tariffe tra le regioni e tra Nord e Sud. In Sicilia, la fecondazione eterologa con seme da donatore con inseminazione intrauterina prevede una tariffa di 555 euro, la fecondazione eterologa con seme da donatore in vitro 1296 euro, mentre la fecondazione eterologa con ovociti da donatrice 1481 euro; in Lombardia, invece, le tariffe variano da 1500 euro per la fecondazione eterologa con seme da donatore con inseminazione intrauterina, a 3500 euro per la fecondazione eterologa con seme da donatore in vitro, 4000 euro per la fecondazione eterologa con ovociti da donatrice. Ogni tariffa lombarda include anche 500 euro di farmaci;

   per le tecniche di Pma eterologa, la Conferenza delle regioni e delle province autonome nel 2014, al fine di rendere omogeneo a livello nazionale l'accesso alle procedure, ha concordato indirizzi operativi, che dovevano essere recepiti con delibera di giunta regionale o con specifico provvedimento regionale. Ad oggi risultano diverse regioni non in linea con quanto richiesto –:

   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato al riguardo e quali siano tempi per la realizzazione della tariffazione nazionale per le diverse tecniche di procreazione medicalmente assistita.
(5-00827)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-00827

  Come noto, l'allegato 4 del Dpcm LEA individua le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale incluse nei Lea ed erogabili a carico del Ssn, con partecipazione alla spesa sanitaria da parte dell'assistito; tra queste vi sono tutte le prestazioni che compongono il percorso della PMA, sia omologa sia eterologa.
  Ciò significa che, dal momento in cui il citato allegato sarà in vigore, le coppie che si sottoporranno alle procedure di PMA potranno usufruire delle prestazioni dietro pagamento della ordinaria quota di partecipazione.
  Le coppie che vorranno sottoporsi a PMA eterologa dovranno, inoltre, partecipare alle spese sostenute dal Ssn per le attività di «selezione dei donatori, prelievo, conservazione e distribuzione delle cellule riproduttive», nella misura stabilita dalle Regioni (articolo 49 Dpcm).
  Bisogna precisare che questa ulteriore forma di partecipazione non riguarda le prestazioni di PMA – che, come detto, saranno a carico del Ssn sulla base di una tariffa di riferimento nazionale – ma gli esami diagnostici eseguiti sul donatore per verificare il suo stato di salute ed escludere il rischio di trasmissione di malattie, nonché le attività di prelievo, conservazione e trasporto.
  Il contributo a carico delle coppie che riceveranno le cellule potrà rappresentare una quota dei costi sopportati per queste attività, ma la Regione potrebbe anche decidere di assumerne interamente a proprio carico la spesa; l'auspicio del Ministero della salute è, tuttavia, di pervenire a un Accordo Stato-Regioni per determinare uniformemente sul territorio nazionale l'ammontare del contributo, il quale, in ogni caso, non dovrà nemmeno lontanamente avvicinarsi agli importi citati nell'atto ispettivo.
  Quanto all'iter in corso sulla definizione delle tariffe, rammento che il Ministero della salute ha avviato il lavoro, nell'ambito della Commissione permanente tariffe, oltre due anni fa (febbraio 2016).
  Il lavoro si è rivelato molto complesso e ha richiesto preliminarmente la «transcodifica» di circa 36.000 codici, utilizzati dalle Regioni per le prestazioni erogate.
  I lavori della Commissione si sono protratti fino alla riunione del 20 settembre 2017, nel corso della quale è stato stabilito l'invio del provvedimento formale al Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per la concertazione tecnica.
  II MEF, tuttavia, ha sollevato delle riserve sulla metodologia seguita per la valutazione di impatto, contestando l'attendibilità dei dati forniti dalle Regioni.
  A seguito di tali osservazioni, il Ministero della salute ha promosso l'allineamento dei dati presenti nel sistema Tessera sanitaria, gestito dallo stesso MEF, rispetto a quelli dei flussi regionali, e le risultanze sono state prese a base per la predisposizione della Relazione tecnica, secondo la metodologia condivisa dal MEF.
  Non vi è dubbio che le azioni necessarie ad applicare i nuovi LEA, per quanto siano risultate obiettivamente complesse, si siano protratte oltre un termine ormai inaccettabile.
  Per questo motivo, è ormai divenuto improcrastinabile un ulteriore approfondimento, da parte del Ministero, circa le effettive criticità che hanno determinato questa situazione di stallo, in modo che siano prontamente intraprese le doverose, conseguenti azioni, in merito alle quali non mancherò di aggiornare questa Commissione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

procreazione artificiale